Quando si parla di qualità dell’aria si pensa di solito alle città, alle strade e all’inquinamento causato dalle auto o dalle fabbriche. Questa volta invece parliamo di qualità dell’aria in casa e in ufficio – indoor per dirla all’inglese – che è altrettanto importante visto che è all’interno degli ambienti confinati che trascorriamo la maggior parte del nostro tempo.
È bene sapere che il benessere fisico di una persona in un ambiente chiuso dipende soprattutto dalla qualità dell’aria. Cattivi odori, aria troppo secca o afosa, temperature troppo basse o troppo alte diminuiscono il benessere di chi si trova in un ambiente confinato.
A peggiorare la qualità dell’aria indoor ci pensano le sostanze inquinanti, come i composti organici volatili (VOC), presenti in vernici e prodotti da costruzione e nei prodotti chimici che usiamo ogni giorno. Esistono più di 300 sostanze di questo tipo: quelle più rilevate in casa sono i composti alifatici e aromatici, tra cui la formaldeide, contenuti soprattutto in solventi e collanti usati per pannelli truciolari, rivestimenti, pavimenti, tappeti, tendaggi, vernici, schiume tecniche e altro ancora.
La qualità dell’aria interna, inoltre, è influenzata da polveri e fibre sempre presenti. La polvere di casa contiene microorganismi e altri agenti biologici, come virus, batteri, actinomiceti, spore fungine, acari, alghe, amebe, forfora, peli umani e frammenti di insetti. Questi agenti biologici possono causare malattie infetti specie a carico dell’apparato respiratorio e malattie allergiche.
Qualche consiglio per migliorare la qualità dell’aria indoor
Immagine / Mr. Royal
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