Renne e cervi sono entrambi animali appartenenti alla famiglia dei cervidi ma appartengono a Genere e Specie diverse.
In questo articolo vi fornirò maggiori dettagli sulle differenze tra renne e cervi, dal punto di vista della classificazione scientifica e delle caratteristiche fisiche. Vi spiegherò inoltre quali sono i due habitat naturali delle renne e dei cervi.
Nel regno animale, la classificazione scientifica è un sistema utilizzato per organizzare e categorizzare le specie in base a caratteristiche comuni e relazioni evolutive. Quando parliamo di renne e cervi, ci riferiamo a due animali membri della famiglia dei Cervidi (Cervidae) ma appartenenti a Generi e Specie diverse.
In dettaglio abbiamo:
Quando parliamo delle differenze tra le “razze” di renne e cervi, in realtà ci riferiamo alle sottospecie. Le renne, ad esempio, hanno diverse sottospecie riconosciute, tra cui la renna della tundra (Rangifer tarandus tarandus) e la renna dei boschi (Rangifer tarandus caribou), che differiscono per dimensioni, colore del mantello e habitat.
Anche tra i cervi esistono numerose sottospecie. Prendendo come esempio il cervo rosso, abbiamo la sottospecie europea (Cervus elaphus elaphus) e quella dell’Asia Minore (Cervus elaphus hippelaphus), che si differenziano per dimensioni, aspetto delle corna e caratteristiche del mantello.
Se invece utilizziamo il termine “cervo” per riferirci “in modo generico e approssimativo” a qualsiasi membro della famiglia dei cervidi, che comprende oltre 90 specie allora possiamo includere anche la specie Rangifer tarandus, ovverso la renna o caribù.
A questo punto potremo considerando il termine generico potremo riferirci anche al cervo rosso (Cervus elaphus), al cervo dalla coda bianca (Odocoileus virginianus), all’alce (Alces alces), al wapiti (Cervus canadensis) e alle altre decine di specie.
Riassumento, le differenze tra renne e cervi dal punto di vista della classificazione scientifica risiedono principalmente nel genere e nelle sottospecie, con la renna appartenente al genere Rangifer e il cervo appartenente a vari generi all’interno della famiglia dei cervidi.
Le renne sono generalmente più grandi e pesanti rispetto alla maggior parte delle altre specie di cervidi. I maschi di renna possono pesare fino a 318 kg, mentre le femmine possono pesare fino a 90 kg. In contrasto, i cervi dalla coda bianca, una delle specie più comuni in Nord America, pesano fino a 136 kg per i maschi e 90 kg per le femmine.
Le renne hanno uniche, grandi zampe a forma di mezzaluna, biforcate, adattate per la neve e la tundra. Queste zampe fungono da racchette da neve, impedendo alla renna di sprofondare nella neve. Hanno anche un’adattamento unico nel loro naso – sono costruiti per riscaldare l’aria fredda prima che raggiunga i polmoni.
Una delle differenze più notevoli tra le renne e le altre specie di cervidi sono le corna. Nella maggior parte delle specie di cervidi, solo i maschi sviluppano le corna. Tuttavia, nelle renne, sia i maschi che le femmine sviluppano le corna, cosa che rappresenta un’eccezione nella famiglia dei cervidi.
Le corna delle renne sono anche più dense e pesanti rispetto a quelle delle altre specie di cervidi. Le utilizzano per una serie di scopi tra cui la ricerca di cibo sotto la neve e la competizione tra maschi durante la stagione degli amori.
Sia le renne che i cervi hanno habitat specifici che si adattano alle loro esigenze di sopravvivenza.
Le renne sono principalmente creature del freddo e si trovano nelle regioni settentrionali del pianeta, nelle aree di tundra e taiga. Queste includono la Scandinavia, la Russia settentrionale, l’Alaska, il Canada e la Groenlandia. Hanno adattamenti speciali per gestire il freddo estremo di questi ambienti, come uno strato di pelo denso e una pelle sottostante spessa per l’isolamento. Il loro pelo è generalmente più chiaro rispetto a quello degli altri cervidi, il che aiuta a riflettere la luce del sole e a conservare il calore.
Durante l’estate, le renne si spostano verso la costa per nutrirsi di piante acquatiche, ma si dirigono verso l’interno durante l’inverno per evitare le condizioni più rigide e il terreno innevato. Le renne migrano anche per lunghi tratti in cerca di cibo, con alcune popolazioni che percorrono migliaia di chilometri ogni anno.
L’habitat dei cervi è molto più vario, dato che il termine “cervo” si riferisce a molte specie diverse all’interno della famiglia dei cervidi. I cervi possono essere trovati in una serie di ambienti diversi, tra cui foreste, praterie, zone umide e anche regioni montuose. Ad esempio:
L’habitat di un cervo dipende quindi dalla specie specifica e dalla sua adattabilità alle condizioni locali. I cervi sono animali molto adattabili e possono vivere in una varietà di habitat, purché vi siano sufficienti risorse alimentari e riparo.
Le renne e i cervi sono erbivori ruminanti, il che significa che la loro dieta consiste principalmente di materiale vegetale e che hanno uno stomaco complesso diviso in quattro compartimenti per aiutare nella digestione. Tuttavia, ci sono differenze significative nelle loro diete a causa delle diverse esigenze nutrizionali e degli habitat in cui vivono.
Le renne si nutrono di una varietà di materiale vegetale, compresi licheni, foglie, gemme, erba e muschi. Durante l’inverno, quando la maggior parte delle piante è ricoperta di neve, le renne si nutrono in gran parte di licheni di tipo cladonia, noti anche come “licheni delle renne”, che sono in grado di raschiare dalla superficie delle rocce e dal terreno grazie alle loro zoccoli appuntiti. Questi licheni sono una fonte importante di energia durante i mesi invernali. Durante l’estate, le renne si nutrono di una varietà più ampia di piante, tra cui felci, erbe e fiori, nonché cortecce e germogli di alberi.
La dieta dei cervi varia a seconda della specie e dell’habitat. In generale, i cervi sono erbivori opportunisti e si nutrono di una vasta gamma di piante, tra cui erba, foglie, gemme, fiori, frutti, noci e cortecce. Ad esempio:
La varietà di cibo che i cervi consumano può variare a seconda della stagione e della disponibilità di cibo. Ad esempio, durante l’estate e l’autunno, quando il cibo è abbondante, i cervi possono essere più selettivi e concentrarsi su alimenti ad alto contenuto nutritivo. Tuttavia, durante l’inverno e la primavera, quando il cibo è più scarso, possono essere costretti a mangiare una gamma più ampia di piante, comprese alcune che potrebbero normalmente evitare.
La differenza tra l’aspettativa di vita di renne e cervi può variare in base a una serie di fattori, tra cui la specie, le condizioni ambientali, la presenza di predatori e le malattie. Tuttavia, in generale, possiamo fare le seguenti distinzioni:
Le renne in natura vivono in media 10-15 anni, ma possono vivere fino a 20 anni o più. La loro aspettativa di vita può essere influenzata da fattori come la disponibilità di cibo, le condizioni meteorologiche e la pressione dei predatori. Le renne in cattività tendono a vivere più a lungo, con alcune che raggiungono i 20 anni o più, grazie all’assenza di predatori e all’accesso a cibo costante.
L’aspettativa di vita dei cervi può variare notevolmente a seconda della specie. Ad esempio:
In generale, l’aspettativa di vita dei cervi in natura tende ad essere più breve a causa di fattori come la predazione, le malattie, la competizione per le risorse e gli incidenti con i veicoli. In cattività, dove queste minacce sono notevolmente ridotte, i cervi tendono a vivere più a lungo.
Le renne sono l’unica specie di cervidi che è stata ampiamente addomesticata. Sono state utilizzate dalle culture indigene per il trasporto, il latte, la carne e le pelli. Al contrario, le altre specie di cervidi sono generalmente rimaste selvatiche, sebbene alcune siano state semi-addomesticate per scopi venatori.