Massoterapia: cosa è, a cosa serve, tecniche e controindicazioni

Massoterapia

La massoterapia suona come un massaggio o qualcosa che ha comunque a che fare con i muscoli, già solo dal nome, ma non basta intuire di cosa si tratta per capire se è ciò che fa per noi. Andiamo quindi ad approfondirne le caratteristiche, controindicazioni comprese.



Massoterapia: cosa è

Si tratta di un massaggio terapeutico che agisce sui muscoli e sui tessuti connettivali. Lo si effettua con le mani e di solito con lo scopo di prevenire le malattie dell’apparato muscolo-scheletrico oppure perché si desidera riabilitare delle persone che ne sono affette.

Quando si parla di massoterapia non si parla di un solo tipo di massaggio ma di una serie di tecniche che andremo presto a vedere, tutte finalizzate a far conquistare o a far mantenere uno stato di salute e di benessere, soprattutto per quanto riguarda l’apparato muscolo-scheletrico.

Questa pratica agisce ad ampio raggio e viene spesso definita sia riabilitativa sia preventiva, non solo per malattie che hanno per oggetto i muscoli, ma anche per quelle che vanno a colpire i vasi sanguigni, i vasi linfatici e le terminazioni nervose di tipo motorio.

Non richiedendo particolari preparazioni, la massoterapia è ritenuta una pratica a basso rischio di complicanze ma non è del tutto esente da controindicazioni. Le vediamo più avanti ma ve le accenno: meglio non effettuare sedute massoterapiche se in stato di gravidanza oppure in presenza di disturbi della coagulazione, fratture, lesioni cutanee, infezioni cutanee e tumori.

Prima di entrare nel merito di questa terapia, apriamo una piccola parentesi sul suo nome che deriva dall’unione di due parole greche, che sono: “masso” (μάσσω) e “therapeia” (θεραπεία ). La parola “masso” vuol dire “impastare” o “modellare con le mani”, mentre la parola therapeia significa “cura” o “guarigione”. Il significato letterale del termine è quindi “cura con il modellamento delle mani”.

Massoterapia: a cosa serve

La maggior parte delle volte che sentiamo parlare di massoterapia siamo in presenza di dolore muscolare, muscolatura contratta, contratture e indurimenti tendinei, ritenzione idrica, stress psichico oppure di cellulite.

Per molti anni si è indagato sulla reale efficacia di questa pratica terapeutica ma alla fin di fine è emerso che di fatto si tratta di un trattamento che da dei risultati benefici benché limitati nel tempo. Molto dipende anche dalla tipologia di disturbo che stiamo trattando, quello per cui sembra avere grande successo è ad esempio il mal di schiena cronico.

Uno degli ambiti in cui si trova spesso applicata la massoterapia è quello sportivo. Gli atleti professionisti vi si sottopongono per ridurre le fatiche post-allenamento oppure per accelerare il recupero e favorire il rilassamento dei muscoli dopo le gare o gli allenamenti.

Massoterapia: a cosa serve

Massoterapia: tecniche

Vediamo alcune delle diverse tecniche con cui viene effettuato questo massaggio. Ce ne sono di numerose, qui elenchiamo le principali.

C’è l’impastamento che può essere superficiale o profondo, si può applicare solo dove c’è massa muscolare, c’è la pressione che ha lo scopo di facilitare il riassorbimento di edemi e migliorare la circolazione sanguigna, e la percussione per migliorare la contrattilità e il metabolismo muscolare, favorire la vascolarizzazione dei muscoli e stimolare il sistema nervoso.

Tra le tecniche troviamo anche la vibrazione, che prevede piccoli e rapidi movimenti laterali, simili a tremolii, da effettuare con la mano sull’area da trattare. Proseguiamo con lo sfioramento, tecnica con cui ogni massoterapista inizia e conclude ogni seduta, e con lo sfregamento, tecnica essenziale, perché precede e segue ogni altra tecnica di massaggio. Non scordiamoci la frizione, tecnica che permette di agire sia sugli strati superficiali, sia su quelli profondi del nostro corpo.

Massoterapia: controindicazioni

Si tratta di una cura sicura e a basso rischio, come abbiamo già detto, certo a patto che ci si rivolga ad un terapeuta qualificato, un massoterapista che deve avere la sua abilitazione specifica in massoterapia. Una figura professionale di questo genere di solito può vantare conoscenze nel campo dell’anatomia umana, della fisiologia, della biologia umana, della chimica, dell’endocrinologia, dell’immunologia, della farmacologia, della patologia e dell’istologia.

Torniamo alla massoterapia e ad eventuali “effetti collaterali” tra cui troviamo, fra i più frequenti, alcuni dolori temporanei, gonfiore, la formazione di ematomi, alcune reazioni avverse o allergiche all’olio o all’unguento utilizzati durante la seduta. Nulla di grave come potete notate. Resta comunque consigliato non sottoporsi a questa pratica per alcuni soggetti “a rischio” come ad esempio per le donne in stato di gravidanza, situazione in cui di solito è meglio evitare qualsiasi tipo di manipolazione del corpo.

Le future mamme non solo le uniche escluse, ci sono anche le persone con difetti della coagulazione, fratture, ferite cutanee, infezioni cutanee od osteoporosi. In questo caso una tecnica come la massoterapia potrebbe farli peggiorare. Se si ha subito un intervento chirurgico in tempi recenti è meglio far passare del tempo prima di fare un massaggio di questo tipo mentre chi è affetto da un tumore può sperimentarlo ma non nell’area anatomica in cui risiede il tumore.

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Pubblicato da Marta Abbà il 3 Gennaio 2019