Come ricamare e rilassarsi: punti e consigli

Come ricamare

Se avete già provato a ricamare, sapete già quanto sia rilassante e se non lo avete ancora fatto vi consiglio di provare.

Imparare a ricamare non è difficile e può assicurare soddisfazioni. Non è necessario diventare dei maghi, ma avere solo costanza e precisione, un po’ di fantasia e pazienza. E se non si ha pazienza, ricamando, punto dopo punto la si allena. Se è la prima volta che prendere in mano ago e filo, non vi scoraggiate, si può iniziare a qualsiasi età e trovare un nuovo passatempo.

Per molti, me compresa, il ricamo è anche un modo per fare qualcosa di manuale che mi distragga dai troppi pensieri “eterei” legati ad un lavoro che si svolge quasi sempre nel mondo “virtuale”. E’ un’attività che ci obbliga a restare concentrati nel qui e ora, quindi decisamente mindfulness.

Come iniziare a ricamare da zero

Prendiamo ago e filo ma soprattutto un po’ di tempo e di pazienza. Più si va avanti con l’età più si è meno disposti ad iniziare ad imparare a ricamare o a intraprendere una attività da zero. E’ una pigrizia mentale che va sconfitta per invecchiare più lentamente e bene.

Per avere qualche soddisfazione non servono tanti mesi e tanti punti, bastano quelli base e già i risultati possono essere sorprendenti. In questa attività vengono premiate la regolarità e la costanza, molto più che la genialità e la vivacità. E’ un po’ una metafora della vita, se vogliamo vederla così: tanti piccoli gesti apparentemente insignificanti, uno dopo l’altro, creano un disegno grandioso, un capolavoro.

Imparare a ricamare significa imparare i punti, poi basta seguire disegni, fantasie, pattern molto spesso disponibili anche on line e gratuitamente, oltre che sulle riviste di settore, per decorare ciò che si desidera: tovaglie, bavaglini, asciugamani, lenzuola.

Tra i primi punti che di imparano, c’è quello erba rasatello che ci permette di creare delle sottili linee, una molto vicina all’altra che possono arrivare a comporre disegni interessanti. Andiamo quindi ad imparare come sono questi punti e cosa ci permettono di realizzare.

ricamo

Come ricamare con i punti facili

Il più semplice è certamente il punto erba che molto spesso viene usato per ricamare le lettere o delle figura che possono essere rappresentate con il solo contorno. Dei profili o dei centrini. C’è una variante che si chiama punto erba diviso ed è più elegante e complesso ma nulla di infattibile. Lo troviamo utilizzato soprattutto per eseguire i contorni del lavoro o anche per riempire e colorare lettere e disegni.

Dall’erba alla margherita perché ha proprio il nome di questo fiore il nuovo punto che vogliamo imparare. E’ di quelli facili e ci permette di “disegnare” semplici lettere o dei numeri decorati con fiori e foglie che con questo stile vengono particolarmente bene. Esiste anche il punto margherita sbieco che è ancora più adatto per disegno come piccoli petali, verdi foglioline e minuti disegni per adornare cuscini, asciugamani, copertine per il neonato.

Come ricamare con i punti più complicati

La difficoltà cresce man mano ma anche la nostra bravura e possiamo arrivare ad imparare il punto nodini. Questo può servire ad esempio a riempire la parte centrale di un fiore e di una foglia di cui abbiamo fatto il contorno. C’è anche il punto ciniglia, ancora più difficile ma utile, e il punto coloniale che può dare un effetto spiga e incrociato leggermente tridimensionale, molto potente.

Proseguiamo con la nostra guida su come ricamare con altri punti che hanno una loro utilità a volte solo in piccole parti di un ricamo. Impararli non è difficile e ci da una marcia in più. Il punto ermellino serve per dare spessore alla nostra decorazione e viene usato spesso per centrotavola, spessore ed effetto tridimensionale anche con il punto felce, usato più che altro per le foglie e i petali se vogliamo che sembrino veri più che mai.

Con il punto boulogne possiamo ricamare in modo raffinato delle silhouette con un po’ di corposità. Se stiamo invece ricamando delle roselline, dobbiamo imparare il punto vapore, non semplice ma di effetto. Sempre e solo per i contorni c’è anche il punto festone, di cui esistono diverse versioni, mentre con il punto scritto possiamo inserire nel nostro ricamo dei dettagli preziosi senza appesantire.

Hanno una consistenza particolare, due punti da ricamo, il punto spiga e il punto ragno. Il primo ci permette di creare un vero e proprio intreccio a spiga, con un effetto estremamente elegante. Il punto ragno a sua volta sembra un ragnetto e serve soprattutto quando si vogliono creare delle decorazioni di tipo geometrico.

Un punto importante e che finora non abbiamo citato, è quello che serve per fissare gli orli. Si chiama punto filza e può essere molto utile, oltre che per le imbastiture, anche quando vogliamo fissare delle applicazioni decorative sugli abiti

Come ricamare e rilassarsi

Come ho già detto all’inizio di questo articolo, ricamare anche solo con un paio di punti base, è un’attività estremamente interessante e che ci permette di produrre con le nostre mani qualcosa di bello per noi stessi e per la nostra casa, ma anche per gli altri. Io ad esempio ricamo spesso bavaglini e salviette per i nipoti e i figli di amici, tovaglie per le zie, e così via.

Una volta appresi i punti più semplici, conviene munirsi di un buon libro che ci suggerisca disegni da trasformare in realtà, ad esempio vi segnalo “In un campo di grano. Alfabeti da ricamare” e “500 motivi da ricamare per imparare a disegnare con ago e filo“, entrambi disponibili su Amazon.

Pubblicato da Marta Abbà il 19 Ottobre 2022