Acroyoga: definizione, caratteristiche e esercizi

Nelle numerose discipline rientranti nel mondo dello yoga, sempre più seguito da italiani e italiane di ogni età, recentemente si è fatto strada l’Acroyoga. Ma… che cos’è? Quali sono le sue caratteristiche? Potrebbe effettivamente fare anche al caso tuo?

Abbiamo cercato di saperne di più e, proprio per questo motivo, abbiamo cercato di condividere alcune utili informazioni con te: scopriamole insieme!

Cos’è l’Acroyoga

Cominciamo proprio dalle basi. Ovvero, cos’è l’Acroyoga?

In sintesi, l’Acroyoga è definibile come un mix di tre tradizioni, quale lo Yoga, le Acrobazie e il Massaggio thailandese.

Più approfonditamente, si tratta di una forma di yoga, ma usufruito in una sua dimensione più avanzata e più profonda, che porta con sé le influenze ludiche, potenti e tecniche dell’acrobazia, con la conseguenza che c’è molto più movimento rispetto all’esperienza più statica dello yoga “tradizionale”. In più, c’è anche l’apporto determinato dalle qualità curative del massaggio.

Naturalmente, con la filosofia dello yoga in esso contenuta, si va oltre la semplice pratica fisica (come peraltro ben sapranno tutti coloro che praticano già una delle varie forme di yoga!).

Dove nasce l’Acroyoga

L’Acroyoga nasce nel 2003 negli Stati Uniti, per opera di Jenny Sauer-Klein e Jason Nemer, una ballerina e un istruttore di yoga.

Da quel momento in poi l’Acroyoga si è diffuso gradualmente in tutto il mondo, anche se per i primi anni di vita questa tecnica è rimasta sostanzialmente relegata negli Stati Uniti, ed è dunque arrivata in Europa solamente tramite l’esperienza di alcuni istruttori di yoga che l’hanno finita con l’adottare e trasportare qui da noi.

Cosa avviene in una tipica sessione di Acroyoga?

Una tipica sessione di Acroyoga inizia con una profonda connessione psicologica con se stessi, e poi con altri corpi, attraverso lo yoga in coppia o il lavoro di gruppo.

Si passa dunque attraverso le tecniche acrobatiche – come a esempio imparare a sollevarsi l’un l’altro ed essere sollevati, e l’allineamento necessario per farlo in modo sicuro e più facile. Si lavora in tre (almeno), perché c’è una persona che fa da base (il sollevatore), una persona che viene sollevata e uno spotter che assicura che tutto vada per il meglio, dando una mano in caso di necessità.

Detto ciò, generalmente si suole distinguere due tipi di pratica.

Da una parte abbiamo la tecnica lunare, uno stile più morbido e terapeutico, che accentua il focus sul massaggio thailandese e sulle pratiche di guarigione. C’è insomma un “ricevente” e un “donatore”. La base, il donatore, sostiene il peso dell’altra persona- muovendola (per allungarla e torcerla) e massaggiandola. Il soggetto che viene sollevato è dunque molto passivo, in questa pratica.

Dall’altra parte abbiamo la tecnica solare, dove il focus è più acrobatico e potenziante, considerato che a differenza della tecnica lunare qui entrambe le persone sono attive. Abbiamo dunque una forma di yoga acrobatico più dinamica e più “spettacolare”.

A chi si rivolge l’Acroyoga

L’Acroyoga può essere effettuata da chiunque, soprattutto nella sua forma più semplice, che è quella lunare. Tuttavia, sono almeno due i tipi di persone a cui questo approccio potrebbe piacere di più.

In primo luogo, si tratta di una forma di yoga ludica, che si rivolge a chi è nuovo allo yoga e si interessa in modo diverso a questa disciplina. Magari si tratta di persone che sono scoraggiati dal pensiero che lo yoga tradizionale sia troppo serio, o qualcosa del genere, e che amano invece lavorare con un partner.

Non solo. L’Acroyoga può ben rivolgersi anche a chi fa yoga da diverso tempo, ma è alla ricerca di una nuova dimensione o di una sfida alla propria pratica quotidiana, con ricerca dei benefici terapeutici sia del massaggio che dell’esercizio fisico.

Consigli per l’Acroyoga

L’Acroyoga è una tecnica che consente di effettuare una nuova esperienza di yoga che, come abbiamo visto, può appagare un elevato numero di persone.

Il nostro consiglio, rivolto a chi si sta avvicinando per la prima volta a questo contesto, è quello di esercitarsi con una terza persona esperta, che possa supportarvi dall’esterno e che possa comunicare bene con i protagonisti degli esercizi.

Ricordiamo anche che durante il volo terapeutico, i piedi della persona che funge da base potrebbero premere nell’inguine. Il che significa che prima di approcciare  questo tipo di tecnica sarebbe comunque opportuno parlarne con il medico e evitare in ogni caso di farla se si è incinta, a causa delle compressioni che si potrebbero subire.

Per la persona che funge da base è bene ricordare che numerose sono le sollecitazioni sulla parte bassa della schiena e, dunque, se si soffre di troppa instabilità nell’articolazione sacrale bisognerà prestare particolare attenzione, consultando in ogni caso prima un insegnante qualificato.

Detto ciò, se sei curioso nei confronti dell’Acroyoga non ti rimane far altro che provarlo, senza farti trattenere dalla paura. Scoprirai una tecnica estremamente divertente e appagante, con numerosi benefici psico-fisici.

Pubblicato da Anna De Simone il 21 Agosto 2020