Come si trasmette la scabbia e sintomi

Come si trasmette la scabbia

La malattia chiamata scabbia non è altro che un’infestazione da parte di un acaro che colpisce la pelle. Come si trasmette la scabbia quindi? Attraverso questo parassita dalle dimensioni microscopiche, così piccolo da riuscire a penetrare nello strato superiore della pelle e, una volta nel nostro corpo, prosegue il proprio sviluppo deponendo anche le uova.



 

Dal punto di vista più pratico possiamo dire che la maggior parte delle volte la scabbia si trasmette attraverso il contatto sessuale ma può accadere anche di contrarre l’infezione se messi a contatto con indumenti, biancheria da letto e asciugamani è basso. Il rischio aumenta quando sulla pelle ci sono delle croste o delle ferite aperte.

Di scabbia si sente spesso parlare ma se non la si ha, non se ne conoscono nello specifico i sintomi. Vediamo quelli principali come il prurito intenso, soprattutto di notte, e la presenza di ulcerazioni e ferite, perché ci si gratta in modo insistente, senza riuscire a farne a meno,

Al contrario di ciò che accade per altre patologie, per la scabbia non ci sono delle zone più a rischio di altre. Si tratta di una malattia diffusa un po’ ovunque e che possiamo dire sia tornata in voga di recente, dopo che per parecchi anni è stata considerata molto rara.

A tutte le età, in tutte le zone, la scabbia può essere contratta, ci sono ovviamente dei fattori che fanno aumentare il rischio di trasmissione. La scarsa igiene, ad esempio, oppure la promiscuità. L’inverno è la stagione migliore per la scabbia che si presenta maggiormente in luoghi chiusi. Gli animali non possono trasmetterci questa malattia, prettamente umana, ma hanno un altro acaro loro nemico e che crea dei sintomi molto simili. E non attacca l’uomo.

Prima di andare a scoprire come si trasmette la scabbia, chiariamo subito che questa malattia non si passa da sola. Ci sono delle terapia da seguire e che molto spesso non sono impegnative ma una volta guariti non si diventa immuni, si può purtroppo essere nuovamente contagiati.

Come si trasmette la scabbia

Come si trasmette la scabbia

Basta il contatto tra epidermidi perché il contagio diventi possibile, possiamo quindi parlare di malattia “altamente contagiosa”. Come abbiamo premesso, la maggior parte dei casi di trasmissione è legato a rapporti sessuali con una persona infetta e va precisato che il preservativo, per la scabbia, non è abbastanza per proteggerci.

Una persona può essere considerata contagiosa già durante il periodo di incubazione della malattia, prima che i sintomi siano evidenti e questo rende la scabbia ancora più insidiosa. Più un luogo è affollato, più sono le probabilità di incrociare una persona infetta che ci può contagiare, inoltre questa malattia risulta trasmissibile anche attraverso degli oggetti. Vestiti e biancheria, ma anche mobili o superfici. Se sono stati a contatto con la persona infetta possono trasformarsi in vettori di malattia, anche se non capita così di sovente.

Scabbia: cause

Sappiamo già chi è il colpevole, l’acaro chiamato “Sarcoptes scabiei var hominis”. E’ così piccolo che non è possibile vederlo ad occhio nudo ma non riesce a sopravvivere lontano dalla pelle umana per oltre 36-48 ore. Vediamo meglio come si comporta questo acaro. Dopo l’accoppiamento mentre i maschi rimangono sulla pelle, le femmine vanno a depositate le uova scavando un’apposita galleria. Lo fanno con una velocità estremamente alta e sono in grado di depositare le uova al ritmo di anche 3 al giorno. Tempo massimo 4 giorni le uova si schiudono ed esce la larva che fuoriesce dal tunnel e scava brevi cunicoli restando sulla superficie della pelle. In totale il tempo che impiega un acaro a diventare adulto è di circa 10-13 giorni.

Scabbia: sintomi

Il prurito è senza dubbio il primo segnale della scabbia e anche il più semplice da identificare, ma non è il solo. Innanzitutto si acuisce durante la notte oppure se facciamo un bagno ed una doccia, ed è spesso accompagnato da altri sintomi caratteristici. Possono ad esempio comparire sulla pelle delle protuberanze piccole dolorose, delle pustole che viene spontaneo grattare, aumentando così il rischio di infezioni.

Al di là di queste vescichette, la pelle stessa assume un aspetto diverso, può diventare più spessa e anche squamosa, con graffi e croste.

Il rash cutaneo tipico della scabbia si manifesta con la presenza di macchiette di colore rosso e brevi linee curve: i cunicoli scavati dagli acari. Questi piccoli tunnel possono trovarsi soprattutto in alcune zone come ad esempio i palmi delle mani, i piedi e i gomiti ma anche attorno ai capezzoli nelle donne e sui genitali negli uomini.

E’ necessario fare molte attenzione perché quando ci si gratta la pelle che porta i segni della scabbia si rischia di far aumenta le possibilità che la pelle colpita sia infettata anche dai batteri.

Tutti possono contrarre questa malattia, non c’è età e non c’è sesso più predisposti di altri, ma gli anziani e i bambini che hanno un sistema immunitario maggiormente indebolito, possono mostrare dei sintomi più gravi e macchie maggiormente distribuite sulla pelle. Ad esempio anche sulla testa e sul volto.

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Pubblicato da Marta Abbà il 10 Maggio 2019