Interrogarsi su come si fa il miele è lecito: le esperte in materia sono le api ed è possibile fare il miele in casa con la loro collaborazione! Vediamo tutti i dettagli su come si fa il miele.

Più che chiedersi come si fa il miele, dovremmo interrogarci su come fanno il miele le api. Iniziamo proprio da questo e vediamo come avviene la produzione di miele nell’alveare.

Produzione miele e api

Come fanno il miele le api? La risposta non è affatto semplice e chiama in causa concetti di biologia animale, chimica, fisica e… anche comunicazione! Le api, infatti, hanno una “struttura sociale” piuttosto articolata. Le api che si occupano di muovere i primi passi verso la produzione di miele sono le “api bottinatrici”. Queste api si occupano della raccolta del nettare: volano di fiore in fiore e trasportano buone quantità di nettare nel loro alveare.

E’ a partire dal nettare raccolto che si può selezionare miele di acacia, miele di arancio, miele di castagno e altre interessanti essenze. Il miele comune è detto “miele millefiori” perché le api lo “producono” a partire dal nettare di una grande varietà di piante.

Il nettare è una sostanza zuccherina prodotta dalle piante e contenuta tipicamente nei fiori. Le api bottinatrici, dopo aver fatto “il pieno” di nettare, tornano nell’arnia. Per trasportare il nettare, le api lo pongono in una particolare sacca detta “borsa melaria”. In tale sacca, il nettare è mescolato a enzimi che iniziano a catalizzare la trasformazione di nettare in miele.

Tale trasformazione continua nell’arnia, dove un primo prodotto è stipato nella apposite cellette dei melari. Le api, con la loro operosità, fanno evaporare parte dell’acqua contenuta nella sostanza nettarina. Ventilazione e temperatura dell’arnia sono cruciali. Quando le sostanze zuccherine presenti in ogni celletta diventano abbastanza dense, le api concludono il lavoro sigillando ogni celletta con della cera. Ecco come fanno il miele le api… certo questa è la spiegazione breve! Si può usare per spiegare come fanno il miele le api ai bambini.

Solo quando le api hanno riempito ogni celletta e sigillata con un velo di cera, l’apicoltore può prelevarlo.

Come si fa il miele

Le api fanno tutto il lavoro: all’uomo non resta altro che il raccolto. Dopo la smielatura è possibile ricollocare i melari sugli alveari oppure immagazzinarli.

La raccolta del miele, anche se sembra semplice, vede delle criticità. Innanzitutto è importante scegliere bene il momento esatto: il clima deve essere asciutto. In genere si consiglia di agire nell’ultima settimana di giugno per chi abita in pianura e nel centro-sud e a metà luglio per chi abita in montagna o nel centro-nord. Nel settentrione d’Italia e in zone più fredde o con piovosità elevata, può essere opportuno aspettare l’ultima settimana di luglio.

L’apicoltore deve imparare a gestire le api che, se mal trattate, possono diventare molto aggressive. E’ chiaro che bisogna dotarsi dell’apposita tuta protettiva e di un affumicatore da usare con prudenza.

Dopo aver aperto l’arnia, è possibile recuperare i telai contenenti i melari. Bisogna prelevare i telai solo se non ci sono covate (eventuali telai con larve vanno lasciati nell’arnia). Man mano che si estrae ogni telaio bisogna esaminarlo con cura così da escludere le eventuali covate.

Appena rimossi, i telai vengono trasferiti su casse di raccolta o scaffali. In questa fase, dato che ci troviamo in piena campagna, è sempre preferibile porre i telai su rialzi così da renderli meno accessibili ad altri insetti o formiche attirate dal miele.

Nella produzione aziendale del miele, i telai vengono posti in una camera di estrazione. In caso di miele fatto in casa, basterà porlo in un ambiente molto asciutto, se la casa è umida potrebbe essere necessario arieggiarla o usare un deumidificatore. Le temperature ideali sono nell’intervallo compreso tra 25 e 35°C.

Smielatura

I telai, colmi di miele, possono essere messi a percolare. Per consentire il deflusso del miele sarà necessario rimuovere l’opercolo (il tappo di cera che le api hanno usato per sigillare ogni celletta). Per farlo, basterà usare un coltello per togliere la cera.

Si può usare un apposito estrattore oppure, se l’arnia è una e vi state chiedendo come si fa il miele in casa per agire in autonomia, è possibile usare un colapasta o un setaccio a maglie strettissime.

Dopo la smielatura, i telaini si dovranno collocare di nuovo negli alveari. Quando? Al crepuscolo, quando le api sono più tranquille. Le api si occuperanno di ripulire il miele residuo sui melari.

La produzione di miele, in fase di raccolta, può essere stressante per le api. Quando si rimuovono i telai bisogna visitare ogni alveare per verificarne lo stato di salute e l’efficienza della regina.

Preoccupati per la salute delle api? Fate bene! Da leggere l’approfondimento su “api e inquinamento“.

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Pubblicato da
Anna De Simone