Come allargare una finestra: eventuali permessi, iter da seguire in condominio, obblighi e specifiche tecniche per l’ampliamento di finestre esistenti.
Si possono allargare le finestre di casa, o in condominio, senza permessi? Esistono obblighi o iter da seguire? Cosa fare in caso di abitazione nel centro storico e tutte le procedure per l’ampliamento di una finestra esistente.
In una casa singola non ci sono vincoli per ingrandire una finestra e le pratiche da “smaltire” quando presenti, sono semplici da seguire. Qualche problema in più in caso di singole e unifamiliari in pieno centro storico o quando la finestra da allargare si trova in un condominio.
In condominio è possibile allargare la finestra solo se durante l’assemblea condominiale, la questione ha portato un parere favorevole da parte degli altri condomini.
Le regole per l’ampliamento di una finestra esistente in condominio sono le stesse che vedremo per ingrandire finestre in case singole e unifamiliari.
In caso di vincoli paesaggistici, storici e architettonici possiamo inciampare in una burocrazia più severa.
In generale, non è possibile allargare la finestra in una casa posta nel centro storico del Paese a meno che l’ufficio tecnico dell’amministrazione locale non abbia disposto il contrario.
Quindi, in caso di presenza di vincoli paesaggistici, storici e architettonici, bisognerà interpellare l’Ente di tutela competente e l’Ufficio Tecnico del Comune di residenza per ottenere l’assenso e una valutazione preventiva. Per la valutazione bisognerà presentare un progetto redatto da un tecnico abilitato (geometra, architetto, ingegnere iscritto all’albo professionale…).
Sì, è possibile ampliare le finestre di casa ma solo in determinate condizioni. E’ possibile allargare la finestra di casa quando:
Le normative in tema di risparmio energetico obbligano l’uso di serramenti di Classe Energetica adeguata a seconda della zona climatica di residenza.
Non è possibile allargare una finestra senza permessi. E’ sempre necessario presentare, presso l’ufficio tecnico del comune di residenza, un pratica edilizia.
Il documento da presentare è la CILA: Comunicazione di inizio lavori asserverata.
Se l’intervento di ampliamento prevede modifiche di tipo strutturali che si spingono oltre la classica manutenzione straordinaria, l’utente dovrà presentare al comune la SCIA, Segnalazione Certificata di Inizio Attività.
Per richiedere i permessi al Comune sarà necessario rivolgersi a un tecnico abilitato per la preparazione del progetto esecutivo. In genere, al costo del progetto, è lo stesso tecnico che si occupa di presentare le pratiche autorizzative al comune di residenza.
E’ possibile sfruttare il bonus ristrutturazione che va a rimborsare, in forma di detrazione fiscale, il 50% della spesa sostenuta dal contribuente per qualsiasi intervento di manutenzione straordinaria e ristrutturazione.
L’ampliamento di una finestra esistente rientra negli interventi che hanno diritto all’accesso al bonus. In più se contestualmente all’ampliamento della finestra andate a sostituire gli altri infissi dell’edificio, sarà possibile sfruttare l’ecobonus al 65%. Con l’Ecobonus, però, sarà necessario un certificato APE che attesti il miglioramento energetico raggiunto grazie all’intervento edilizio.
Per tutte le informazioni sui bonus da sfruttare in caso di allargamento finestra, vi rimandiamo alla pagina: detrazione fiscale al 50% o 65%.