Astore, uccello rapace

astore uccello

Gli uccelli rapaci esercitano sempre un certo fascino: sono uccelli predatori che cacciano abilmente e si nutrono di altri animali! Dispongono di becco e artigli e di uno spiccato senso della vista. Tutte caratteristiche comuni anche nell’astore.

L’astore rapace, anche noto come astore comune oloartico, appartiene alla famiglia degli Accipitridi e in Italia è presente solo sulle Alpi e sugli Appennini. In Sardegna e in Corsica è presente una sottospecie nota come Accipiter gentilis arrigonii.

Astore, rapace dalle temibili caratteristiche da predatore. Dove vive, cosa mangia e quali sono le sue minacce naturali. Habitat e curiosità.

Astore: rapace

Gli uccelli rapaci sono gli uccelli predatori che appartengono all’ordine Accipitriformes (come il nostro astore comune oloartico), all’ordine Falconiformes (come i falchi) e Strigiformes (come i gufi).

Il termine rapace deriva dal latino rapax-acid che significa rapire, sottrarre con avidità o prendere con la forza. E’ ciò che fa l’astore rapace con le sue prede.

Il suo nome scientifico è Accipiter gentilis, è un rapace di taglia medio-grande. Il suo essere famelico è innato anche nel nome. Il termine Accipiter deriva dal latino accipitare e significa “afferrare”, gentilis significa “nobile” o “gentile”.

Nello stesso ordine dell’astore vi sono altri uccelli rapaci come la poiana, l’albanella e le aquile.

Nel Nord America popola solo le foreste incontaminate. Nel vecchio continente è diffuso in Scandinavia, Finlandia e Russia. E’ presente a Nord dell’Iran.

Caratteristiche

La lunghezza corporea arriva a circa 65 cm, l’apertura alare varia dai 90 ai 122 cm. Il peso può arrivare a 2,2 kg.

astore rapace

Comportamento e predazione

L’astore è un uccello rapace tendenzialmente solitario ma lo si può avvistare anche in coppia. Questa specie è fortemente territoriale così come la gran parte di uccelli rapaci.

I territori sono gestiti dagli adulti. Durante la nidificazione, le coppie distanziano fortemente i loro nidi (dai 1.500 a 9.900 acri di distanza). La distanza è fondamentale per poter mantenere dei diritti di territorialità sulle zone di nidificazione.

Gli astori maschi, durante i loro voli, si assicurano che altri maschi non entrino nel territorio. Analogamente, le femmine proteggono il territorio da altri astori femmine.

Al fine di proteggere il territorio, gli astori eseguono dei “voli territoriali” lungo tutto l’anno ma ancora più frequenti nel periodo di nidificazione, verso aprile. Il “volo territoriale” si caratterizza per un battito d’ali più lento, lunghe scivolate e ondulazioni.

I combattimenti per il territorio, in genere, si risolvono solo con minacce e senza alcun contatto fisico. L’esemplare più giovane o più piccolo, va via lasciando il territorio all’astore più adulto e grosso.  Solo occasionalmente le schermaglie territoriali possono degenerare in vere e proprie battaglie fisiche dove uno dei due rapaci finisce per ferirsi gravemente o rimanere ucciso. Nei combattimenti per il territorio, l’uccello rapace non usa il becco ma gli artigli.

La predazione dell’astore rapace è molto affascinante.

L’astore caccia sopratutto nella fitta vegetazione boschiva. La caccia e breve, i movimenti rapidi e agili.

Per la caccia, l’astore può spingersi in habitat che non gli appartengono come praterie o margini di foreste confinanti con terreni agricoli.

Quanto dura la caccia?
La media è di 83 secondi per i maschi e 94 secondi per la femmina. Il successo è garantito dal fatto che l’astore nota la preda da elevate distanze e riesce a raggiungerla rapidamente e catturarla.

Se la preda nota il suo predatore rapace in modo precoce, l’inseguimento potrebbe allungare i tempi di caccia. Non è raro che l’astore potrebbe abbandonare la preda annoiato dall’inseguimento.

Uno studio condotto in Germania ha stimato che l’80% degli attacchi iniziati dagli astori hanno un esito positivo. Uno studio condotto in Gran Bretagna, però, ha sottolineato che un’elevata percentuale delle prede può venire da pascoli o allevamenti: prede facili! Gli astori, negli ambienti meno rurali dove è forte la presenza di piccioni, tendono a preferire questa predada: il piccione!

Non solo uccelli Gli astori possono cacciare scogliattoli o lepri. Un astore mangia tutto, proprio come i grandi gufi. Qualsiasi animale più piccolo può essere considerato una preda.

Quali sono le prede più comuni:

  • rettili
  • anfibi
  • pesci
  • insetti
  • piccioni
  • corvi
  • galli cedroni
  • fagiani
  • tordi
  • picchi
  • scoiattoli
  • conigli
  • lepri
  • topi
  • arvicole da prato
  • serpenti

I corvidi possono essere una buona fonte alimentare per l’astore rapace. Le prede cambiano in base all’habitat colonizzato. Per esempio, in Europa, l’astore preda principalmente piccioni e colombe mentre occasionalmente in America del Nord può cacciare donnole e martore.

Gli esemplari adulti, non presentano particolari predatori, tuttavia gli uccelli selvatici hanno una vita stimata di circa 11 anni. In cattività l’astore rapace può raggiungere i 27 anni di età.

L’astore subisce l’inquinamento e gli insediamenti dell’uomo, soprattutto l presenza di centrali e linee elettriche: le collisioni con i cavi elettrici sono piuttosto frequenti.

Pubblicato da Anna De Simone il 25 Agosto 2019