Dipendenza affettiva: definizione ed esempi

Dipendenza affettiva

In inglese suona come “love addiction”, molto più cool e trendy rispetto al termine che viene utilizzato in italiano: dipendenza affettiva. Di fatto non è un concetto né cool né trendy perché questa dipendenza è un problema per chi ne soffre e anche per coloro che convivono o frequentano chi ne soffre.



Finora, a quanto mi risulta, la dipendenza affettiva, per insufficienza di dati sperimentali, non rientra tra i disturbi mentali diagnosticati nel DSM-5, il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali. (American Psychiatric Association, 2013). Al pari di altri disturbi come la dipendenza da Internet, il gioco d’azzardo patologico, la dipendenza da sesso, la dipendenza da sport, lo shopping compulsivo, la dipendenza da lavoro, viene classificata tra le “New Addiction”, ovvero tra le nuove dipendenze di tipo comportamentale. Al di là della categoria scientifica in cui viene posta, questa dipendenza esiste e crea dei grossi problemi, vediamo quali e come affrontarli, non senza un aiuto di uno specialista.

Dipendenza affettiva: definizione

Il fatto che in inglese suoni quasi come una moda frivola, la love addiction deve essere definita in modo serio e consapevole, lo si fa basandosi sulla durata e sulla frequenza della sofferenza percepita. Ecco la definizione ufficiale, si tratta di “un modello disadattivo o problematico della relazione d’amore che porta a deterioramento o angoscia clinicamente significativa, come manifestato da tre (o più) dei seguenti criteri (che si verificano in ogni momento, nello stesso periodo di 12 mesi). Quali sono questi criteri? Ecco i principali.

L’esistenza di una sindrome da astinenza per l’assenza dell’amato, caratterizzata da significativa sofferenza e un bisogno compulsivo dell’altro. La considerevole quantità di tempo speso per questa relazione (in realtà o nel pensiero). La riduzione di importanti attività sociali, professionali o di svago. Il persistente desiderio o la presenza di sforzi infruttuosi di ridurre o controllare la propria relazione. La ricerca della relazione, nonostante l’esistenza di problemi creati dalla stessa e l’esistenza di difficoltà di attaccamento, a causa di ripetute relazioni amorose esaltate, senza alcun periodo di attaccamento durevole oppure di ripetute relazioni amorose dolorose, caratterizzate da attaccamento insicuro”.

Dipendenza affettiva: esempi

Se si è dei soggetti ipercritici ci si trova ad auto diagnosticarsi una dipendenza affettiva anche se si è solo molto innamorati. C’è una bella differenza tra le due condizioni, proviamo a raccontarla con qualche esempio pratico, in modo che chiunque si innamori non si debba trovare in preda al panico pensando di essere un love addicted.

Vediamo cosa accade quando si cade in preda di un amore romantico “normale”. La nostra attenzione si focalizza sull’oggetto d’amore, si riorganizzano l’agenda e le priorità attorno ad esso e si è più spesso in uno stato di euforia.

Essere innamorati significa anche avere forti e spesso immotivati sbalzi d’umore, soffrire di anomali episodi di sudorazione e di batticuore. E’ abbastanza intuibile che ci sia un elevato desiderio sessuale e una certa possessività sessuale, la presenza di pensieri ossessivi sull’altro e il persistente desiderio di unione emotiva. Gli innamorati sono in cerca continua di gesti di affetto, si comportano in modo ostinatamente focalizzato a mantenere il legame desiderato.

Tutto ciò, se si verifica a livello “normale”, misurato, è puro e semplice innamoramento, quando invece queste caratteristiche si trasformano in atteggiamenti rigide e pervasive, quando i desideri diventano necessità assolute, allora si passa il confine dell’innamoramento e si sfocia nel campo della dipendenza affettiva patologica. Se così è, la situazione è da affrontare, perché il vincolo di coppia arriva ad offuscare i propri bisogni e desideri, ad incatenarci all’altro soffocando la nostra individualità.

Dipendenza affettiva

Dipendenza affettiva: sintomi

Vediamo assieme i sintomi della dipendenza affettiva cercando di non diventare paranoici e proibirci di prendere una cotta per qualcuno per timore di ricaderci. La love addiction ci porta ad un forte livello di dipendenza dal partner e da un continuo e ossessivo desiderio di intimità e passione. Ossessivo significa continuo e incontrollato, in modo patologico.

Più che nell’intensità del sentimento provato, la dipendenza di misura nelle azioni di annullamento del sé. Mi spiego, i sintomi più evidenti riguardano da dipendenza dall’altro che, se patologica, ci porta ad una quasi totale cancellazione del proprio io. Noi esistiamo in quanto soggetti che amano una certa persona da cui cominciano a dipendere tutte le nostre azioni e i nostri desideri. Ecco, se di sentiamo in una situazione del genere non siamo solo innamorato, siamo addicted.

Tornando ai termini inglesi, si parla di “Love Passion” e di “Love addiction” e si precisa che il primo è uno status universale e necessario per gli esseri umani che comporta un attaccamento funzionale agli altri. La seconda, invece, la dipendenza, è decisamente disfunzionale ed è caratterizzata da dei modelli di relazione caratterizzati dalla persistente e assidua ricerca di vicinanza, nonostante la consapevolezza delle conseguenze negative di tale comportamento.

Dipendenza affettiva: rimedi naturali

Trattandosi di un problema psicologico non banale, quando seriamente diagnosticato, il modo di affrontarlo è uno solo e prevede il trattamento psicologico. Con uno specialista si prende coscienza piena del problema e si comincia a ragionare su obiettivi a breve e lungo termine. I primi consistono nella risoluzione della sofferenza quotidiana legata a disfunzioni comportamentali.

L’obiettivo a lungo termine riguarda invece l’affrontare esperienze precoci di abbandono, di trascuratezza fisica ed emotiva, di maltrattamenti, abusi ecc. che generalmente sono alla base della convinzione di non valere nulla e di non essere degni di essere amati che caratterizzano i pazienti che soffrono di Dipendenza Affettiva.

Una terapia ben strutturata ci dovrebbe aiutare a tornare ad essere in grado di amare nella giusta misura senza che il nostro sentimento si intrappoli diventando una ossessione che annulla la nostra identità.

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Pubblicato da Marta Abbà il 10 Dicembre 2018