Carenza di zinco: sintomi e rimedi

Carenza di zinco

Lo zinco è un elemento fondamentale per la salute del nostro corpo, e la sua carenza può ripercuotersi sul nostro benessere. Ma quali sono i sintomi della carenza di zinco? E quali i possibili rimedi?

I sintomi della carenza di zinco

Numerosi sono i segnali che possono indicare una carenza di zinco, e che meriterebbero evidentemente di essere approfonditi con il proprio medico. Ma quali sono?

Proviamo a sintetizzare i più comuni:

  • macchie bianche sulle unghie e sulla pelle sono generalmente i segni che già si soffre di carenza di zinco,
  • considerato che lo zinco è utilizzato anche nella funzione delle ghiandole salivari, cambiamenti dell’appetito possono indicare una carenza di zinco. Si pensi, ad esempio, a un bisogno maggiore del solito di consumare cibi dolci o salati. Inoltre, cambiamenti nel gusto e nell’odore, aumento di peso e diminuzione, sono altre indicazioni potenziali di carenza. Ricordiamo che la nostra sensazione di gusto dipende da questo minerale, e che l’assenza di zinco ridurrà la funzione dei recettori del sapore, tanto da non essere più in grado di distinguere il sapore e il gusto del cibo. È per questo motivo che le persone anziane, che perdono gradualmente i livelli di zinco nel corpo, cominciano a sentire meno gusto e quindi a consumare più sale e zucchero;
  • valutato altresì che lo zinco aiuta contro i disturbi circolatori, le persone con problemi di circolazione sanguigna dovrebbero lo zinco sotto forma di integratori, dopo aver sentito il proprio medico. Integratori sono consigliati anche per i consumatori di alcolici, chi prende integratori di ferro, chi soffre di cirrosi epatica e di malattie gastrointestinali;
  • le donne incinte con problemi di pelle e nausea frequente dovrebbero anche consumare integratori di zinco;
  • l’aumento dello stress può anche portare alla carenza di zinco. In questo caso è necessario utilizzare integratori alimentari per la prevenzione di tale condizione.

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Come scoprire una carenza di zinco

Non tutti sanno che per scoprire se si soffre di una carenza di zinco nel proprio corpo, è sufficiente provare il cosiddetto “test di degustazione”, a casa propria.

Per far ciò, è sufficiente mescolare 50 milligrammi di solfato di zinco con mezzo bicchiere d’acqua. Se il liquido sembra dolce e ha un sapore piacevole, o sembra acqua normale, significa che il corpo ha bisogno di più zinco. Se il liquido sembra metallico e piuttosto sgradevole, significa che c’è già abbastanza zinco nel tuo corpo.

Naturalmente, questo è un test molto semplice, e potrebbe non essere totalmente affidabile. Un metodo più efficace è evidentemente quello di un esame del sangue, con conseguente interpretazione da parte del medico.

Dove trovare lo zinco

Ma dove si trova lo zinco?

Le migliori fonti naturali di zinco si trovano in lampone, grano saraceno, cacao, sesamo, germe di grano, semi di zucca e lino, mirtillo, salvia, manzo, pesce, frutti di mare, formaggio e uova.

Evidentemente, se non è sufficiente lo zinco che si assume mediante l’alimentazione, ci si potrà aiutare con un integratore di zinco. Noterai, in questo caso, che in commercio ci sono molti tipi diversi disponibili di integratori. Quale scegliere?

Assicurati di scegliere una forma bioattiva e ricorda che il diglicinato di zinco è altamente solubile. Disponibile in forma di capsule o compresse, ci sono un sacco di opzioni a tua disposizione per poter disporre della tua dose giornaliera di zinco!

Per esempio, potresti valutare di assumere del gluconato di zinco, che spesso viene utilizzato nei rimedi contro il freddo, come le pastiglie e gli spray nasali, oppure l’acetato di zinco, spesso aggiunto alle pastiglie per l’influenza per ridurre i sintomi e accelerare il tasso di recupero.

Puoi inoltre trovare anche il solfato di zinco, che ha dimostrato di ridurre la gravità dell’acne, o ancora il picolinato, che secondo alcune ricerche è più facilmente assorbibile rispetto ad altri tipi di zinco.

Infine, ti invitiamo a ricordare che i preparati di zinco possono avere un effetto avverso su alcuni farmaci, come gli antibiotici, gli attacchi cardiaci e la pillola anticoncezionale. Questo minerale può anche influenzare l’assorbimento di altri integratori alimentari come calcio, magnesio, rame e ferro.

Il metabolismo dello zinco nel corpo è inoltre associato al ferro e al rame, e quindi l’assorbimento dello zinco può essere ridotto quando si assumono preparazioni a base di ferro. In ultimo richiamo, rammenta che l’elevato contenuto di zinco a sua volta impedisce l’assorbimento del rame e favorisce l’escrezione del rame. Pertanto, è consigliabile consultare un medico o uno specialista prima di assumere preparati di zinco.

Pubblicato da Anna De Simone il 3 Ottobre 2019