Ipotiroidismo in gravidanza: quale alimentazione seguire, quali abitudini seguire. Suggerimenti utili per ridurre i fastidi che questo disturbo comporta durante la gestazione.
La tiroide è una ghiandola che espleta funzioni importanti per la salute del nostro organismo. E’ situata alla base del collo, davanti alla trachea. Produce due ormoni: la tiroxina nota come T4, e la triiodorotironina nota come T3.
Anche durante la gravidanza la tiroide svolge funzioni vitali. Mantenere nella norma i livelli di t3 e t4 durante la gravidanza è di fondamentale importanza per lo sviluppo fetale. T3 e t4 hanno un’impatto anche durante lo sviluppo post natale: incidono infatti sul’accrescimento corporeo e sullo svuluppo del sistema nervoso del neonato.
L’ipotiroidismo in gravidanza può compromettere la salute della mamma e del bambino? Ebbene sì, e può anche determinare l’interruzione della gravidanza.
Per garantire la salute del piccolo, la madre deve seguire con molta attenzione le prescrizioni e i trattamenti farmacologici indicati dal proprio medico, avendo cura di non aumentare né diminuire le dosi.
Quando si è incinta, non sempre si è tempestivi nell’individuare la patologia dato che i sintomi dell’ ipotiroidismo possono facilmente confondersi con quelli tipici della gravidanza.
La terapia dell’ipertiroidismo consiste nell’utilizzo di farmaci. Il classico trattamento medico per le pazienti incinta affette da ipotiroidismo prevede la somministrazione di levotiroxina. La terapia va seguito sino al ristabilimento dei normali valori degli ormoni tiroidei nel sangue,
Per ridurre i sintomi dell’ipotiroidismo durante la gravidanza, possiamo associare ai trattamenti medici, alcuni rimedi naturali efficaci e innocui per la salute sia della madre che del piccolo
L’ipotiroidismo in gravidanza in genere è riconducibile a un deficit di iodio. Questo minerale, infatti, è un costituente essenziale degli ormoni tiroidei e, anche se il suo fabbisogno giornaliero sia piuttosto minimo (a un adulto occorrono circa 140-150 microgrammi e un microgrammo equivale a un milionesimo di grammo), rimane un minerale raro, poco diffuso negli alimenti.
Ne consegue che la prima cosa da fare per scongiurare il rischio di ipotiroidismo, è assicurarsi di assumere il necessario fabbisogno di iodio. E in che modo?
Evitare di assumere prodotti che contengono soia. Gli alimenti con soia potrebbero inibire la stimolazione degli ormoni tiroidei, causandone lo squilibrio e favorendo lo sviluppo del gozzo. E’ bene precisare che non vi sono finora prove scientifiche della dannosità assoluta della soia per chi soffre di ipotiroidismo. A tal riguardo gli esperti affermano pareri molto discordanti.
E’ fondamentale seguire un’alimentazione equilibrata durante la gravidanza, a prescindere se si soffre di ipotiroidismo o meno. Ogni alimento apporta una quantità di micronutrienti necessari per il benessere della madre e del feto.
Gli oli essenziali, gli oli naturali e gli acidi grassi sono indispensabili durante la gestazione: favoriscono l’attività della ghiandola tiroidea stimolando la secrezione degli ormoni tiroidei.
Inoltre attenuano i fastidi causati dall’ipotiroidismo durante la gravidanza. Potete assumere naturalmente questi acidi grassi e gli oli naturali attraverso il consumo di frutta secca e semi di lino. Anche l’avocado è un alimento molto indicato contro ipotiroidismo.
Le proteine aiutano a mantenere l’equilibrio degli ormoni tiroidei. Il consumo corretto di proteine consente agli ormoni tiroidei di usufruire di tutte le risorse necessarie per garantire la salute dell’organismo. Le proteine più salutari possono essere ricavate dalla frutta secca, dalle verdure verdi e dalle carni bianche.
Altro elemento essenziale in gravidanza è l’acido folico. Per approfondimento vi rimandiamo alla pagina “Acido folico, fabbisogno“