Il concime stallatico non è altro che letame essiccato e umificato per renderlo più ‘gestibile’. L’umificazione è il processo di digestione del letame da parte dei batteri.
Lo stallatico si può acquistare nei centri specializzati di giardinaggio oppure online, sotto forma di polvere o pellet venduto in sacchi di carta o cartone di varie dimensioni ed è usato per concimare piante di ogni tipo.
Anche se a prima vista può sembrare un composto artificiale, il concime stallatico è a tutti gli effetti un concime naturale ottenuto dalle deiezioni di animali da allevamento ovini, bovini, equini e in alcuni casi avicoli. È l’alternativa ai concimi chimici quando non si dispone di letame fresco al giusto grado di maturazione.
Il concime stallatico, essendo prodotto naturalmente, dalle deiezioni di vari animali da allevamento, possiede più sostanze nutritive rispetto ai concimi chimici che sono in grado di nutrire a dovere le coltivazioni ma impoveriscono i terreni, rendendoli meno adatti a far germogliare le piante.
Lo stallatico può anche essere lavorato, venendo così classificato in tre categorie:
NPK: concime contenente azoto, fosforo e potassio
NP: concime contenente azoto e fosforo
NK: concime contenente azoto e potassio.
Per determinare la qualità dello stallatico si fa riferimento anche al rapporto tra carbonio e azoto, che dovrebbe avere un valore ideale di 10, così da ottimizzare le proprietà chimiche e fisiche del terreno.
Il concime stallatico presenta numerosi vantaggi: il primo, come già anticipato, è che si tratta di un concime organico e che pertanto può essere utilizzato per concimare le produzioni biologiche. E’ anche adatto al giardinaggio, alle piante da frutto e ai fiori.
Il concime stallatico è anche perfetto per mantenere il terreno in perfetto equilibrio grazie al suo rapporto ideale tra azoto e carbonio. Essendo secco è facilmente stoccabile e trasportabile, diventando cosi’ un perfetto sostituto del letame.
Altri due vantaggi sono che non emana forti odori sgradevoli, proprio in quanto “secco” e che fertilizza in modo graduale senza rischiare di danneggiare le coltivazioni.
Gli svantaggi legati all’uso di concime stallatico sono essenzialmente di due tipi. Il primo è che è meno ammendante del letame per cui non è adatto a ottenere un terreno molto soffice e ricco.
Il secondo inconveniente riguarda le concimazioni in giardino, orto e campo aperto ma riguarda soltanto un eventuale uso eccessivo. Il concime stallatico contenente le deiezioni animali risulta infatti inquinante se raggiunge le falde acquifere. Il problema può essere evitato attenendosi alle dosi consigliate e acquistando solo concime certificato secondo le prescrizioni antinquinamento.
Il concime stallatico può essere impiegato per concimare qualsiasi tipo di pianta, dal frutteto all’orto, all’appartamento. A seconda dello scopo se ne può scegliere una qualità particolare:
La qualità del concime stallatico si valuta anche in base al rapporto della miscela di carbonio su azoto (C/N) della sostanza organica. Il valore ideale è attorno a 10 e non deve essere né tanto più alto né tanto più basso. Per quanto riguarda la quantità, le dosi sono quelle consigliate sulle singole confezioni e seguendo questi 3 link ne trovate per tutte le esigenze:
Il concime stallatico oltre ad essere utilizzato direttamente sul terreno, può essere utilizzato per produrre un fertilizzante liquido, con una proporzione di un Kg di stallatico ogni 10 litri di acqua.
Il vantaggio di un fertilizzante liquido è che è assorbibile in tempi più rapidi dalle piante o dalle verdure.
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