Se stiamo cercando un genere di piante per costituire una siepe che sia ornamentale e gradevole alla vista ma allo stesso tempo anche protettiva, fitta, anti-intrusione, la soluzione è il Berberis. Almeno 500 piante ne fanno parte, si tratta di arbusti sempreverdi facilissimi da coltivare e che hanno un bel aspetto, non sono ordinatissime ma nemmeno troppo selvagge da farci sfigurare, una giusta forma fantasiosa come è giusto che sia quando si tratta di natura.
La buona notizia è che il Berberis cresce spontaneamente sia in Europa che in Asia e in America e non è necessario fare molti sforzi per tenerla nel proprio giardino. Ha foglie graziose che possono durante il corso dell’anno possono cambiare colore, dal verde intenso della primavera al rosso scuro dell’autunno. I fiori invece sfoggiano colori brillanti e per contrasto con la chioma di questo cespuglio risultano certamente visibili. Le bacche compaiono dopo i fiori e sono rosse, quindi non meno evidenti.
Esistono molte varietà all’interno di questo genere, tutte eleganti e rustiche allo stesso tempo, e in grado di svilupparsi bene in un Paese con il nostro clima. Vediamo una carrellata delle più diffuse per osservarne la diversità
I fiori gialli abbiamo visto che sono una costante per tutte le varietà che abbiamo finora esplorato. Il Berberis tra tutte le siepi è una di quella che ha la fioritura migliore sia per via del colore che dell’effetto che fanno petali così piccoli e gialli vicino alla massa di foglie il più delle volte verdi. Se osserviamo bene i fiori possiamo notare che sono disposti in racemi allungati o ombrelliformi e possono avere da 6 a 8 petali, gialli. Esistono tonalità diverse a seconda della varietà ma sempre gialle.
Non sono numerose le regole che è necessario ricordare per far crescere bene il Berberis. Uno degli aspetti più importanti è quello delle irrigazioni che sono necessarie soprattutto nel periodo successivo alla messa a dimora, al trapianto e alla pacciamatura durante l’inverno.
Possiamo coltivare questa pianta anche in vaso con un fondo di materiale drenante, sistemandola prima dell’inverno e prevedendo una serie di rinvasi via via che si sviluppano le radici. In terra è più facile e ci sono meno cosa da ricordare, la possiamo usare per creare una siepe uniforme oppure alternandole degli altri tipi di piante da siepi per dare più movimento. Per permettere alle piantine di svilupparsi liberamente senza soffocarsi a vicenda è bene lasciare una distanza di circa 60-100 cm le une dalle altre e ottenere così una fitta siepe.
Per quanto riguarda le temperature non ci sono problemi perché essendo una pianta rustica sopporta anche il freddo e il vento, possiamo però eventualmente proteggerla con uno strato ben compatto di pacciamatura alla base delle piante. La loro posizione può essere di semi ombra oppure soleggiata, mentre per quanto riguarda il terreno, è meglio che sia acido e può essere arricchito con dello stallatico maturo prima della messa a dimora in giardino. Non sono richiesti interventi particolari di concimazione ma possiamo utilizzare un concime universale a lenta cessione da somministrare durante l’autunno e a marzo per garantire la giusta nutrizione.
La quantità di acqua necessaria dipende molto dalle stagioni, è abbondante quella da fornire subito dopo la messa a dimora mentre poi si cala e si fanno delle annaffiature regolari facendo in modo che il terreno sia sempre umido soprattutto in estate. In inverno basta l’acqua piovana.
Muniti di qualche protezione, viste le numerosi spine che coprono i rami, possiamo procedere con degli interventi di potatura circa una volta ogni due anni. Le specie sempreverdi sono da potare dopo la fioritura mentre le decidue a fine estate, si procede eliminando rami secchi o danneggiati per lasciare spazio ai più giovani.
Afidi, che solitamente attaccano i fiori e le foglie, Oidio e Puccinia graminis, un fungo che provoca macchie ben visibili sulle foglie, sono i tre principali nemici del Berberis, pianta solitamente piuttosto robusta e resistente. Possiamo prevenire questi problemi cercando di annaffiare con attenzione senza mai eccedere ed eventualmente applicando dei prodotti specifici.
Viste le tante spine, questa pianta nel linguaggio dei fiori viene associata al concetto di asprezza e di difficoltà
Nel linguaggio dei fiori, proprio per le caratteristiche delle sue bacche, al Berberis viene associato il significato di asprezza e difficoltà. Il suo nome invece deriva dal greco Berberi, “Conchiglia”, proprio per la forma particolare dei petali dei fiori.
Se vogliamo realizzare una siepe con questa pianta possiamo comodamente acquistarne una decina di piantine on line con Amazon e poi seguire le indicazioni per ottenere la nostra parete verde e gialla.
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