Cymbidium è il nome di una delle orchidee più belle, molto utilizzata anche come fiore reciso. E’ sempreverde e ha un fiore che spunta in cima ad un lungo stelo a cui si aggrappa con breve picciolo. Il nome di questo genere di orchidee deriva dal greco “kimbe” che significa “barca” perché è proprio ad una barca che il suo labello assomiglia.
Originarie dell’Australia, dell’Africa e di alcuni paesi asiatici, i Cymbidium hanno diversi ibridi con colori molto vari. Oggi possiamo trovare in commercio piante con fiori rosa oppure bianchi, se si tratta di C. insigne o di C. Eburneum, il C. Traceyanum è invece caratterizzato da fiori gialli.
Questo genere di orchidee viene consigliato a chi non ha mai avuto una grande esperienza con questo tipo di piante perché è tra le più facili da coltivare. Non pretende troppe cure e i fiori durano molto, anche due mesi, se non si trovano in un ambiente troppo secco e umido.
I Cymbidium sono muniti di pseudobulbi ricoperti dalle guaine fogliari delle foglie, sono collegati tra loro da rizomi sotterranei e disposti a livello del suolo. Sotto gli pseudobulbi partono le radici che sono carnose, biancastre e poco ramificate, sempre dagli pseudobulbo partono anche due tipi di steli, uno da cui nascono nuovi bulbi, l’altro che invece diventa il supporto per i fiori che spunteranno a tempo debito.
Passiamo alle foglie che sono sempreverdi, sottili e con una nervatura unica, centrale, molto evidente. Per ogni pseudobulbo possono nascerne anche quindici, e ciascuna può arrivare ad una lunghezza anche di un metro.
I fiori possono essere di vari colori: giallo, verde, rosa, bianco. Se ne incontrano di monocromatici oppure di più colori combinati tra loro in modo creativo. Attorno all’inizio dell’autunno sui Cymbidium cominciano a comparire le spighe che servono da supporto ai fiori che a loro volta spuntano a partire dal tardo autunno fini a primavera.
Ogni pianta se in buona salute può avere anche tre o più fusti fioriferi in una sola stagione, ciascuno di essi produce fino a 25 fiori per fusto. Guardando meglio il fiore si può notare che è composto da sei tepali ma quello basale è modificato per formare il labello, di colore diverso dai tepali, spesso screziato. Con tutti i climi e in ogni luogo, i Cymbidium sono orchidee che fioriscono facilmente.
Le temperature migliori da mantenere in casa se si vuole coltivare i Cymbidium sono attorno ai 15-18°C, in estate è difficile ma queste piante possono resistere anche a 30°C, per piccoli periodi e con una buona circolazione dell’aria. Tranne che in inverno, possiamo tenere all’aperto queste orchidee che per fiorire chiedono di poter godere di temperature attorno ai 10°c di notte.
Importante è garantire sempre una buona ventilazione ma evitando delle correnti troppo forti o troppo fredde. E’ importante tenere queste piante in zone in cui non ci sono nemmeno sbalzi di temperatura che possono causare la caduta dei fiori, anche improvvisa.
Queste orchidee hanno molto bisogno di luce, se non ne arriva abbastanza dalle finestre possiamo procurargliela artificiale. Hanno bisogno anche di molta acqua, quindi annaffiamoli spesso controllando che il substrato non sia mai asciutto.
Il tasso di umidità richiesto dai Cymbidium è di circa il 50%, non stiamo quindi parlando di un ambiente molto umido. E’ sempre però buona abitudine nebulizzare le foglie come anche somministrare regolarmente il concime. Per favorire la ripresa vegetativa della pianta, serve un prodotto con tanto azoto, più avanti, durante il periodo della fioritura, meglio più potassio. Il concime va sempre diluito nell’acqua di irrigazione in percentuale molto bassa e utilizzato quando il substrato è già umido.
Per veder spuntare i fiori dei Cymbidium servono le spighe che li sorreggono e che spuntano all’inizio dell’autunno, verso settembre, fino a fine dell’inverno. I fiori possono quindi comparire dall’autunno fino all’inizio della primavera.
Non c’è una regola fissa per quanto riguarda il tempo che trascorre tra la comparsa della spiga e quella del fiore che essa deve sorreggere, molto dipende dalla specie considerata ma anche dalle condizioni ambientali in cui stiamo coltivando la pianta. Anche se la bella stagione arriva presto, è meglio aspettare che la pianta termini di fiorire per portarla all’aperto, in modo che i fiori nascenti non possano essere danneggiati da imprevisti sbalzi di temperatura.
Un altro consiglio riguardante i fiori è quello di legarli ad un sostegno per evitare che si piegano sotto il proprio peso. Quando arriva l’estate, ottima idea è portare la pianta all’aperto, in un luogo ombreggiato dove può resistere anche fino a ottobre, se il clima non fa le bizze. In questo modo possiamo essere certi di una bella fioritura perché godrà delle temperature che desidera per fiorire, attorno ai 10°C, durante la notte. Se i Cymbidium vivono in appartamento, devono comunque poter stare in una stanza in cui le temperature non sono troppo elevate, per poter fiorire bene.
Se abbiamo cominciato ad affinare l’occhio nei confronti di questa pianta, probabilmente abbiamo intuito che ne esistono tante varietà, alcune difficili da trovare, altre invece più comuni e semplici da acquistare e “adottare”.
L’interesse è alto nei confronti di quelle che sono tra le Orchidee più apprezzate per via dei loro fiori così carnosi e cerosi che è difficile non siano notati quando arredano un ambiente. La maggior parte delle varietà che stiamo andando a conoscere possono essere coltivate in vaso e si tratta di ibridi ottenuti dall’incrocio delle specie con fiori grandi. Vediamone alcune per comprendere come la bellezza possa avere numerosi sfumature che è bello imparare a percepire attorno a noi.
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