10 miti del fitness da sfatare

10 miti del fitness da sfatare

C’è chi le chiama chiacchiere da palestra, ma poi qualcuno finisce per crederci e assumere degli atteggiamenti o delle abitudini che possono diventare dannose per la salute, meglio quindi affrontare di petto i 10 miti del fitness da sfatare e rivolgersi sempre a degli specialisti quando si hanno dei dubbi o diventa necessario fare programmi di allenamento mirati, in situazioni potenzialmente delicate.



Iniziamo dai miti classici, da quelle cose che si sentono dire così spesso che si finisce per pensare che siano vere e basta, senza chiedersi nemmeno come e perché. ci sarebbe da chiedersi come mai abbocchiamo così facilmente a certe leggende da palestra, forse è il gran desiderio di avere una soluzione facile facile per restare in forma, ma non è sempre così. Giocano sul nostro ipotetico desiderio di essere “perfetti”, obiettivo impossibile, mentre dovremmo badare alla nostra forma fisica, anche esteticamente, ma con un occhio sempre alla salute, luci puntate sulla salute.

10 miti del fitness da sfatare

10 miti del fitness da sfatare:

Iniziamo dalle voci più banale che forse vi faranno sorridere e, se capita, meglio così, significa che non ne siete mai stati vittime. In momenti di insicurezza, però, può capitare di abboccare, è quindi meglio spazzare ogni dubbio dicendo a gran voce che…

  1. Non è affatto vero che pesare di più significa essere più grassi (e viceversa). Un numero, il numero di chili, non può rappresentarci e non può essere preso come unico parametro per definire la nostra forma fisica. Pensate al vecchio indovinello: “pesa di più un chilo di piume o un chilo di ferro?”. La stessa cosa vale per il peso delle persone. A parità di chili, ci sono persone che hanno più o meno muscoli e grasso e non hanno certo la stessa forma e nemmeno, se proprio vogliamo dirlo, lo stesso volume. Proprio come le piume e il ferro. un chilo di ferro occupa meno spazio di un chilo di piume, un chilo di muscolo occupa meno spazio di un chilo di grasso. Diventare più sani e asciutti non significa per forza perdere dei chili ma aumentare la massa muscolare a scapito di quella grassa, fino a quando è salutare farlo.
  2. Il Sollevamento pesi rende le donne muscolarmente ingombranti.
    Una bella generalizzazione che tiene le donne lontane dal sollevamento pesi senza ragione. Questa pratica infatti porta ad una desiderata definizione muscolare, è un allenamento di resistenza che ha come conseguenza soprattutto la tonificazione, anche perché le donne non hanno i livelli di testosterone per costruire muscoli trofici e gonfi. Tutt’altra cosa è l’allenamento piramidale, molto intenso e con delle caratteristiche specifiche, con sovraccarichi progressivi fino all’esaurimento.
  3. Quando si interrompono pesi, i muscoli diventano grasso
    Il terrore di molti che iniziano a credere che sia davvero così vivendo con angoscia una eventuale trasformazione. Muscolo e grasso sono due diversi tipi di tessuto e uno stop di attività non può fare magie. Ciò che accade è diverso. Non allenandosi più si perde la massa muscolare e il metabolismo rallenta, se non siamo in grado di trovare un nostro nuovo equilibrio di alimentazione e attività fisica, possiamo prendere peso, ma possiamo anche gestire il cambiamento e restare perfettamente in forma.
  4. Quando ci si allena si può mangiare di tutto senza ingrassare mai.
    Proprio a proposito di alimentazione, ecco un bel inganno che può portare molti ad ingrassare senza motivo. L’allenamento sicuramente ci fa bruciare parecchie calorie ma se noi ne ingeriamo tante, e non ne bruciamo altrettante, ingrasseremo comunque. La palestra non ci esonera dalle regole di un normale metabolismo umano.
  5. Meglio correre sul tapis roulant che all’aperto.
    A meno di avere un tapis roulant di altissima qualità, di ultima generazione, super ammortizzato, questo non accade e fare una corsa all’aperto con delle scarpe di qualità dà lo stesso risultato. Senza contare il beneficio di stare all’aria aperta, respirare, godersi l’aria e magari anche il paesaggio.
  6. L’ideale per bruciare i grassi è il lavoro aerobico moderato
    L’ideale no, non è questo ma un lavoro progressivo. Prima di fare degli esercizi intensi, con il desiderio di bruciare tanti grassi, è necessario prendere la rincorsa, in un certo senso. Si procede in progressione per costruire la resistenza aerobica prima di raggiungere livelli di alta intensità . Camminare prima di correre.
  7. No sudore, no risultati
    Ciascuno è fatto a modo proprio, anche nella sudorazione, e non per forza la quantità di sudore prodotto ci da indicazioni sulla fatica fatta. Meglio considerare altri parametri come ad esempio la frequenza cardiaca, perché il sudore non ha sempre a che fare con la nostra attività fisica, è più semplicemente un modo di regolare la temperatura corporea.
  8. Si può dimagrire in modo mirato in specifiche parti del corpo
    Un dimagrimento su richiesta, nella zona che non amiamo di noi? No, non è possibile, il corpo ha le sue leggi e le sue logiche e non possiamo andare a indicargli come si deve trasformare. Non ci resta che combinare saggiamente attività fisica e sana alimentazione
    Riduzione del grasso – nella sezione addominale o altrove – avverrà con una combinazione.
  9. Meglio allenarsi con le macchine che con i pesi liberi.
    Oggi le macchine hanno tantissime regolazioni per cercare di adattarsi ai tanti tipi di corporatura che esistono, possiamo sistemare il sedile e scegliere l’impostazione desiderata, ma sono comunque un’approssimazione. Non ci calzano a pennello e non è quindi detto che siano meglio dei pesi liberi.
  10. Se facciamo stretching prima, abbiamo migliori prestazioni.
    E’ una valutazione personale che ciascuno deve fare. Per questo è molto importante conoscersi e sapere cosa è bene per noi. Di solito è consigliato soprattutto fare stretching dopo l’allenamento, quando i muscoli e il tessuto connettivo sono riscaldati e più ricettivi all’allungamento, compiendo movimenti lenti e tenendo in trazione per 10 a 15 secondi.

Pubblicato da Marta Abbà il 5 Aprile 2020