Come saranno gli ambienti di lavoro di domani? Come diventeranno gli uffici delle aziende, gli ospedali, le università? Poiché sul posto di lavoro – che ci piaccia oppure no – passiamo buona parte della nostra vita, è giusto domandarselo. Così, giusto per sapere cosa ci tocca e arrivare preparati.
Uno studio sponsorizzato da Ricoh (quella delle stampanti e dei dispositivi per ufficio) e realizzato dall’Economist Intelligence Unit ci rivela che l’automazione dei processi e la flessibilità sono i fattori che più influenzano l’evoluzione degli ambienti di lavoro, e ancora di più ciò avverrà in futuro. Ma come?
Dalle risposte dei 500 decisori aziendali che hanno partecipato al sondaggio emergono i trend che a quanto pare stanno avendo e avranno il maggiore impatto nel futuro degli ambienti di lavoro. Tre in modo particolare: ergonomia totale, automazione, cambiamenti nelle modalità di lavoro. Vediamoli meglio.
Qualche esempio? Prendiamo le banche, la pubblica amministrazione, gli ospedali e le università; che sono le situazioni analizzate nello studio promosso da Ricoh. Dalle risposte emerge un quadro che già oggi è di questo tipo:
Cosa ci dice tutto questo? Niente di troppo nuovo in realtà, più che altro è la conferma del cambiamento che ognuno di noi vede ogni giorno con i propri occhi. Di una cosa possiamo essere sicuri: nei prossimi 10-15 anni gli ambienti di lavoro saranno più fluidi, connessi e collaborativi. È l’era digitale, che ci piaccia oppure no.