Come smettere di rimuginare: consigli e libri

Come smettere di rimuginare

Perché parlare di come smettere di rimuginare ha a che fare con la sostenibilità? Perché è un enorme spreco di tempo e di energie. Chi lo fa, ripetutamente e spesso, lo sa bene. Quando la nostra mente è in loop, è difficile uscirne e si sprecano ore e ore senza riuscire a combinare nulla di che e diventando molto spesso di pessimo umore. E’ possibile però smettere con questo “vizio” e ritrovare il potere di gestire le proprie ore come si desidera. Quando si è abituati a rimuginare non ci si rende conto di quanto questa attività ci rovini la vita ma appena ce ne si libera, sembrerà di aver davvero guadagnato molto tempo e tanta serenità, un modo diverso di vedere le cose, più leggero, nel migliore suo significato possibile. Tutto questo per dire che vale la pena di provare, ci continuare a leggere, anche solo per accorgersi che si rimugina senza saperlo oppure che si è già capaci di stoppare i cattivi pensieri e non farsi catturare da certi loop mentali ossessivi.



Quando si parla di mente, di mente libera, è inevitabile citare Bruce Lee che richiama come spesso accade la natura come esempio. Stavolta è l’acqua ad insegnarci cosa fare.

“Sii senza forma. Senza limiti, come l’acqua. Se metti dell’acqua in una tazza, l’acqua diventa come la tazza, se la metti in una bottiglia, diventa come la bottiglia. In una teiera, diventa come la teiera. L’acqua può fluire o spezzare. Sii come l’acqua amico mio.”

Cosa significa rimuginare

Rimuginare è un’azione come un’altra, da un certo punto di vista, tutto sta nel tempo che le dedichiamo e alle conclusioni a cui ci fa giungere. Poche volte, ma ogni tanto accade, rimuginare su un episodio che abbiamo vissuto, ci aiuta a ricavarne un significato che ci era sfuggito oppure a trovare una soluzione a freddo che a caldo non avevamo avuto modo di pensare, presi dall’emozione.

Ci sono però delle volte in cui rimuginiamo senza alcuno scopo. Ad esempio su qualcosa che non richiede una soluzione o su cui non abbiamo il potere di intervenire. Cosa serve pensarci e ripensarci? Capita poi di rimuginare anche dopo dei grandi periodi di stress, per studio o per lavoro.

Siamo stati talmente preoccupati per qualcosa che anche quando cessa il reale motivo, noi non riusciamo a staccare la testa e a buttarci dietro le spalle la cosa. Questo è rimuginare e, come vedete, è un’attività inutile se non nociva perché ci provoca stress e non ci permette di rilassarci, ci tiene con la testa nel passato o nel futuro e non ne presente, l’unico posto dove dovrebbe essere.

Come smettere di rimuginare

Come smettere di rimuginare: consigli

Non sempre si riesce a cessare di rimuginare con la sola forza di volontà. E’ un po’ come continuare a sbattere la testa contro un muro invece di voltare la testa di qualche grado e scoprire che c’è una porta. Andiamo invece verso la porta utilizzando delle strategie che ci possono aiutare. Sono dei trucchetti per prenderci gioco di quella parte di testa che si è fissata ed è intrappolata nel loop. La mente molto spesso va assecondata e indirizzarla piano piano, con pazienza, verso percorsi più costruttivi. Vediamo come.

  1. Crea un “albero dei guai” ovvero un luogo, ovviamente immaginario, dove appendere tutti i guai, le cose negative che ti portano a rimuginare. Questo albero serve per creare una sorta di appuntamento o rituale anti-preoccupazioni , cosa che ci permette di limitare a quell’arco di tempo la nostra ansia, evitando che ci rapisca per tutta la giornata. Quando sentiamo dire “beh, me ne occuperò dopo”. Ecco, proprio così, definiamo un momento in cui permettiamo alla mente di occuparci di certe ansia, per il resto della giornata, stiamo presenti e non lasciamo che altri pensieri di distraggano.
  2. Non chiederti “perché”. In questo caso si intendono i perché che riguardano il passato, ciò che è successo, che abbiamo fatto, e che non possiamo più cambiare. Il rivangare ciò che è stato è una pessima idea, soprattutto se ci si inizia ad interrogare sulle nostre azioni, criticandole. I perché non devono imprigionarci, quando spuntano nella nostra mente dobbiamo tornare nel presente e pensare che l’unica realtà che ci deve interessare è quella che vediamo attorno a noi. Può essere molto utile individuare una frase o un gesto che ci riportino al presente, oppure un oggetto come un ciondolo, ad esempio.
  3. Rifugiati nel tuo “regno”. Nel regno che hai creato, nelle pieghe della tua mente, non ci sono pensieri ossessivi e non ci sono persone che si aspettano risposte da noi. Quando ci sentiamo l’acqua alla gola o pressati, con la mente possiamo correre nel nostro regno e rilassarci. Se vi sembra una cosa balzana, arredatelo e vedrete che sarà più accogliente. Scegliete ad esempio un luogo che amate, montagna, mare o deserto, immaginate i suoni e i colori, e anche gli odori. Ogni volta che arriva un pensiero negativo, su cui rimuginare, potete varcare la porta del vostro regno e rifugiarvi lì. Il pensiero ossessivo si stancherà di aspettarvi.

Come smettere di rimuginare: libri

Ci lasciamo, senza alcun motivo per rimuginare su quanto detto finora ma con tre titoli che potranno essere stimolanti. Al netto di un po’ di frasi di contesto, hanno delle pagine di buoni consigli, concreti.

Pubblicato da Marta Abbà il 23 Agosto 2019