Luce blu: cos’è, cosa provoca e rimedi

Luce blu

Si sente sempre più spesso parlare di luce blu, come di un nemico della nostra salute, soprattutto di chi fatica a prendere sonno. Non si intende, però, la luce blu in generale, bensì solo di quella che viene emessa dai dispositivi elettronici come il monitor del PC o il display dello smartphone, quelli a noi più vicini e che molto spesso ci ipnotizzano e ci impediscono di guardarci attorno e badare a ciò che accade nella vita reale. Per lavoro e per svago, siamo sempre più portati a guardare il nostro smartphone, a qualsiasi orario. Oltre a portarci spesso a tirare tardi la sera, questa abitudine può darci dei problemi proprio per via della luce blu. Andiamo a capire cosa accade e perché può essere dannosa.



Luce blu: cosa è

Si parla di luce blu quando si vuole intendere la retroilluminazione di quei display LCD che hanno delle lampade LED con uno spettro di emissione con una predominante componente di blu e di frequenze vicine all’ultravioletto. Sono la maggior parte e questa luce riesce a far innescare i processi di riattivazione che precedono il risveglio, motivo per cui può disturbare il nostro sonno, soprattutto se la guardiamo per lungo tempo nelle ore serali.

E’ chiaro quindi che la luce blu è andata a rompere un equilibrio importante., ha scombinato i nostri ritmi circadiani. Non esisteva quando l’uomo ha imparato a basare le proprie giornate e le proprie abitudini sull’alternanza di luce e buio dettata dai movimenti della Terra. Le luci dell’alba e quelle del tramonto sono da sempre i segnali per noi di sveglia e di addormentamento.

Da quando c’è la luce blu nelle nostre giornate, siamo come disorientati, inconsciamente, perché oltre ai nostri abituali riferimenti c’è questo nuovo elemento che scombina le carte e può causare dei problemi. Tra i processi riattivati automaticamente dalla luce blu c’è l’inibizione della produzione della melatonina, uno delle sostanze più importanti collegate al ciclo del sonno.

Luce blu: cosa provoca

Prima della blu, la luce elettrica stessa ha rivoluzionato il nostro modo di vivere. Ha certamente portato molti vantaggi, tanto che oggi sarebbe inimmaginabile poter vivere senza luce elettrica, ma è anche vero che ci ha dato la libertà di gestire i ritmi della giornata non per forza ubbidendo all’alternanza giorno e notte. Alcuni di noi, non sono infatti in grado di organizzarsi in modo rigoroso e hanno dei ritmi di vita poco sani, stressanti, in cui le ore di sonno finiscono per non essere abbastanza.

La luce blu è un ulteriore problema e trasforma tutti i display LCD di tipo LED in potenziali nemici del sonno e della vita sana. A differenza delle vecchie lampadine a incandescenza, questi dispositivi hanno uno spettro di emissione con una predominante componente di blu e frequenze vicine all’ultravioletto. Per i motivi che abbiamo raccontato, quindi, guardare a lungo un display LED quando fuori è buio può causare degli effetti di sfasamento del ritmo circadiano naturale. Il nostro meccanismo di sonno e veglia va in tilt, perde i riferimenti e molto spesso si finisce per soffrire di insonnia oppure per dormire molto male.

Luce blu: rimedi

Pare ovvio ma meglio dirlo. Il primo consiglio che si può dare è quello di evitare di sovra esporsi alla luce blu. Detta più semplicemente, smettiamola di restare incollati ai nostri smartphone tutta sera e proviamo a trovare qualcosa di diverso da fare. Guardare un film, parlare con un amico, leggere un libro, dedicarci ai nostri hobby. Oggi esistono delle app e delle funzioni che ci possono aiutare a non stare sempre connessi. Togliamo la suoneria e le notifiche, mettiamo in “silenzioso” i gruppi whatsapp in cui siamo inclusi e cerchiamo di concentrarci su ciò che ci accade attorno senza fissarsi sui social, sulle notifiche Facebook che non stiamo controllando, sulle stories di Instagram che non stiamo guardando.

Luce blu

Se ci troviamo a dover per forza guardare il display di un pc o di uno smartphone per ragioni lavorative, possiamo affidarci ad alcune soluzioni che riescono a mitigare gli effetti nocivi della luce blu. Molti smartphone ci forniscono la possibilità di attivare automaticamente ad una certa ora un profilo serale in cui il display vira verso tonalità più calde, cercando di filtrare in modo più netto le componenti della luce blu. Non è La Soluzione ma può aiutare. Sul pc ci sono programmi che fanno qualcosa di simile.

Esistono soluzioni più efficaci, con dei veri e propri filtri fisici che bloccano le componenti dannose della luce blu totalmente. Le pellicole e gli occhiali. La differenza tra i due sta nel punto in cui ciascuna soluzione agisce nel cammino della luce dal display ai nostri occhi.

Sul mercato ci sono molte proposte, per entrambi i prodotti. Gli occhiali possono avere lenti di materiale vario, in policarbonato semplice, oppure con polimeri avanzati con una performance migliore. Per chi indossa occhiali da vista sono disponibili anche le clip universali, per rendere i propri occhiali adatti a filtrare la luce blu. Le pellicole, rispetto agli occhiali, hanno il vantaggio di poter essere utilizzare facilmente da chi indossa occhiali da vista e non vuole aggiungere clip e da chi non indossa generalmente occhiali e non è ad essi abituato

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Pubblicato da Marta Abbà il 26 Febbraio 2019