Cavallo Lipizzano: caratteristiche e carattere

cavallo lipizziano

E’ altamente legato alla propria terra il Cavallo Lipizzano, che è la Slovenia, ma possiamo trovarlo anche in Italia allevato e amato. E’ un animale che un tempo era utilizzato per trainare le carrozze, data anche la sua figura elegante, ma sfortunatamente ha trovato impiego anche in campo bellico e oggi viene usato in diverse situazioni, se non anche per gare e competizioni come per il turismo. Andiamo a conoscerlo meglio per imparare a conoscerlo e a riconoscerlo, visto che magari lo abbiamo incrociato senza saperlo



Cavallo Lipizzano: origini

Non sappiamo con esattezza comprendere a quanto tempo fa risale la vera e propria genesi di questa razza ma possiamo essere certi che nel Cinquecento esisteva già perché ne leggiamo in alcuni documenti del 1580. In quel periodo l’arciduca austriaco Carlo II acquistò dall’arcivescovo di Trieste il villaggio di Lipizza, da cui il nostro cavallo prende il nome. Diventò padrone anche dei terreni circostanti e decise di realizzare ex novo un allevamento di cavalli che fossero adatti a trainare le carrozze e allo stesso tempo a cavalcare.

Lipizza è un villaggio lontano dall’Adriatico e che sorge su un terreno molto ostico per chi ci deve camminare sopra, cavallo compreso. Il suolo in questa zona della Slovenia è di origine carsica e ricco di rocce carbonatiche, questa situazione ha influito sulle caratteristiche morfologiche del Lipizzano e sullo sviluppo di questa razza che oggi infatti può vantare degli zoccoli tra i più compatti.

Per formare questa razza furono fatti arrivare dei cavalli di altre razze da vari luoghi, prima di tutto arrivarono le fattrici dall’Italia, nello specifico da Verona, dal Polesine e da Aquileia e poi anche i primi stalloni spagnoli. Solo in un secondo momento si ebbero le fattrici andaluse e in un terzo e ultimo momento di decise di aggiungere il contributo di ulteriori altre tre tipologie di cavalli: Frederiksborg, Napoletano e Kladruber.

Tra le varie vicende che coinvolsero il cavallo Lipizzano, ce ne sono alcune più avvincenti ed eroiche come quella della Campagna d’Italia napoleonica nel 1797 quando tutto il contingente dell’allevamento venne obbligato a una marcia di 40 giorni verso Stuhlweissenburg, presso il lago Balaton, una vera e propria impresa. Nel 1802 ci fu poi un forte terremoto che distrusse edifici e scuderie e i cavalli, con relativo personale, furono costretti a fuggire ancora nel 1805 e nel 1807 per fronteggiare l’avanzata delle truppe napoleoniche.

Tutto torno più o meno alla normalità nel 1815, dopo il Congresso di Vienna, ma la razza rimase segnata dagli accadimenti degli anni precedenti e bisognosa di un rilancio. Ci pensò a farlo l’Imperatore Francesco Giuseppe costruendo nuovi edifici e scuderie e inserendo nella razza anche un po’ di sangue Arabo. La mission dell’imperatore era piuttosto ambiziosa perché l’obiettivo era quello di recuperare tutte e sei le linee determinanti nella formazione del Lipizzano:

  • Pluto (stallone grigio danese)
  • Conversano (stallone morello di origine napoletana). Questa linea sfila proprio a Conversano, durante il corteo storico del paese, che si tiene in estate per San Rocco.
  • Neapolitano (stallone baio originario di Napoli),
  • Favory (stallone baio cecoslovacco),
  • Maestoso (stallone grigio nato in Cecoslovacchia),
  • Siglavy (stallone arabo grigio).

Anche per le fattrici il lavoro non fu affatto banale perché le linee sono di 18 ceppi più un diciannovesimo introdotto a Lipizza dopo il 1947, la fattrice araba Rebecca.

muso di cavallo Lipizziano

Cavallo Lipizzano: caratteristiche

La maggior parte degli esemplari di questa razza sfoggiano un mantello di un colore grigio molto chiaro ma esistono e sono ammessi dagli standard di razza anche cavalli di altri colori come ad esempio i morelli o i baio scuro che dopo una decina di anni tendono al bianco.

Il corpo di questo cavallo è piuttosto robusto e di media altezza, quella al garrese è tra i 152 e i 165 centimetri. La testa è ben proporzionata al corpo e dalla forma un po’ allungata, con un profilo rettilineo mentre il collo è un po’ arcuato e ben attaccato, la maggior parte delle volte è decorato di una criniera molto evidente, fitta e setosa. Il garrese non è troppo sporgente ma muscoloso e ampio, la groppa è alga e di forma tondeggiante mentre gli arti sono torniti da molti muscoli e non troppo lunghi con piedi robusti e non troppo grandi. La coda ha un’attaccatura alta ed è formata da crini lunghi e finissimi.

In generale questo cavallo ha un fisico potente con delle giunture robuste che gli permettono di trainare pesi senza troppo sforzo e di camminare anche su terreni non del tutto comodi. Ha un’andatura ”corta”, con passi piuttosto alti e sicuri.

Cavallo Lipizzano: carattere

Essendo un animale di carattere volenteroso e obbediente, il Lipizzano risulta adatto al dressage e Alta Scuola, al tiro leggero, tiro medio e lavori agricoli., è in generale docile e dotato di spiccata intelligenza.

Cavallo Lipizzano: allevamenti

Oltre che in patria, in Slovenia, il cavallo Lipizzano viene attualmente allevato anche in molti altri come ad esempio in Ungheria a Silvasvarad, in Romania a Fogaras, in Cecoslovacchia a Topilcianky, in Croazia a Djakovo e anche in Italia, in particolare a Monterotondo vicino a Roma, presso L’Istituto Sperimentale per la Zootecnia. Oggi in giro per il mondo possiamo trovare il Lipizzano in sei linee principali, che fanno capo ad altrettanti stalloni di cui due Kladruber (Favory e Maestoso), due Napoletani (Conversano e Napoletano), un Frederiksborg (Pluto) e un Arabo (Siglavy).

Cavallo Lipizzano: prezzo

Il prezzo per un cavallo di questa razza può essere attorno ai 5mila euro ma molto dipende dalle sue origini, dall’età e anche dal suo genere e dalla sua linea. Se poi si tratta di soggetti premiati, ad esempio, ci vuole poco per far alzare il prezzo.

E’ poi importante sapere che nelle competizioni, ad esempio, la selezione non si basa solo sulla nobiltà delle forme e sulla capacità di resistenza, ma si va a guardare anche l’abilità del cavallo nell’imparare ad eseguire la “capriola”, ad esempio, o altre mosse come il salto in aria che termina con uno scatto delle zampe posteriori, e la ”levade”, una impennata sulle zampe posteriori alzate a formare un angolo di 45 gradi.

Cavallo Lipizzano: video

Per conoscere ancora più a fondo il cavallo Lipizzano vi proponiamo questo bel videoservizio a cura di Mediaquattro:

Potrebbero interessarti anche i nostri articoli correlati:

Pubblicato da Marta Abbà il 19 Giugno 2020