Carte geografiche: scala di riduzione e tipologie

Tipologie di carte geografiche: mappamondo

Carte geografiche: scala di riduzione e tipologie – Fin dai tempi antichi l’essere umano ha cercato di raffigurare graficamente il territorio che ricadeva sotto la sua diretta esperienza. Il tutto veniva realizzato essenzialmente per scopi pratici. La cartografia vera e propria iniziò tuttavia il proprio cammino scientifico nel momento in cui si cercò di applicare i principi della matematica e della geometria per rappresentare in piano la sfericità della Terra.

Nel corso della storia il vero balzo in avanti della cartografia fu compiuto a partire dal XIII secolo, in seguito agli sviluppi delle relazioni marittime e al conseguente ampliamento degli orizzonti geografici.



Globi, plastici e carte geografiche

La rappresentazione della superficie terrestre può essere realizzata in diversi modi:

  • mediante i globi;
  • attraverso i plastici;
  • mediante le carte geografiche.

I globi costituiscono la rappresentazione più fedele, essendo di forma sferica proprio come la Terra. Avendo dimensioni molto ridotte, i globi si limitano però a riportare solo i tratti generali della superficie terrestre. Risultano quindi di scarsa utilità pratica.

I plastici sono invece raffigurazioni tridimensionali di territori circoscritti. Essi sono in genere realizzati con fogli di compensato o con gesso e riproducono le forme reali dell’area presa in esame. Trattandosi di rappresentazioni limitate a territori circoscritti, non risultano comunque di grande utilità proprio come accade con i globi.

Diverso è invece il caso delle carte geografiche. Siamo di fronte a rappresentazioni approssimate, ridotte e simboliche della superficie terrestre o di una sua parte di essa. Si parla di approssimazione poiché la superficie sferica della Terra non può essere per forza di cose sviluppata in piano, senza essere soggetta ad alterazioni.

Le carte geografiche sono inoltre ridotte perché qualsiasi porzione della superficie terrestre può essere riprodotta nella sua grandezza naturale. La riduzione viene eseguita basandosi su una scala che indica il rapporto costante tra le distanze misurate sulla carta e quelle corrispondenti sul terreno.

Le carte geografiche sono infine simboliche poiché su di esse i vari elementi antropici e fisici presenti sulla Terra sono rappresentati con segni convenzionali o con specifici colori. Il significato dei vari colori e dei diversi simboli viene spiegato da un’apposita legenda che è di solito apposta ai margini della carta. Tra le diverse rappresentazioni della superficie terrestre, le carte geografiche sono le più comode oltre che le più diffuse.

Scala di riduzione delle carte geografiche

La scala di riduzione è il rapporto che esiste tra una lunghezza misurata sulla carta geografica e la corrispondente lunghezza reale sulla superficie della Terra. Il suo uso nasce da un’esigenza concreta. Su una carta geografica è infatti impossibile rappresentare la superficie terrestre utilizzando le dimensioni reali del territorio. Si procede allora con una rappresentazione della realtà riducendone le dimensioni.

Tutte le carte geografiche presentano una scala di riduzione che può essere numerica o grafica. La scala numerica si scrive sotto forma di una divisione. A titolo esemplificativo 1 : 100.000, che si legge “uno a centomila”, significa che a 1 centimetro sulla carta corrispondono 100 mila centimetri sulla superficie terrestre, ovvero un chilometro. La scala è tanto più grande quanto più piccolo è il divisore.

Carta geografica dell'Europa

La scala grafica è invece indicata con un segmento diviso in tante parti uguali su ognuna delle quali è segnata la distanza reale che sulla Terra corrisponde a un centimetro della carta. Con questo tipo di scala di riduzione, il calcolo diviene così più facile e immediato.
È importante sapere che le distanze indicate sulle carte geografiche non sono distanze reali. Si tratta di distanze in linea d’aria che non tengono quindi conto di elementi quali montagne, colline, fiumi, vallate e analoghi.

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Tipologie di carta geografica

A seconda della diversa scala si possono distinguere le seguenti tipologie di carte geografiche;

  • i mappamondi, detti anche planisferi, che rappresentano l’intera superficie terrestre, evidenziandone le caratteristiche essenziali. I mappamondi hanno una scala piccolissima, che varia da 1 : 100.000.000 a 1 : 150.000.000;
  • le carte generali che rappresentano i caratteri più importanti di ampi territori come uno Stato o un Continente. Esse hanno una scala piccola che varia da 1 : 100.000. a 1 : 100.000.000;
  • le carte corografiche che raffigurano regioni non molto vaste, mettendo in risalto gran parte dei loro elementi. Le carte corografiche presentano una scala media a partire da 1 : 150.000 fino a 1 : 100.000;
  • le carte topografiche che si contraddistinguono per una riproduzione ricca di particolari di zone poco estese, come quelle di un Comune o di una Provincia. Questa tipologia di carte geografiche è caratterizzata da una scala grande variabile da 1 : 10.000 a 1 : 150.000
  • le mappe che rappresentano le aree di campagna con i diversi limiti delle proprietà rurali nonché le tipologie di colture praticate in esse. Le mappe hanno una scala al di sotto di 1 : 10.000
  • le piante che riportano la struttura dei centri abitati indicando tutte le strade e le piazze presenti. Le piante hanno una scala grandissima al di sotto di 1 : 1.000.

È inoltre possibile effettuare ulteriori distinzioni. In taluni casi le carte geografiche trattano solo di pochi fenomeni geografici o persino di un solo fenomeno geografico. In questo caso si parla di carte tematiche.

Le carte tematiche possono essere suddivise in tre categorie, nello specifico:

  • le carte fisiche che mettono in risalto alcuni aspetti della natura, come clima, fiumi, montagne ed erosione del suolo;
  • le carte antropiche che illustrano la distribuzione di particolari caratteristiche della popolazione, tra cui razze, lingue e tipi di insediamento;
  • le carte economiche, ovvero carte geografiche che pongono in evidenza le diverse forme di attività produttiva dell’area rappresentata come la distribuzione delle industrie, delle colture delle risorse minerali e via dicendo.

L’insieme sistematico di carte geografiche relative all’intero pianeta o alle sue parti viene definito con il termine di “Atlante”. Il nome deriva dal famoso titano della mitologia greca, che nell’immaginario veniva rappresentato come “colui che sostiene il peso della Terra”.

Accanto ai classici atlanti, oggigiorno si possono reperire anche atlanti tematici focalizzati su una sola Regione o un solo Paese.

Pubblicato da Evelyn Baleani il 5 Aprile 2021