Uva senza semi: varietà, proprietà, dubbi sull’uva ogm, coltivazione e tutte le informazioni utili sull’uva da tavola senza semi.
Si chiama varietà apirene e si tratta di uva con acini senza semi. L’uva senza semi è ottima per il consumo diretto ma anche per la preparazione di marmellate, creme, confetture, dolci e altre pietanze.
Chiariamo subito una cosa: le principali varietà di uva da tavola senza semi oggi disponibili, NON sono OGM, cioè non sono state geneticamente modificate per essere senza semi ma sono frutto di incroci anche molto antichi.
L’uva da tavola senza semi vede varietà conosciute già nella seconda metà del secolo scorso.
La varietà uva Sultanina, molto diffusa in tutto il mondo sia per il suo consumo fresco sia in forma di uva passa, è tra le uve da tavola apirene più diffuse.
Nella seconda metà del secolo scorso, incrociando le uve da tavola e da vino senza semi con pregiate varietà di uva con semi, sono nate varietà partenocarpiche, cioè completamente senza semi, di ottima qualità. Non parliamo di frutta geneticamente modificata, ma di varietà ottenute dai viticoltori, selezione dopo selezione.
Le proprietà nutrizionali (calorie, apporto di micronutrienti, zuccheri…) dell’uva senza semi sono le stesse dell’uva con i semi.
Oltre alle buone proprietà organolettiche tipiche dell’uva da tavola (colore della buccia, dotazione di zuccheri, presenza di aromi nella polpa…), le varietà di uva senza semi, vede acini di buone dimensioni, grappoli regolari che non si addossano e che riducono così il rischio di contrarre malattie fungine o marciumi.
Sono numerose le varietà di uva da tavola senza semi. In questo paragrafo vi segnaliamo alcune varietà a bacca bianca o a bacca rossa.
L’uva rossa è anche detta uva nera. Ecco le varietà di uva nera senza semi.
Se volete avviare una coltivazione di uva senza semi, avete bisogno delle barbatelle. Le barbatelle sono facilmente reperibili presso i vivai viticoli. Una volta scelta la varietà di uva senza semi, scegliete il portainnesto più adatto.
Al pari dell’uva apirena, è molto diffusa anche altra frutta senza semi: limoni, arance, clementine, mandarini, angurie… L’anguria senza semi, al contrario di limoni e uva, è ottenuta in laboratorio. Nell’anguria senza semi, il numero di cromosomi è prima raddoppiato dall’uso della colchicina chimica, raddoppiando il corredo cromosomico di una normale anguria (che è diploide) si ottiene una pianta tetraploide (quattro coppie di cromosomi). Mediante l’incrocio di un’anguria tetraploide creata in laboratorio e un’anguria diploide si ottiene una pianta triploide che dà vita ad angurie senza semi, che è così un frutto sterile. Per tutte le info sulla coltivazione: anguria senza semi.