Scienza

Effetto serra: definizione, cause e conseguenze

L‘effetto serra è uno di quei fenomeni che spesso troviamo protagonista sia di affermazioni allarmistiche che negazioniste proprio come accade anche per altri quali ad esempio il riscaldamento globale, i cambiamenti climatici e la crisi ambientale. L’attenzione rivolta a questo tipo di problematiche è aumentata e con essa anche la disinformazione e la confusione, per questo è molto importante per farsi un’opinione propria avere ben chiari i concetti chiave.

Sono spesso dati per scontati da chi è preso nella discussione ma è fondamentale sapere di cosa si parla, delle cause e delle conseguenze, prima di leggere teorie e opinioni altrui. Ecco dove trovare queste informazioni: nei prossimi paragrafi.

Definizione di Effetto serra

Non è né positivo né negativo l’effetto serra e di per sé non è un danno, tutto sta nell’intensità di questo fenomeno ma andiamo a vedere di cosa si tratta. E’ un fenomeno naturale causato dai raggi solari che attraversano l’atmosfera e riscaldano la superficie terrestre, arrivano sulla terra e lì vengono riflessi sotto forma di raggi infrarossi. Allo stesso tempo nell’atmosfera ci sono anche gas, come CO2, metano, ozono che hanno la capacità di filtrare i raggi solari in ingresso e trattenerne le radiazioni. Si chiamano gas serra e sono proprio loro la causa del fenomeno. Questo loro trattenere radiazioni infatti impatta sulla temperatura del pianeta e quindi sul clima.

Il risultato è una mitigazione generale del clima del pianeta, una mitigazione salvifica perché senza di essa farebbe decisamente troppo freddo per noi umani per vivere come facciamo ora con qualche maglione e giacca in inverno e in bikini in estate. Come potete immaginare, è un delicato equilibrio di regolazione delle temperature nell’ecosistema mondo che non va turbato, non andava turbato ma noi lo abbiamo fatto andando ad alterare la quantità e la percentuale di gas serra presenti in atmosfera e quindi causando una mitigazione della temperatura che non è più quella “naturale”.

Cause dell’effetto serra

Come abbiamo appena accennato, siamo noi con le nostre attività industriali, agricole, commerciali e quant’altro che abbiamo causato un turbamento dell’equilibrio dei gas serra in atmosfera facendone aumentare la percentuale.

Questo ha portato a degli effetti negativi sul clima. Ora che conosciamo i colpevoli dell’effetto serra, guardiamo alle cause. Primo fra tutte c’è l’uso dei combustibili fossili eccessivo, li abbiamo sfruttati senza ritengo dai primi momenti dell’industrializzazione, tra carbone, petrolio e gas naturale, per aumentare la produttività ma anche per essere più comodi a viaggiare, ad esempio. Questo ha causato un forte aumento di emissioni di CO2, uno dei principali gas serra.

Anche la deforestazione contribuisce fortemente all’alterazione dell’effetto serra perché con la scomparsa delle foreste sul suolo terrestre a causa dell’eccessivo consumo di suolo, va da sé che ci sono meno alberi in grado di assorbire la CO2.

Conseguenze dell’effetto serra

Passiamo alle conseguenze dell’effetto serra che non sono solo un banale aumento della temperatura, non fa solo un più caldo, cosa che per i freddolosi potrebbe essere anche un vantaggio. Il clima è cambiato, è cambiato in modo evidente e i dati ce lo ricordano tutti gli anni. La Terra e l’atmosfera stanno trattenendo radiazioni solari e questo porta al surriscaldamento globale e alla crisi climatica che oggi, impreparati da sempre, stiamo affrontando.

Cosa vuol dire tutto ciò? Che impatto ha sul pianeta, tolto che possiamo mettere un golf in meno e non usare guanti e sciarpa da ottobre a febbraio?

Se ampliamo lo sguardo pensando al pianeta e non alla nostra quotidianità è facile immaginare che un innalzamento della temperatura porta ad esempio allo scioglimento dei ghiacciai e all’innalzamento del livello del mare, quindi alcune città sulla costa potranno fra decenni cominciare ad avere qualche problema e tra secoli scomparire.

Anche la vita di tante specie animali e marine subirà l’impatto, vedranno i propri habitat cambiare o scomparire ma non è finita. Con le ondate di calore si faranno più frequenti anche i periodi di siccità soprattutto nelle zone desertiche mentre altrove saranno sempre più all’ordine del giorno fenomeni naturali estremi, come alluvioni, tempeste, uragani e incendi.

Effetto serra: cosa possiamo fare noi

Di fronte a questo scenario comprendo che si possa provare angoscia e allo stesso tempo impotenza. Pensare che “ormai è fatta” però non è un atteggiamento costruttivo e utile, è vero che molti danni sono irreversibili ma c’è ancora – ancora per poco – spazio per agire e cercare di salvare il salvabile.

Seguire alla lettera gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU, i 17 preziosi punti decisi dagli Stati membri per cercare una direzione comune di azione è la cosa migliore da fare. Diminuire le emissioni di gas serra è l’imperativo e l’Unione Europea si è infatti imposta di farlo dell’80% entro il 2050 attraverso accordi e iniziative che coinvolgono tutti i settori produttivi.

Nessuno deve restare con le mani in mano, ci sono progetti scientifici, pubblici e privati che mirano a proteggere l’ambiente e promuovere comportamenti ecologicamente sostenibili, meglio ancora se lo sono anche dal punto di vista sociale. In questo i 17 obiettivi dell’ONU sono perfetti perché coniugano entrambi gli aspetti e mettono piuttosto bene in chiaro cosa è necessario fare.

Ogni singolo cittadino può aderire alle iniziative che incontra e adottare per primo delle abitudini sostenibili facendo attenzione ad esempio a fare la spesa, a muoversi, a viaggiare, a scartare. E a informarsi, ad esempio acquistando questo testo guida: “Voglio una vita 100% green. Cambia le tue abitudini per cambiare il mondo”. Scritto da Jérémie Pichon e Bénédicte Moret è una guida pratica, completa e divertente che passa in rassegna tanti aspetti della vita quotidiana. Dagli interventi sulla casa al lavoro, dai trasporti alla gestione del risparmio, passando per l’alimentazione e il tempo libero, la rivoluzione comincia da noi!

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Pubblicato da
Marta