Esistono una impronta idrica blu, una impronta idrica verde e una impronta idrica grigia. Ma quando si parla di impronta idrica, Water Footprint, si intende la somma di queste tre componenti e non una soltanto.
Impronta idrica è l’indicatore di sostenibilità che permette di valutare il quantitativo totale di acqua consumato o inquinato per la realizzazione di un prodotto. Dicevamo che di impronte di questo tipo ne esistono tre, identificate con colori diversi:
Parlando di alimenti, servono 13 litri di acqua per far maturare un pomodoro, 40 litri per una fetta di pane, 500 litri per 100 grammi di formaggio e ben 2.400 litri per un hamburger.
Impronta idrica delle diete
Mangiando in un modo piuttosto che in un altro possiamo essere più o meno ‘idrovori’. A ogni stile alimentare corrisponde infatti un determinato consumo di acqua, cioè una ben precisa impronta idrica.
Cereali, frutta e verdure sono gli alimenti con il minore impatto in termini di consumo di risorse idriche. Viceversa, la carne e i derivati animali sono anche i cibi a cui è associata la maggiore impronta idrica.
In generale, il consumo di acqua per alimentarsi varia da circa 1.500-2.600 litri nel caso di una dieta vegetariana a circa 4.000-5.000 litri per una dieta ricca di carne. Ne consegue che la dieta mediterranea è tra le più rispettosa della risorsa acqua.
Ma c’è di più: considerato che di cereali, frutta e verdure della dieta mediterranea si consiglia un consumo frequente e regolare, mentre di carne e derivati animali un consumo basso, la dieta idrovora (ricca in grassi animali e zuccheri) appare negativa sia per la salute delle persone sia per le risorse idriche pianeta.
Risorse di cui è bene farsi un’idea. Se viene definita ‘oro blu’ è perché solo il 2,5% di tutta l’acqua disponibile sulla terra è acqua dolce. La maggior parte (il 79%) di questa già piccola quota non è usabile perché racchiusa nelle calotte polari e nei ghiacciai. Il 20% è costituito da acque sotterranee. Fiumi, laghi, bacini e zone umide rappresentano quindi meno dell’1% dell’acqua dolce disponibile.