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Durezza dell’acqua: misuratore

La durezza dell’acqua non è una espressione poetica ma un valore importante che ne definisce alcune qualità. Un’acqua più o meno dura può causare problemi agli impianti, ad esempio, formando incrostazioni particolarmente dannose. E

’ solo un esempio, se ne trovano altri nel campo della medicina e dell’igiene, in ambito domestico oppure industriale. Meglio quindi saper definire cosa è la durezza dell’acqua.

Durezza dell’acqua: definizione

E’ un valore che corrisponde al contenuto totale di ioni di calcio e magnesio provenienti dalla presenza di sali solubili nell’acqua, e a quello di ioni di eventuali metalli pesanti che possiamo trovare a volte nell’acqua. Tra i Sali che più comunemente si possono trovare nell’acqua e che influiscono su questo valore, sono solfati, cloruri, nitrati, carbonati o idrogenocarbonati. Quel che accade è che, seppur solubili, quando aumenta la temperatura e si verifica l’evaporazione, precipitano formando incrostazioni di calcare o di altro genere.

Durezza dell’acqua: misuratore

Esistono due metodi che prevalentemente vengono usati, uno più preciso ma macchinoso, l’altro meno preciso ma più immediato. Il primo è detto complessometrico e la misura in questo caso avviene titolando il campione di acqua con una soluzione di acido etilendiamminotetraacetico (EDTA) a concentrazione esattamente nota in presenza di nero eriocromo T (NET), un indicatore che forma un complesso di colore rosa con gli ioni di calcio e magnesio.

L’alternativa è il metodo idrotimetrico o di Boutron-Boudet che si basa sulla capacità degli ioni Ca2+ e Mg2+ di formare composti poco solubili con saponi alcalini. Si effettua una misura per la durezza totale, una per la durezza permanente. La durezza temporanea si ottiene per differenza.

Durezza dell’acqua nei Comuni italiani

C’è un decreto legge, il DL 31/2001, che raccomanda per gli acquedotti valori di durezza compresi tra i 15-50 °f. E’ importante che avvengano i controlli, per tutta una serie di problemi che un’acqua troppo dura può causare, anche di salute. Inoltre il grado di durezza determina anche il sapore dell’acqua e il suo effetto diuretico, le sue proprietà digestive o lassative. Se l’acqua è particolarmente dura, durante i lavaggi fa infeltrire i tessuti e nelle industrie può corrodere gli impianti o creare incrostazioni che alla lunga bloccano i lavori.

Durezza dell’acqua: test

Il test, con il secondo metodo indicato poco sopra, è utile perché si può anche intervenire per abbassare la durezza dell’acqua con l’addolcitore manuale o automatico, ottenendo acqua addolcita.

Durezza dell’acqua: calcolo

Quando ci si trova a valutare la durezza dell’acqua, è necessario capire che valore dobbiamo fornire. Si tratta di solito della durezza totale che è la somma della durezza permanente e di quella temporanea. La prima è la quantità di cationi rimasti in soluzione dopo ebollizione prolungata, la temporanea è il quantitativo di idrogenocarbonati (o bicarbonati) presenti nell’acqua prima dell’ebollizione.

Durezza dell’acqua: kit

Fortunatamente oggi esistono comodi kit di piccole dimensioni ma efficaci che ci permettono di valutare la durezza dell’acqua in casa, con agilità. Quello di “Novacqua” è un Kit a disposizione a 13 euro su Amazon, funziona con un reagente Titrant e analizza la durezza e il tenore di calcare nell’acqua.

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Pubblicato da
Marta