Flogosi: significato

flogosi

La flogosi è un’infiammazione del nostro organismo, quale risposta del sistema immunitario a protezione dello stesso, contro infezioni e lesioni. Il suo scopo è quello di localizzare e rimuovere i tessuti danneggiati in modo che il corpo possa iniziare un recupero verso un pieno benessere.

Ma perché può verificarsi la flogosi? Perché si verificano delle infiammazioni? Come si diagnosticano e si riconoscono?

Che cos’è la flogosi

La flogosi, intesa come condizione di infiammazione, si verifica come risposta naturale del corpo alle lesioni e agli attacchi esterni.

In particolare, l’infiammazione acuta è una risposta del sistema immunitario che dura solo pochi giorni, e di solito contribuisce al recupero delle piene funzionalità dell’organismo, sebbene di frequente accompagnata da una serie di sensazioni spiacevoli e fastidiose, come ad esempio può avvenire in caso di dolore alla faringite o al dolore o al prurito dopo una puntura di insetti.

L’infiammazione è spesso identificata dalla presenza di eritema, gonfiore, dolore fisico o calore eccessivo in una parte del corpo. Sebbene fastidiose, queste condizioni hanno la loro utilità, essendo delle risposte del sistema immunitario finalizzate a proteggere l’organismo da infezioni e lesioni. Insomma, lo scopo di questa reazione è quello di localizzare e rimuovere i tessuti pregiudicati da tali “attacchi”, in maniera tale che l’organismo possa completare il proprio recupero e la propria rigenerazione.

Se l’infiammazione acuta persiste, diventerà un’infiammazione cronica, che può durare diversi anni o anche per tutta la vita.

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La flogosi è dolorosa?

Abbiamo già rammentato come la reazione del nostro corpo dinanzi a infezioni e traumi possa essere di vario tipo. Nelle sue fasi acute, è possibile che il dolore possa turbare il regolare svolgimento della vita quotidiana in vari modi, impedendo anche l’esecuzione dei compiti “di base” e, dunque, la propria ordinaria routine.

Ad esempio, alcune persone potrebbero provare dolore quando sollevano oggetti, salgono le scale, camminano o corrono, e anche quando rimangono fermi.

Perché si verifica la flogosi

Ci sono diverse cause di dolore infiammatorio, come ad esempio l’attacco di agenti patogeni come batteri, virus o funghi; lesioni esterne, come i graffi, o quelle causate da oggetti estranei (per esempio, una spina in un dito); e, ancora, gli effetti di sostanze chimiche o radiazioni.

Il gonfiore, detto edema, è causato principalmente dall’accumulo di liquidi al di fuori dei vasi sanguigni. L’artrite è un’altra possibile causa, in quanto porta ad un’infiammazione permanente delle articolazioni. L’infiammazione può essere molto dolorosa, poiché l’irritazione provoca il deterioramento della cartilagine (il tessuto spugnoso che protegge le articolazioni).

Quanto dura l’infiammazione?

È difficile stimare con precisione quanto possa durare l’infiammazione. Si può tuttavia anticipare, pur in sintesi, che l’infiammazione acuta è una risposta immunitaria che di solito dura solo pochi giorni ed è benefica per la guarigione, anche se di solito è accompagnata da sensazioni spiacevoli come prurito e disagio fisico e, a volte, psicologico.

In ogni caso, la prossima volta che ne soffri, cerca di guardare a questa condizione con un po’ di “benevolenza”: come abbiamo ricordato più volte nelle scorse righe, infatti, queste reazioni si verificano quando il sistema immunitario cerca di proteggere il corpo e gli organi da infezioni e da lesioni. Il suo obiettivo è insomma quello di favorire la guarigione, preparando il nostro organismo a reagire più positivamente.

Evidenziamo in tal senso che a divenire protagoniste di questo processo sono le prostaglandine, le sostanze chimiche nel corpo che causano l’infiammazione. I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) agiscono proprio per impedire all’organismo di produrre più prostaglandine, il che aiuta a ridurre l’infiammazione.

Sintomi e diagnosi della flogosi

Di norma ci sono cinque segni di infiammazione acuta, quali l’eritema, il calore, il gonfiore, il dolore e la perdita di funzionalità.

Questo ultimo sintomo, la perdita funzionale, si verifica come conseguenza di un dolore che limita la mobilità o come conseguenza di una grave infiammazione che impedisce il movimento dell’area interessata.

Per quanto poi attiene la diagnosi, evidenziamo che alcuni casi di infiammazione sono effettivamente molto lievi e colpiscono piccole aree del proprio corpo, senza causare molto dolore e spesso risolvendosi da soli o agevolando la guarigione con un po’ di riposo. Tuttavia, l’infiammazione può colpire anche vaste aree ed essere dolorosa, indicando la presenza di un problema più serio, che necessita un trattamento medico.

Naturalmente, in questi casi, o comunque nell’ipotesi di qualche dubbio sulle proprie effettive condizioni, è consigliabile consultare un medico.

Pubblicato da Anna De Simone il 13 Ottobre 2019