Come iniziare a camminare in montagna

come iniziare a camminare

Avete guardato con grande invidia le foto di cime e prati verdi di un amico appena tornato da un’escursione o guardato con innocua invidia il collega che ha trascorso l’estate con lo zaino in spalla girando tra parchi naturali e boschi? Bene, non state dietro al vetro a guardare gli altri che se la godono e imparate come iniziare a camminare in montagna. A meno di problemi di deambulazione, tutti lo possono fare con un buon allenamento e soprattutto un sensato approccio che è ciò che cercheremo di proporre qui. Passo dopo passo, metaforicamente parlando anche, capiremo come avvicinarci a questo meraviglioso hobby che ci mette a stretto contatto con la natura, ci permette di fare attività fisica all’aperto e anche di distrarci dai tran tran quotidiano disconnettendoci per un po’. Ci accorgeremo, lungo il cammino, che più che le forze fisiche servono quelle mentali, la pazienza, la determinazione ma anche la capacità di ascoltare il nostro corpo e di accettarne i limiti, momentanei e anche definitivi.



Perché iniziare a camminare in montagna

Più il ritmo si fa martellante e siamo chiamati ad essere sempre raggiungibili e reattivi, più aumentano le persone che vedono nel passeggiare in montagna e fare trekking una via di salvezza. È la risposta pratica all’esigenza di fare un’attività sportiva che allena anche la mente e ci riempie i polmoni di aria pura. Possiamo farla nelle montagne o colline che abbiamo vicino, anche solo per una domenica, ma anche organizzarci per una vera e propria vacanza in trekking style approfittandone per esplorare nuovi paesaggi e culture.

Come iniziare a fare trekking in montagna: energie

Esistono tanti modi di fare trekking e noi possiamo individuare quello che preferiamo e che meglio si adatta alle nostre caratteristiche fisiche. Tornare stravolti da una passeggiata in montagna e passare i due giorni successivi camminando come un robot non ha senso e ci perde il piacere di farlo!

Possiamo scegliere un sentiero pianeggiante oppure un percorso con sali e scendi continui, oppure un’ascensione. Sono diversi modi di vivere la natura e camminare per stare bene. In inglese per non creare fraintesi si utilizzano anche due parole diverse. Con Hiking si intendono le escursioni, ovvero le camminate giornaliere fatte in contesti non particolarmente difficili. Se parliamo di trekking invece, parliamo di viaggi a piedi di più giorni, i cammini o long trail. Non c’è un passeggiare migliore dell’altro, si possono praticare entrambi con gusto in alternanza oppure scegliere.

come iniziare a camminare

Per iniziare è chiaramente consigliato l’hiking per non trovarsi in difficoltà, se non allenati, durante un lungo viaggio magari con dei compagni a cui stare dietro a fatica. Si trasformerebbe in un incubo!

Uno o più giorni che siano, il passeggiare in montagna richiede molta energia e si usano muscoli anche diversi da quelli che esercitiamo ogni giorno anche se facciamo sport. Per questo è meglio informarsi su come iniziare a camminare in montagna e non sottovalutare questa attività. Con il proprio ritmo, però, la possono fare tutte le persone in discreta salute anche in età avanzata, anche molto giovane.

Come iniziare a camminare in montagna: consigli

Ora siamo pronti e convinti. Iniziamo… e iniziamo piano. È il primo consiglio che diamo, perché a volte l’entusiasmo ci frega! Leggeteli tutti e incamminatevi.

Iniziamo piano, scegliendo escursioni non ripide e non lunghe che ci permettano di prendere le misure sulle nostre forze e la nostra resistenza. È importante abituare il fisico iniziando a camminare con gradualità, soprattutto se abbiamo uno stile di vita sedentario. Partiamo con un’escursione con un dislivello massimo di 400 metri, senza tratti troppo ripidi, da fare per le prime quattro o cinque volte. Se non abbiamo difficoltà, aumentiamo man mano il dislivello e la durata delle escursioni, sempre con gradualità e senza esagerare.

Camminiamo regolarmente, per progredire lentamente ma di continuo. Fare una settimana di camminate e una in poltrona non aiuta e non ci allena. Se vogliamo davvero prepararci a delle belle escursioni dobbiamo essere costanti nelle nostre uscite e nell’alzare l’asticella senza farci sconti. Ciò significa fare un’escursione abbastanza lunga ogni weekend e camminare anche in settimana prendendo la macchina e l’ascensore qualche volta in meno. Ne guadagneremo anche in salute.

Regolare il passo ogni volta che partiamo, cercando di essere il più consapevoli possibili del nostro ritmo e di come esso ci fa sentire. All’inizio il passo deve essere lento e cadenzato, poi acceleriamo ma sempre tenendo controllato il respiro e il battito che non devono mai darci segni di sforzo. Col tempo, escursione dopo escursione, ci accorgeremo che i nostri limiti cambieranno e lo sforzo sarà sempre minore. Imparare ad adattare il proprio passo ogni volta in modo diverso è una delle più difficili sfide anche per chi cammina in montagna da sempre ma quando lo si azzecca la sensazione è meravigliosa e ci si sente in piena armonia con il paesaggio. Essenziale anche dosare le forze e le energie e non arrivare mai allo stremo.

Camminare è un piacere e facciamo modo che resti tale perché se diventa un dovere o un peso, non ha senso e perderemo presto le forze e la forza. Camminare non è mettere in piede davanti all’altro ma ammirare il panorama e il silenzio di ambienti naturali incontaminati. È anche ascoltare il proprio corpo e tutti i suoi segnali, ascoltarne il respiro e pensare alla meraviglia che siamo.

Fare delle pause. Non è vietato e non è segno di debolezza, è saggio. Sostare ogni tanto durante il tragitto è necessario per idratarsi e allo stesso tempo ci dà modo di guardare il panorama e apprezzarlo respirando a fondo. Chi vuole può anche scattare qualche foto. Farne troppe ci fa perdere il ritmo, certo, ma non dobbiamo esagerare neanche nell’altro senso perché quando si cammina, bere è importantissimo, anche quando il sole non ci batte in testa.

Pubblicato da Marta Abbà il 20 Novembre 2019