Cavallo Ardennese: caratteristiche e alimentazione

cavallo ardennese femmina

Di origine antica e del tutto europea, il cavallo Ardennese è un animale molto tranquillo di carattere ed è un gran lavoratore anche energico. E’ al fianco dell’uomo fin dai tempi di Giulio Cesare, anche in lavori pesanti in cui ci sono da trainare dei pesi di 600-800 Kg. E’ diffuso soprattutto in Francia e in Belgio ma lo troviamo anche in Italia, è un po’ più basso rispetto ad altri, circa 150-160 cm, ma pesa parecchio perché ha una costituzione massiccia che gli permette di reggere anche se impiegato in lavori duri, agricoli o meno.



Cavallo Ardennese: origini

Come ben ci spiega il nome della razza, questo cavallo ha origine nella regione montuosa delle Ardenne, al confine tra Francia e Belgio. Lo troviamo raccontato da Giulio Cesare nel racconto delle Guerre Galliche per cui è un animale che da molti anni è noto all’uomo ed è utilizzato dall’uomo, anche nelle guerre. C’è da dire che lo troviamo anche negli scritti dello storico greco Erodoto e più tardi nelle Crociate del XI secolo sempre in contesto bellico e con un ruolo di alleato degli eserciti.

Ai tempi era un cavallo di una decina di centimetri più basso rispetto allo standard di oggi ma non per questo meno potente e robusto. Dal cavallo Ardennese derivano anche i cavalli del Medioevo, ma non solo. Ha contribuito alla formazione di altre razze europee da tiro pesante come ad esempio l’Ardennese svedese, che lo ricorda sia fisicamente che caratterialmente, e il Trait du Nord che è spesso ricordato come una sorta di versione più grande e più rustica dell’Ardennese stesso e chiamato per facilità l’Ardennese del Nord.

Cavallo Ardennese: caratteristiche

Come avrete inteso dai primi numeri, si tratta di un cavallo dal fisico robusto e massiccio, ma per nulla appesantito. Ha una testa larga e massiccia, dal profilo rettilineo, il muso è un po’ squadrato con occhi lievemente sporgenti e orecchie distanziate, piccole ed appuntite. Il collo robusto ma molto lungo collega la testa alle spalle e porta una criniera molto visibile. Il garrese non è troppo pronunciato ma compatto come anche il dorso, la struttura ossea è evidente che è molto sviluppata ma sostenuta da una massiccia muscolatura, petto e spalle sono molto sviluppati, la groppa ha delle forme arrotondate ma nella parte posteriore i muscoli sono particolarmente presenti, senza però rompere l’armonia corporea.

Gli arti sono brevi, compatti e massicci, tra i più muscolosi nel mondo dei cavalli, anche se non si vede bene la loro struttura visto che sono coperte di pelo, i piedi sono di piccole dimensioni ma comunque potenti, dalla forma tondeggiante.

cavallo ardennese

Per quanto riguarda il pelo, quello degli Ardennesi è molto folto sui piedi, quasi da toccare terra e certamente abbastanza da ricoprire lo zoccolo in modo molto elegante, ma il motivo non è certo estetico. Questo tipo di caratteristica è molto funzionale, permette all’acqua si scorrere via veloce senza sporcare il pastorale. Questo non dipende dal colore del mantello intero che può essere roano rosso, baio, sauro, grigio ubero o isabella. Nello standard sono ammessi tutti questi colori e anche altri più rari come il sauro chiaro, baio scuro e il palomino, l’unico a non essere incluso è il morello.

Tornando ai piedi, possiamo osservare lo zoccolo notando che è robusto proprio come il resto del corpo, questo per i più esperti significa che servono ferri più grossi di quelli dei cavalli da sella.

Cavallo Ardennese: attitudini e impiego

Un fisico come quello dell’Ardennese si presta a svariati utilizzi, nel presente come nel passato. Ha una struttura muscolare molto forte, delle articolazioni che reggono sforzi senza limiti o quasi, ha una ossatura possente: può fare di tutto! Anche il carattere aiuta perché è un animale molto docile e non si lamenta e non si impunta quando lo si fa faticare un po’. Anche oggi viene impiegato come animale da tiro pesante o come aiuto nel campo agricolo anche se oggi la tecnologia è sempre più presente e lo sostituisce, ma ciò non vuol dire che l’Ardennese sia inutile all’uomo, ci sono ben altri settori in cui viene tuttora utilizzato con soddisfazione. Oltre che per la produzione di carne, soprattutto in Francia, Belgio, Germania e Svizzera, viene usato per fare incroci con altre razze sia europee come lui, che asiatiche, e poi lo troviamo protagonista di esibizioni equine e, allo stesso tempo, un ottimo alleato nelle passeggiate terapeutiche grazie alla sua indole docile e tranquilla.

In passato è stato molto utilizzato in guerra e ha quindi in un certo senso partecipato ad eventi storici come la Rivoluzione francese, le crociate, la campagna in Russia e la prima guerra mondiale fino anche alla seconda.

Cavallo Ardennese: alimentazione

Quando è al pascolo, libero, questo cavallo predilige le graminacee ed è perfino dotato di lunghi peli tattili, che spuntano sotto il mento e sul labbro superiore, grazie ai quali è in grado di riconoscerle immediatamente. Quando si trova nella stalla ha bisogno di una dieta che gli permetta di restare robusto ma allo stesso tempo atletico e “tutto muscoli”. Di solito di nutre di avena, orzo, mais, crusca, carote, barbabietole e anche frutta come anguria, mandarino e mele.

Cavallo Ardennese: allevamenti

Quando si allevano questi animali, anche per via del loro pelo, è molto importante avere cura della loro igiene. Questo significa concretamente pulire gli zoccoli da residui di terra, sabbia, fango e sassi e la zona addominale da eventuali incrostazioni dovute al sudore. In generale, poi, vanno sempre effettuati il lavaggio e la strigliatura del mantello con un panno e movimenti circolari. Oggi l’Ardennese viene allevato soprattutto nei suoi paesi di origine e in generale in Europa, in Lussemburgo, Svezia e Polonia, oltre che in Francia e Belgio.

In Francia la maggior parte delle strutture si trova nella regione di Champagne-Ardenne, in cui il cavallo stesso è patrimonio regionale ma in tutto il Paese è considerato una delle più comuni razze utilizzate in gare per cavalli da tiro, insieme a Comitois, Bretone e Percheron. Da qui viene esportato anche in Marocco, Ungheria, Finlandia e Bulgaria.

In Belgio gli allevamenti si trovano principalmente nella zona sud ed est ma in tutto il Paese il cavallo è noto e apprezzato, fin dagli anni trenta del Novecento, infatti, proprio qui si tiene una competizione per i cavalli di razza Ardennese, nel contesto della fiera agricola di Libramont. In Italia lo troviamo in alcuni allevamenti come ad esempio l’azienda agricola Manente, di Favaro Veneto (VE).

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Pubblicato da Marta Abbà il 27 Maggio 2020