Chi ha un fazzoletto di terra può dilettarsi nell’auto produzione di frutta e verdura; bastano pochi metri quadri per soddisfare in buona parte il fabbisogno alimentare di una copia di coniugi.
Per portare in tavola prodotti del tutto genuini sarà necessario evitare l’impiego di pesticidi e disserbanti chimici che inquinano il suolo e contaminano il raccolto. Per evitare l’uso di sostanze artificiali possiamo sfruttare le tecniche previste dall’agricoltura sinergica che consistono nel lasciare alla natura il suo naturale percorso.
Cos’è l’agricoltura sinergica?
L’agricoltura sinergica è una pratica agricola che prevede l’impiego di antiche tecniche che mirano a sfruttare la naturale fertilità del suolo. La stessa parola sinergica va ad indicare la forte relazione tra pianta e terreno; da un lato la pianta arricchisce il suolo e ne migliora la struttura e dall’altro lo stesso apparato radicale può sfruttare i microelementi naturalmente presenti nel terreno.
Agricoltura sinergica, 4 regole fondamentali
L’orto sinergico pone le sue radici su quattro colonne portanti.
Organizzazione dell’orto sinergico
Al momento dell’organizzazione dell’orto, il terreno va preparato con molta cura, bisogneerà poi predisporre lo spazio tra i camminamenti e la zona coltivata rialzata), che può essere di ogni forma e misura, l’importante è che si riesca ad arrivare al centro senza che venga calpestata.
Dopo aver seminato e trapiantato, il suolo andrà coperto con uno strato di pacciamatura facendo attenzione a coprire tutta la superficie in modo omogeneo; in questo modo il suolo sarà protetto in estate dall’eccessiva evaporazione e in inverno dalle gelate. Al momento del raccolto, le piante non saranno estirpate ma tagliate al livello del terreno così da permettere alle radici di decomporsi
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