Ulcera duodenale: sintomi, caratteristiche e trattamento

Ulcera duodenale

Un’ulcera duodenale è una condizione medica generalmente determinata da un’infezione con un batterio chiamato Helicobacter pylori. Un trattamento della durata di 4 – 8 settimane di farmaci per la soppressione degli acidi permetterà all’ulcera di guarire. Inoltre, un ciclo di una settimana di antibiotici, integrato a un farmaco antiacido, di solito sarà in grado di eliminare l’infezione da H. pylori, se questa è stata la causa accertata del proprio malessere.

In tal modo, si impedirà all’ulcera di ripresentarsi. Si tenga conto che i farmaci antinfiammatori usati per trattare condizioni come l’artrite a volte possono essere la causa di ulcere duodenali e che se hai effettivamente bisogno di continuare ad utilizzare un farmaco antinfiammatorio per molto tempo, allora potrebbe essere necessario assumere in contemporanea dei farmaci che sopprimono gli acidi.

Cos’è un’ulcera duodenale?

Andando con ordine, riassumiamo tale condizione affermando come l’ulcera duodenale sia un’ulcera che si trova nella parte dell’intestino tenue appena oltre lo stomaco (duodeno). Un’ulcera nel rivestimento dello stomaco è chiamata invece ulcera gastrica.

I sintomi dell’ulcera duodenale

Il dolore nel ventre superiore (addome) appena sotto lo sterno è il sintomo più comune di un’ulcera duodenale. Di solito il dolore non è continuo, e può verificarsi per la maggior parte prima dei pasti, o quando si ha fame. Può essere alleviato se si mangia cibo, o se si prendono delle compresse antiacido. Il dolore può essere tuttavia così intenso, quando manifestato, da svegliare dal sonno. Altri sintomi che possono manifestarsi includono gonfiore, vomito e sensazione di malessere. Ci si può inoltre sentire particolarmente pieni dopo un pasto e, a volte, assumere cibo aggrava il dolore.

Le complicazioni dell’ulcera duodenale

Le complicazioni dell’ulcera duodenale si verificano in alcuni casi e possono essere anche gravi. Questi includono:

  • ulcera sanguinante, a volte – nei casi più gravi – anche in termini di emorragia potenzialmente letale;
  • perforazione: l’ulcera attraversa (perfora) la parete della prima parte dell’intestino tenue (duodeno). Il cibo e l’acido nel duodeno poi fuoriescono nella cavità addominale determinando di norma un forte dolore, che deve essere trattato come un’emergenza medica.

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Quali sono i trattamenti per un’ulcera duodenale?

Di norma è possibile contenere i rischi di un’ulcera duodenale mediante una serie di accorgimenti e di misure del proprio stile di vita, come perdere peso se si è in sovrappeso, evitare cibi potenzialmente scatenanti i sintomi, come caffè, cioccolato, pomodori, cibi grassi o cibi piccanti. Ancora, è consigliabile mangiare pasti più piccoli e assumere la cena 3 – 4 ore prima di andare a letto, smettere di fumare, ridurre il consumo di alcol ai limiti raccomandati.

Detto ciò, uno dei rimedi principali per il trattamento dell’ulcera duodenale è rappresentato dall’assunzione di farmaci per la soppressione degli acidi. Il farmaco più comunemente usato è un inibitore della pompa protonica.

Se l’ulcera duodenale è stata causata da H. pylori, come avviene nella maggior parte dei casi, occorrere assumere specifici antibiotici indicati e prescritti dal medico, per poter arrivare a un benessere in tempi relativamente rapidi. Se invece l’ulcera è stata causata da un farmaco antinfiammatorio, intuibilmente si dovrebbe interrompere la sua somministrazione: in questo modo l’ulcera può guarire. Normalmente verrà anche prescritto un farmaco antiacido per diverse settimane.

Altri trattamenti includono quelli chirurgici. Tuttavia, l’intervento chirurgico è ora di solito necessario solo se si sviluppa una complicanza di un’ulcera duodenale, come una grave emorragia o una perforazione.

Cosa causa l’ulcera duodenale?

Normalmente c’è un equilibrio tra la quantità di acido che si produce e la barriera di difesa delle mucose. Un’ulcera può tuttavia svilupparsi se c’è un’alterazione di questo equilibrio, permettendo dunque all’acido di danneggiare il rivestimento dello stomaco o del duodeno. Le cause di questo squilibrio possono includere:

  • infezione da H. pylori: l’infezione da H. pylori è la causa in circa 19 casi di ulcera duodenale su 20. Più di un quarto delle persone si ammalano di H. pylori in una qualche fase della loro vita e, dunque, non c’è da stupirsi se si ritiene che questa sia la determinante più ricorrente;
  • farmaci antinfiammatori – compresa l’aspirina: i farmaci antinfiammatori a volte colpiscono la barriera mucosa del duodeno e permettono all’acido di causare un’ulcera, soprattutto nel caso di utilizzi particolarmente prolungati;

altre cause sono rare. Si pensi alla sindrome di Zollinger-Ellison, dove lo stomaco sarà portata produrre molto più acido del solito. Altri fattori come il fumo, lo stress e il forte consumo di alcol possono aumentare il rischio di avere un’ulcera duodenale. Tuttavia, questi non sono di solito la causa di fondo delle ulcere duodenali.

Quali test si possono fare?

La gastroscopia (endoscopia) è generalmente il test che può confermare un’ulcera duodenale. In questo test un medico specialista sarà in grado di osservare dentro lo stomaco e la prima parte dell’intestino tenue (duodeno), mediante il passaggio di un sottile e flessibile tubicino lungo l’esofago. In questo modo sarà possibile vedere direttamente qualsiasi infiammazione o ulcera.

Un test per rilevare il batterio H. pylori verrà solitamente eseguito se si ha un’ulcera duodenale. Se si trova questo batterio, è molto probabile che sia proprio lui la causa dell’ulcera. In breve, può essere rilevata in un campione di feci, o in un test dell’alito, o da un esame del sangue, o da un campione bioptico prelevato durante un’endoscopia.

Per maggiori informazioni su questa condizione e sulle modalità per poterla diagnosticare e trattare correttamente, consigliamo evidentemente di parlarne con il tuo medico di riferimento, condividendo attentamente tutti i sintomi e i possibili trattamenti utili per poter trovare il migliore benessere in tempi rapidi.

Pubblicato da Anna De Simone il 29 Novembre 2019