Calcarea carbonica: cos’è e come funziona questo rimedio omeopatico

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La calcarea carbonica è un rimedio molto conosciuto nella omeopatia, ottenuto attraverso la triturazione con lattosio di carbonato di calcio, poi diluito e dinamizzato in soluzione idroalcolica.

Il carbonato di calcio che viene utilizzato per poter preparare tale rimedio omeopatico viene estratto dal nucleo, lo strato centrale di madreperla, del guscio di ostrica.

Cos’è il carbonato di calcio

Per cercare di capire quale sia la natura di questo rimedio può essere utile cercare di fare il punto sui suoi “ingredienti” e, in particolar modo, sul carbonato di calcio.

Il carbonato di calcio è un sale ternario, che si presenta allo stato puro, in natura, come un solido di colore bianco, poco solubile in acqua.

Nell’ambiente si può trovare in diversi minerali e rocce, contribuendo a comporre molti materiali come le dolomie, che sono composte da carbonato doppio di calcio e magnesio. È diffuso anche nei sedimenti di laghi e mari. Sciolto nell’acqua, è altresì il principale componente del calcare,  e rappresenta ad esempio oltre il 90% del materiale di cui sono formati i gusci delle uova di gallina. Grandi quantità si trovano anche nei gusci delle ostriche o negli ossi di seppia.

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Per cosa si usa il carbonato di calcio

Sancito quanto sopra, evidenziamo come il carbonato di calcio si utilizzi in diversi campi molto differenti tra di loro, a conferma della versatilità di questo ingrediente.

Per esempio, si può trovare il carbonato di calcio in diversi fertilizzati in agricoltura: grazie alle sue proprietà eco-compatibili, infatti, questo componente può assorbire gli agenti inquinanti e può garantire una buona salute delle produzioni agricole, considerato che non ha sostanze nocive.

Lo si può inoltre trovare nei trattamenti antiparassitari, come quelli contro le mosche della frutta. Oppure, nella produzione di vernici e rivestimenti adesivi, o nei processi di patinatura della carta. Nel mondo alimentare lo si può trovare come integratore o come colorante, così come antiacido gastrico naturale.

Carbonato di calcio nell’omeopatia

Come abbiamo già anticipato in apertura di questo nostro approfondimento, il carbonato di calcio ottenibile dalla triturazione del guscio dell’ostrica, con l’aiuto del lattosio, è componente fondamentale del rimedio omeopatico  della calcarea carbonica.

Il composto ottenuto come sopra viene poi messo in infusione e in verticalizzazione in una soluzione di acqua e di alcol, ottenendo infine il rimedio dell’omeopatia di cui oggi parliamo.

Numerosi sono gli utilizzi che vengono promossi da tale composto. Secondo i seguaci dell’omeopatia, infatti, sarebbe possibile utilizzare la calcarea carbonica per poter rivitalizzare il metabolismo e per poter riequilibrare l’assorbimento del calcio.

Tale sostanza potrebbe dunque apportare benefici su ossa e articolazioni, oltre che su ghiandole linfatiche, vene, pelle, apparato digerente, respiratorio, urinario, genitale femminile.

Per cosa si usa la calcarea carbonica

Rammentando che si tratta di rimedio omeopatico, e che dunque non può essere certamente equiparato a un farmaco con efficacia certificata e attestata in medicina, molte persone sostengono che la calcarea carbonica possa essere utile in numerosi casi come:

  • problemi alla testa, come vertigini e cefalea;
  • infiammazione agli occhi e gonfiore in tale zona;
  • problemi alle orecchie;
  • dolori alla gola;
  • disturbo della respirazione, come raffreddori, faringiti, tosse, laringiti;
  • gastroenteriti e disturbi dell’apparato digerente, come rigurgiti e meteorismo;
  • disfunzioni legate all’assimilazione del calcio come il rachitismo o le carie dentali;
  • problemi articolari come la gotta e i reumatismi;
  • disturbi dell’apparato genitale femminile;
  • disturbi dell’apparato urinario;
  • disturbi dermatologici, come orticaria e dermatite;
  • disturbi dell’apparato cardiovascolare.

Chiarito quanto sopra, non possiamo che concludere invitando tutti coloro che avvertissero dei problemi legati alle condizioni esplicitate a recarsi dal proprio medico di riferimento, valutando così volta per volta, e caso per caso, le indicazioni più opportune da seguire per poter ritrovare il giusto e meritato benessere.

Ricordiamo infatti che i rimedi omeopatici, che si basano principalmente su sostanze del tutto naturali e su un approccio più ampio alla problematica, non sono certamente equiparabili a medicinali mirati alla risoluzione di uno specifico malessere, e che dunque non deve porsi confusione tra la medicina e l’omeopatia.

Detto ciò, sempre più persone stanno cercano di avvicinarsi a questo mondo nel tentativo di risolvere alcuni problemi di salute. Vi invitiamo a farlo con la necessaria cautela, senza illudersi di poter risolvere problemi gravi e clinicamente accertati con soluzioni spesso totalmente indifferenti alla reale azione che bisognerebbe esercitare per la risoluzione della propria condizione clinica.

Pubblicato da Anna De Simone il 31 Ottobre 2019