Camera iperbarica: come funziona, quali sono i benefici e a cosa serve. Cos’è la medicina iperbarica e quali sono i rischi e le controindicazioni associate.
La medicina iperbarica si basa sui benefici legati alla permanenza in un ambiente con pressione controllata: la pressione è maggiore della pressione atmosferica. Si chiama ossigenoterapia iperbarica (OTI) e consiste nell’utilizzo terapeutico di ossigeno (puro al 100%) a pressione superiore a quella atmosferica, questa terapia si avvale di particolari “camere” dove temperatura, pressione e ossigenazione sono controllate, si parla dunque di camere iperbariche. La medicina iperbarica è nata come branca della medicina subacquea.
Come premesso, si tratta di un luogo fisico a temperatura, pressione e ossigenazione controllata. In particolare, i livelli di pressione sono di gran lunga superiori a quelli presenti nell’ambiente.
I benefici legati alla medicina iperbarica sono molteplici e tutti vertono sull’ossigenazione dei tessuti a pressione controllata. Per questo motivo si parla di ossigenoterapia iperbarica. A cosa serve la terapia iperbarica?
Grazie ai benefici appena elencati, la camera iperbarica può essere utile anche in caso di infezioni della pelle o delle ossa che causano morte dei tessuti, ferite che tardano a rimarginarsi (ferite da radiazioni, ferite in presenza di diabete…), sordità improvvisa, ustioni gravi… inoltre vi sono applicazioni con esiti ancora incerti ma promettenti che vedono l’impiego della camera iperbarica per curare allergie, migliorare le condizioni in caso di Morbo di Alzheimer, Artrite, Asma, Cirrosi, Morbo di Parkinson, Lesioni del midollo spinale e altre applicazioni sperimentali.
La camera iperbarica sfrutta il principio dell’ossigenazione. L’ossigenoterapia consiste nella somministrazione, mediante appositi erogatori, di una miscela gassosa altamente concentrata di ossigeno.
L’ossigeno, nella camera iperbarica, è trattato alla stregua di altri farmaci, viene somministrato per ottenere determinati effetti e la pressione controllata ne facilita la diffusione nel nostro organismo.
L’ossigeno raggiunge tutti i tessuti del corpo sfruttando un importante vettore: il sangue (in particolare i globuli rossi). Il sangue, irrorando i tessuti, fornisce tutti i metaboliti di cui hanno bisogno per sostenersi e funzionare al meglio.
Controindicazioni: la camera iperbarica deve essere esclusa in caso di pneumotorace o BPCO perché in queste situazioni, l’eccessiva ossigenazione può causare lo sviluppo di condizioni mediche fatali (tensione penumotoracica). Altra controindicazione verte sulla base farmacologica: persone che hanno da poco interrotto o seguano terapie farmacologiche con cisplatino, disulfiram, mafenide o dixorubicina, non possono sottoporsi alla terapia iperbarica.
Vi sono poi altri controindicazioni che andrebbero discusse con il proprio medico specialista, tra le altre otite barotraumatica, febbre alta, determinati tipi di cancro.
In passato i rischi erano considerevoli, oggi, l’impiego delle attuali camere iperbariche rappresenta una pratica medica sicura così come afferma la Undersea Medical Society.