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Bonus per l’Adeguamento antisismico

Adeguamento sismico: ristrutturare casa grazie al sismabonus e alla legge finanziaria 2017 che prevede benefici fiscali per chi effettua interventi di adeguamento antisismico.

Per il 2017 è stata confermata la presenza del sisma bonus, un incentivo fiscale per chi esegue lavori di ristrutturazione che prevedono l’adeguamento sismico del fabbricato.

A seguito dei numerosi danni causati dai terremoti dei giorni scorsi, molti cittadini italiani puntano il dito contro i costruttori delle case. In realtà, la gran parte delle case presenti sul territorio italiano, sono state realizzate prima del 1974, quando non vi erano ancora norme antisismiche. Le case, quindi, pur non essendo antisismiche, risultano paradossalmente in regola con la legge.

Con il sisma bonus, lo stato vuole incentivare con la massima priorità, tutti gli interventi che mirano a rendere i fabbricati a prova di terremoto.

La legge finanziaria è fruibile da case residenziali o da interi condomini. Il sismabonus è rivolto anche alle seconde case.

La redazione di IdeeGreen.it ricorda che la legislazione vigente (art. 16-bis del TUIR, il Testo Unico delle Imposte sui Redditi di cui al DPR 917/1986) prevede la detrazione fiscale del 36 per cento da suddividere in dieci quote annuali. Tale provvedimento è comunemente noto come bonus ristrutturazione e per chi interviene fino al 31/12/2016, lo sgravio fiscale è maggiorato al 50%.

Nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.248 del 22 ottobre 2016 è stato pubblicato un avviso di rettifica al decreto terremoto (decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, recante: “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016“) pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – Serie generale n. 244 del 18 ottobre 2016. La rettifica vede una maggiore flessibilità dei requisiti necessari per accedere allo sgravio fiscale.

In particolare, fino al 2016, potevano accedere al sismabonus solo gli abitanti delle zone al alto rischio sismico. Grazie alla recente modifica, possono accedere all’incentivo fiscale anche gli abitanti dei 3.000 Comuni d’Italia posti in zone a medio rischio sismico (zona sismica 3). Un’altra importante modifica riguarda la possibilità di fruire degli incentivi anche per ristrutturare la seconda casa.

Adeguamento sismico: sismabonus 2017

Tra le spese da portare in detrazione fiscale al momento della dichiarazione dei redditi 2018, figurano tutte le spese sostenute durante il 2017 per l’adeguamento sismico dei fabbricati.

Il sismabonus è previsto dalla Legge di Bilancio 2017, al fine di favorire le ristrutturazioni edilizie che adottano misure antisismiche. Il sismabonus può essere fruito, per la prima casa, da tutti i condomini e case ubicati nelle zone sismiche 1, 2 o 3, cioè ad alto e medio rischio di terremoti.

A quanto ammonta la detrazione fiscale prevista dal sismabonus?

La detrazione fiscale prevista con il sismabonus può variare dal 70 all’85 per cento, vediamo nello specifico:

se gli interventi riguardano parti comuni condominiali le percentuali di detrazione passano dal 70% al 75% per il passaggio di una classe e dal 80% all’85% per il passaggio di due classi.

Misure antisismiche per case più sicure

Per avere una casa antisismica e sicura non è necessario demolire per poi ricostruire. Gli interventi di adeguamento antisismico non sono poi così dispendiosi quanto molti immaginano.

Pre rendere un edificio antisismico, ingegneri e architetti consigliano di realizzare un cordolo all’altezza del solaio capace di assorbire le vibrazioni prodotte dal sisma. Questo cordolo, dal solaio va poi fissato alla muratura verticale (alle pareti della casa) mediante tondini di acciaio e collanti chimici.

Gli adeguamenti di ristrutturazione antisismica mirano a trasformare una casa che subisce le vibrazioni del sisma (ed è quindi passibile al crollo) a una casa in grado di assorbire le vibrazioni del terremoto. In base alla struttura pre-esistente, possono essere adottate diverse soluzioni.

Quanto può costare un intervento di ristrutturazione antisismica?

Il costo varia caso per caso, infatti, come anticipato, in base alla struttura pre-esistente è possibile avvalersi di diverse strategie antisismiche. Volendo generalizzare possiamo supporre un investimento compreso tra i 20.000 e i 30.000 euro per una casa dalla superficie di circa 90 – 100 metri quadrati.

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Pubblicato da
Anna De Simone