Come introdurre pesci nell’acquario

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Come introdurre pesci nell’acquario: ecco una guida pratica su come avviare un acquario di acqua dolce aggiungendo, in modo corretto, i primi pesci.

Aggiungere i primi pesci nell’acquario non è un compito difficile, tuttavia è necessario seguire alcune precauzioni per garantire il massimo adattamento dei pesci al nuovo ambiente.

Come introdurre pesci nell’acquario

Gli acquari più diffusi sono quelli di 100 litri. Con vasche d’acqua dolce di tale capacità si possono introdurre fino a 20 pesci di piccole dimensioni. Chi desidera adottare pesci più grandi, dovrà ridurre drasticamente il numero. Introdurre più di 20 pesci in un acquario di 100 litri rischierebbe di alterare l’equilibrio del piccolo ecosistema. I pesci, con il loro metabolismo, inquinano l’acqua e, soprattutto in fase di avvio dell’acquario, è necessaria la massima cautela.

Nell’allestimento di un acquario è importante che la fase di introduzione dei pesci avvenga in modo graduale. I pesci vanno introdotti dopo aver realizzato un substrato (il fondale) con le classiche piante.

Dopo aver abbellito l’acquario con le piante, si potrà procedere introducendo pochi esemplari di pesci, non più di tre o quattro. I primi pesci dovranno essere scelti tra le specie più robuste e resistenti come, per esempio, il pesce Brachydanio rerio o il Tanichtys albonubes. 

Solo dopo almeno un paio di settimane (15 – 20 giorni) sarà possibile introdurre altri pesci nell’acquario senza correre rischi.

Perché i pesci nell’acquario vanno introdotti così lentamente? 

I tempi di attesa e le precauzioni appena illustrate non sono date a caso. Il motivo di questa prudenza e dell’attesa sta nella gradualità con la quale si crea la popolazione microbica del filtro. E’ il filtro il cuore pulsante dell’acquario: è solo grazie al filtro che è possibile garantire un’acqua limpida e vivibile per le specie introdotte. La popolazione microbica del filtro riesce a metabolizzare il carico di rifiuti prodotti dai pesci.

Se da una parte il metabolismo dei pesci produce inquinanti per l’acquario, dall’altro, il metabolismo della popolazione microbica del filtro va a neutralizzare gli inquinanti prodotti dai pesci. Se mettessimo nella vasca i pesci, tutti insieme, la produzione di rifiuti organici andrebbe a soprastare l’attività dei microrganismi del filtro.

Introducendo i pesci in modo graduale, diamo modo ai “batteri buoni” di colonizzare a pieno il filtro così da riuscire a depurare l’acqua sporca della vasca.

Nella fase di avvio dell’acquario conviene introdurre anche i cosiddetti Pesci pulitori, si tratta di specie che svolgono l’utilissima funzione di spazzini. I pesci pulitori, a seconda della specie, puliscono il fondale dagli avanzi di cibo oppure la superficie delle foglie e i vetri nutrendosi delle alghe.

Non sono importanti solo i tempi di attesa tra l’introduzione di un pesce e l’altro, ma anche le modalità. Oltre a consentire una graduale crescita delle colonie batteriche che formano il sistema di filtraggio dell’acquario, è importante aggiungere i pesci nella vasca nel modo giusto, così da non causare shock termici. A tale scopo, gli esemplari vanno aggiunti con l’intera busta, cosicché la temperatura dell’acqua presente nella busta/contenitore del pesce, si avvicinerà il più possibile alla temperatura dell’acqua nell’acquario.

In genere, gli acquari sono riscaldati mentre durante il trasporto, l’acqua del pesce appena acquistato tenderà a raffreddarsi. Appena giunti a casa, spegnete le luci della vasca e immergete il nuovo pesce nella vasca compreso di sacchetto. Lasciate il sacchetto chiuso, nell’acquario, per almeno 20 minuti. Trascorso il tempo, aprite il sacchetto e aggiungete al suo interno, dell’acqua dell’acquario. Per l’aggiunta dell’acqua potete usare un semplice bicchiere. Il pesce, in questo modo, si abituerà gradualmente non solo alla temperatura ma anche alle condizioni chimiche dell’acqua. Infine, delicatamente, consentite al pesce di nuotare liberamente nell’acquario.

Il giorno in cui introducete i primi pesci nell’acquario si consiglia di non somministrare cibo ma di aggiungerlo alla vasca solo il giorno seguente.

Pubblicato da Anna De Simone il 29 Dicembre 2015