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Come si fa il vetro

Come si fa il vetro sembra una domanda da bambini ma se si va a vedere bene, non è banale raccontare come avviene questo processo di creazione di un materiale che è alla base di molti oggetti utili e anche di opere d’arte di inestimabile bellezza. Pensate alle vetrate di certe chiese oppure ad alcuni oggetti di design moderni e antichi. Antichi, sì, perché la produzione di vetro è una pratica antica, lo possono testimoniare molti resti archeologici che raccontano di come l’uomo già diversi millenni fa aveva imparato a fare il vetro e a utilizzarlo per creare oggetti che potessero avere una funzione nella vita pratica oppure uno scopo a livello estetico.

Nonostante ultimamente siano spuntati molti materiali innovativi, la nostra vita è ancora piena di oggetti di vetro, basta guardarci attorno per comprenderlo. Andiamo quindi a vedere come si fa il vetro. Non è certo un’attività banale ed esistono varie vie da percorrere, molto dipende da ciò che di ha a disposizione. Un forno oppure barbecue a carbonella?

Come si fa il vetro con un Barbecue a Carbonella

Se non siamo muniti di un forno o di una fornace, possiamo lo stesso produrre il vetro preparando un barbecue a carbone che in qualche modo fa da forno. Il grande calore che riusciamo a produrre con il carbone sarà essenziale per trasformare la sabbia silicea in vetro. Non servono materiali particolarmente costosi e nemmeno negozi specializzati, possiamo arrangiarci con ciò che è possibile acquistare da un normale ferramenta. Cominciamo a realizzare un barbecue grande, con dimensioni del modello standard a “cupola”, scegliendo poi la griglia più grossa e robusta a disposizione per cercare di raggiungere temperature molto alte, quelle necessarie per far sciogliere la sabbia di silice.

Per aiutarci, possiamo ”diluire” la sabbia con sostanze come soda e/o calce borace che servono per far abbassare la temperatura di fusione della sabbia. Affianco al barbecue prepariamo l’attrezzatura che ci può servire in un secondo momento per lavorare il vetro. Uno stampo, ad esempio, oppure un lungo tubo se vogliamo poi soffiarlo. Oltre a tutto questo è essenziale avere a portata di mano anche un estintore, per motivi di sicurezza, e sempre per sicurezza, una grande quantità di terriccio o sabbia per soffocare il fuoco, se necessario. Può comportare dei pericoli questo modo di utilizzare il barbecue ed è bene prendere tutte le precauzioni possibili. E’ ad esempio caldamente consigliato indossare guanti da forno pesanti o muffole, una maschera da saldatore e un grembiule pesante, e altri accessori che ci possono proteggere.

Per fare il vetro serve a questo punto un aspirapolvere con soffiatore provvisto di una lunga manichetta attaccata che deve arrivare a soffiare direttamente nello sfiato sul fondo del barbecue, senza toccare il corpo principale della griglia. Sempre in fase preparatoria dobbiamo foderare l’interno del barbecue con del carbone di legna riempiendolo quasi fino all’orlo. Mettiamo anche una pentola di ghisa con attorno tanto carbone di legno duro che è quello che dà più calore.

E’ venuto il momento di accendere il carbone e mentre aspettiamo che si scaldi, possiamo iniziare ad avviare l’aspirapolvere per soffiare aria sul carbone. Quando si raggiungono alte temperature e il vetro è fuso, per rimuoverlo e anche per modellarlo ricordiamoci di utilizzare degli attrezzi di metallo.

Come si fa il vetro con un forno

In questo caso abbiamo un’attrezzatura più adatta e possiamo procedere più speditamente. Procuriamoci della sabbia silicea che è l’ingrediente primario per la fabbricazione del vetro, la si può comprare online senza spendere troppo. La cosa migliore sarebbe trovarla priva di elementi ferrosi per non rischiare che la colorazione debba essere contrastata con l’aggiunta di piccole quantità di biossido di manganese.

Per abbassare la temperatura di fusione anche in questo caso mescoliamo la sabbia con delle altre sostanze come il carbonato di sodio e l’ossido di calcio e a seconda del motivo per cui stiamo facendo il vetro, possiamo miscelare anche degli altri ingredienti come ad esempio l’ossido di piombo, che fornisce brillantezza ai bicchieri di cristallo, oltre alla morbidezza necessaria per tagliare il vetro più facilmente e abbassare il punto di fusione. Per le lenti in vetro è meglio invece aggiungere l’ossido di lantanio per le sue proprietà di rifrazione.

Ottenuto il composto per noi ottimale, procediamo mettendolo in un buon crogiolo o in un supporto resistente al calore e lasciamo che si sciolga. Tanto per avere un’idea per sciogliere la sabbia di quarzo senza additivi serve arrivare ad una temperatura di 2300 °C. Agitiamo la miscela per rimuovere le bolle dal vetro fuso e modelliamolo come desideriamo, con uno stampo per poi lasciare che si raffreddi

Come si fa il vetro: consigli

Per rafforzare il vetro ottenuto con questi metodi, possiamo affidarci al processo di ricottura, principalmente finalizzato a rimuovere eventuali punti di stress che possono formarsi nel vetro durante il raffreddamento.
Altri trattamenti possibili prevedono l’aggiunta di pezzi di vecchi vetri tritati perché possano essere riciclati. In piena logica green.

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Pubblicato da
Marta