Con il cippato di legno ricavato dalle ramaglie fresche si può concimare il terreno, migliorarne la struttura e aumentarne la ritenzione idrica. Il contenuto d’acqua delle ramaglie (fresche) sminuzzate basta infatti a garantire il giusto apporto idrico e di sostanze nutritive a molte coltivazioni.
Nel suo libro L’orto senz’acqua
Inoltre, l’uso del cippato di legno di ramaglie si sposa benissimo con i concetti di coltivazione biologica, impatto zero e chilometro zero perché permette di sostituire l’uso dei fertilizzanti chimici con sostanze autoprodotte sul posto.
Allargando il discorso, come fa l’autore del libro, si può arrivare a dire che coltivare con il cippato di legno di ramaglie si contribuisce al bene del pianeta e della società risparmiando acqua e indirettamente anche petrolio. Entrambe le cose sono vere, ma l’interesse verso questa tecnica è dato soprattutto dai vantaggi ‘domestici’ che si vedono subito.
Soprattutto perché oggi produrre cippato di legno di ramaglie è facile e alla portata di tutti, grazie ai biotrituratori. Nel precedente articolo Biotrituratore: un alleato in giardino ho parlato dei vantaggi di questi dispositivi per chi possiede un pezzo di terra e in un articolo successivo ho presentato il Biotrituratore elettrico di Bosch che ho avuto occasione di usare. Parliamo di macchine elettriche, quindi non inquinanti e facili da gestire, ma non per questo meno potenti visto che cippano rami anche di 10 cm di diametro.
Il cippato di legno di ramaglie è un componente del concime naturale che ognuno si può auto-produrre in casa ed è anche un ottimo concime. Contiene infatti un’alta percentuale di sostanza secca che contribuisce a rendere gli ortaggi o i cereali del campo più ricchi dal punto di vista nutritivo e più facili da conservare.
Per saperne di più sugli utilizzi del Cippato ti consiglio la pagina “Cippato: utilizzi consigliati“