Ginseng indiano: proprietà, dove si compra, controindicazioni, usi per ridurre l’ansia e i livelli di stress. Capsule e assunzione.
L’Ashwagandha, nota come ginseng indiano, è una pianta molto usata nell’antica arte della guarigione Ayurveda. E’ impiegata in India da millenni e negli ultimi anni la sua popolarità ha raggiunto anche l’occidente.
Il ginseng indiano appartiene alla famiglia delle Solanaceae, per intenderci, parliamo della stessa famiglia della melanzana, del tabasco e del pomodoro. In fitoterapia è molto usato per i principi attivi contenuti nelle sue radici. E’ ricco di ferro e per questo ha proprietà anti-anemiche. La sua popolarità è legata alle sue spiccate proprietà immunomodulatrici e antinfiammatorie anche se si è fatto spazio come rimedio naturale contro stress e ansia.
Il suo nome botanico è Whithania somnifera ed è un’erba dalle spiccate proprietà toniche e adattogene, in grado dunque di aumentare la resistenza allo stress mentale e fisico. Per le sue proprietà, sono molto diffusi i rimedi a base di ginseng indiano per contrastare l’ansia correlata a stati di agitazione.
Il ginseng indiano, noto anche come Ashwagandha o Withania somnifera, è una pianta utilizzata da millenni nella medicina ayurvedica tradizionale. Ha diverse proprietà benefiche documentate, tra cui:
Si prega di notare che, sebbene ci siano prove scientifiche per supportare queste affermazioni, la maggior parte di queste ricerche è stata condotta su animali o in provetta. Sono necessari ulteriori studi clinici sugli umani per confermare definitivamente questi benefici.
Per contrastare la stanchezza fisica e mentale, in commercio è possibile trovare integratori alimentare a base di ginseng indiano. In genere si tratta di capsule contenenti estratto secco standardizzato della specie Withania somnifera. Le capsule di ginseng indiano non si trovano facilmente nel reparto erboristico dei supermercati, per questo motivo è meglio rivolgersi alle erboristerie più fornite o direttamente nei negozi specializzati nella vendita di rimedi naturali. In alternativa è possibile comprare le capsule di ginseng indiano su Amazon.
In questa pagina potete acquistare anche il ginseng indiano Ashwagandha in pratiche (e gustose!) caramelle aromatizzate al lampone. Il flacone contiene 120 caramelle di estratto puro di Withania Somnifera o Ginseng Indiano.
Se rispettate le dosi consigliate, il consumo di ashwagandha non presenta particolari controindicazioni anche se ne è sconsigliato il consumo durante la gravidanza.
Come vi ripetiamo spesso, prima di iniziare ad assumere qualsiasi rimedio naturale, è sempre opportuno consultare il proprio naturopata o erborista di fiducia; il parere del medico è fortemente consigliato in caso di patologie pre-esistenti anche se il ginseng indiano, come premesso, non presenta controindicazioni ne interazioni con altri farmaci.
Nonostante le innumerevoli virtù e i benefici apportati dall’estratto secco di ginseng indiano, non dimenticate che nessun integratore può andare a sostituire uno stile di vita sano e una dieta variegata.
Il ginseng indiano, oltre a essere noto con il nome botanico Whithania somnifera, è conosciuto anche come Ashwagandha, ciliegia d’inverno, uva spina velenosa, hindi, samm al ferakh e ajagandha.
Il ginseng indiano, o Ashwagandha, è una pianta perenne che è nativa delle regioni secche dell’India, del Medio Oriente e del Nord Africa. Tuttavia, può essere coltivata in molte altre parti del mondo con le giuste condizioni di cura e di clima.
Ecco una guida su come coltivare l’Ashwagandha:
Questa pianta preferisce un terreno ben drenato e pieno sole. Può tollerare la siccità una volta stabilita, ma necessita di una buona irrigazione durante la fase di crescita.
Le semi di Ashwagandha possono essere seminati direttamente nel terreno o iniziati al chiuso. Se seminate al chiuso, le piantine dovrebbero essere trapiantate all’esterno dopo l’ultimo rischio di gelo. Le piante dovrebbero essere distanziate di circa 2 piedi (60 cm) l’una dall’altra.
Mantenere il terreno umido ma non troppo bagnato. L’Ashwagandha preferisce un terreno leggermente alcalino con un pH tra 7,5 e 8.
Le radici di Ashwagandha vengono generalmente raccolte nel tardo autunno o inizio inverno, dopo che la pianta ha completato il suo ciclo di crescita e le foglie hanno iniziato a giallire. Le radici vengono poi lavate, tagliate e essiccate per l’uso.
Ricorda che l’Ashwagandha è una pianta tropicale e non tollera le temperature fredde o il gelo. Se vivi in un clima con inverni freddi, potrebbe essere necessario coltivare la pianta in vaso e portarla al chiuso durante i mesi più freddi.
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