Cavallo Trottatore americano: origini, caratteristiche e attitudini

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Il Cavallo Trottatore Americano è un animale che fa parte della più ampia categoria dei trotter. Questi cavalli nascono nella prima metà del Settecento incrociando cavalli appartenenti a diverse razze con l’intento di arrivare ad ottenere esemplari che fossero adatti a sostenere e vincere gare con l’andatura del trotto. Quando si parla di trottatore, che sia americano oppure francese o italiano, si hanno delle caratteristiche specifiche che dobbiamo ritrovare nel cavallo per nominarlo tale.



Vediamo quali sono le principali, prima di fare la conoscenza del protagonista di oggi. Devono avere ad esempio il collo lungo e robusto, anche la spalla deve essere lunga e un po’ inclinata, il petto ampio e ampio anche il torace. Lunga è la linea dorsale mentre la groppa non può che essere muscolosa. L’andatura tipica di questo genere di cavalli è saltata in due tempi. Cosa significa nella pratica? Che il cavallo deve muovere in modo sincrono l’anteriore destro e il posteriore sinistro, alternando l’anteriore sinistro e il posteriore destro.

Cavallo Trakehner: origini

Il cavallo Trottatore Americano, detto anche American Standardbred, come tutti i trotter è stato selezionato per partecipare alle corse al trotto e all’ambio. Il capostipite di questa razza è un Purosangue Inglese di nome Messenger (1780-1808) e proprio da questo cavallo discende in linea diretta in terza generazione Hambletonian dal quale derivano tutti i Trottatori americani odierni. Tra le razze che sono state in un certo senso utilizzato per arrivare alla definizione di questa razza ci sono il Trottatore Norfolk , l’Anglo-normanno e l’Orlov.

Andiamo a scoprire meglio questo Orlov che ha trasmesso al Trottatore Americano diverse caratteristiche distintive. Questo è un bellissimo cavallo che a sua volta discende dagli incroci sviluppati nel Settecento dal Conte Orlov da cui appunto deriva il nome. Questo uomo ricopriva il ruolo di comandante della marina russa e dopo una vittoria ricevette questo cavallo in regalo da un ammiraglio turco lo stallone arabo “Smetanka”.

Effettuando un’ulteriore volta incroci di questo Orlov con un cavallo danese nasce il maschio “polkan” che venne di nuovo accoppiato con una fattrice danese, dando origine al primo esemplare Orlov, nel 1784, unico nel trotto, di nome Bars. Seguirono ancora altri incroci con diverse razze di cavalli di diverse origini, danesi, olandesi, inglesi, russe, polacche e arabe e il purosangue inglese, fino ad arrivare alla definizione della razza Orlov che oggi conosciamo come un cavallo adatto al tiro leggero e alla sella, impiegato nelle lunghe distanze, con un mantello grigio, baio, morello, raramente sauro e un’altezza al garrese stimata attorno ai 170 cm.

Caratteristiche del Cavallo Trottatore americano: altezza e peso

Il Cavallo Trotter Americano è un po’ piccoli, ha infatti un’altezza al garrese di massimo 165 cm e minimo 145 e può pesare dai 400 ai 530 Kg a seconda anche del sesso. E’ un animale dolicomorfo che si fa riconoscere anche tra i trottatori per la sua elevata velocità soprattutto sulle brevi distanze. Ha infatti molti muscoli che lo rendono un cavallo dalla corporatura robusta e strutturata ma non troppo perché è veloce. Per quanto riguarda il mantello, possiamo trovarlo di quasi tutti i colori: Baio, Baio Oscuro, Morello, Sauro e Grigio.

cavallo trottatore americano

Cavallo Trottatore americano: carattere

Abituato a stare con gli uomini da tempo, questo cavallo ha un carattere molto docile e generoso, di fronte ad un atteggiamento è piuttosto desideroso di imparare ed è anche molto nevrile e generoso.

Cavallo Trottatore americano: attitudini

Con un fisico e un carattere del genere questo cavalo non poteva che essere utilizzato ad esempio nelle competizioni ma spesso viene “riciclato” nei maneggi o utilizzato per attività di trekking.

Altri trottatori

Esistono nel mondo equino altri cavalli trottatori che hanno molte cose in comune ma non tutto. Partiamo già però dalle stesse basi. Il Trottatore francese, originario della Normandia, è una razza che prende piede nell’Ottocento ma viene riconosciuta ufficialmente solo nel 1922. Per ottenerla sono stati incrociati stalloni inglesi con le fattrici normanni, così nacque la razza Anglo-Normanno che si sviluppò in parallelo al Trottatore Francese.

Il Francese è molto adatto come cavallo da sella oppure nella disciplina del salto ostacolo, ha un’altezza al garrese considerevole, 168 cm, è tranquillo ma possiede energia. Può avere il mantello baio, baio oscuro e sauro, raramente grigio o roano.

Il Trottatore Metis nasce come possiamo intuire dal nome da una serie di incroci “confusi” realizzati nell’allevamento Golozyn, fino agli Sessanta quando fu effettuato l’ultimo incrocio tra l’Orlov e lo Standardbred. Ottimo nella velocità e nel fondo si adatta a diverse discipline da sella e per il traino. L’altezza al garrese è compresa tra 155 e 165 cm. Il mando può essere baio e morello, raramente sauro o grigio. Ha molta energia ma è un cavalo generoso e docile.

Il Trottatore Italiano è frutto di un’attenta selezione iniziata nella seconda metà dell’Ottocento. Sono stati incrociati stalloni purosangue inglese e di fattrici con attitudine al trotto e il primo trotter italiano fu Vandalo (1862- 1888). Nel corso del tempo molti cavalli sono stati chiamati in causa come i trottatori russi, normanni e americani, e solo dopo questo ulteriore giro di incroci ci è arrivati allo creazione della razza Trotter italiano, registrata ufficialmente nel 1896. Il trottatore Italiano più famoso del mondo, Varenne, soprannominato Il Capitano, proviene dall’allevamento di Zenzalino a Copparo in provincia di Ferrara di proprietà di Alessandro Viani.

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Pubblicato da Marta Abbà il 22 Settembre 2020