La stima è stata resa nota durante l’ultimo Congresso nazionale degli ingegneri del 2011. Gli ambiti occupazionali che porteranno un milione di nuovi posti di lavoro saranno strettamente connesse alle fonti energetiche e nell’ambito della mobilità sostenibile.
Ad affermarlo è Romeo La Pietra, presidente del Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri. Il concresso a cui facciamo riferimento si è svolto a settembre 2011 e i dati trovano conferma anche nelle più analisi di mercato. Come spiega Romeo La pietra:
«Le nuove figure professionali che saranno maggiormente ricercate saranno strettamente collegate alle scelte che faranno i decisori pubblici e le imprese sul fronte delle politiche energetiche, infrastrutturali e di finanziamento».
Le stime non vedono migliori tassi occupazionali solo per gli ingegneri ma per tutti gli esperti e le figure professionali che si avvicinano alla green economy. Solo per gli ingegneri, nei prossimi 8 anni si potrebbero aprire dai 20 mila ai 40 mila posti di lavoro in particolare, gli ingegneri potranno approdare nella green economy mediante i settori più in voga quali: meccanica, edilizia, elettromeccanica, termoidraulica, mobilità e rinnovabile termico dove l’Italia ha una grossa quota di mercato.
Con lo sviluppo della green economy si aprono nuovi spiragli di speranza per i giovani professionisti italiani che soffrono molto per il precariato e la crisi dettata dagli alti tassi di disoccupazione. Non ci resta che aspettare la svolta green delle grandi imprese e delle amministrazioni italiane.
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