Come potare il pistacchio: la potatura del pistacchio deve tenere conto dell’alternanza di produzione a cui la pianta è soggetta. Il pistacchio produce prelibati frutti apprezzati in tutto il mondo fin dall’antichità: la pianta è molto antica, conosciuta per i suoi frutti già prima di Cristo dagli Assiri e dagli antichi Greci.
Il pistacchio è una specie dioica -presenta piante con soli fiori femminili e piante con soli fiori maschili- altamente longeva tanto che può vivere anche oltre i 300 anni! L’albero è alto mediamente 4-5 metri ma può raggiungere e superare anche gli 8 metri. Le foglie, caduche, di un bel colore verde lucido, sono composte da 3-5 foglioline di forma ovale con apice arrotondato. Le foglie giovani sono leggermente pelose (tomentose), mentre la pianta matura presenta foglie glabre.
I frutti crescono in grappolo, si tratta di drupe formate da un mallo esterno sottile di colore verde-rossastro delicato che riveste il guscio, è all’interno del guscio che è presente il seme, il pistacchio destinato al consumo.
La forma di allevamento più diffusa è il vaso libero, impalcato alto, a circa un metro da terra. Questa potatura agevola i trattamenti e favorisce uno sviluppo armonioso della chioma.
Potatura pistacchio, consigli
Nel potare il pistacchio, la prima cosa da fare è ricordare che la pianta fruttifica sul legno di due anni.
Alla fine dell’inverno basterà un leggero diradamento della chioma, volto a eliminare i rami deperiti o eccessivamente secchi e favorire l’arieggiamento e la buona illuminazione della vegetazione.
L’annata di scarico
La potatura del pistacchio deve tenere conto anche dell’accentuato fenomeno dell’alternanza di produzione a cui il pistacchio è soggetto: per avere produzioni ogni due annate, ma più consistenti, con la potatura verde che avviene nel mese di maggio-giugno-, vanno tolte tutte le geme a frutto. Questo per andare incontro all’annata di scarica.
Vi potrebbe interessare anche