Interviste

Alto Adige premiato all’International Forum

L’Alto Adige ha vinto il premio “Smart Cities Against Pollution“, lo ha ritirato il Presidente di IDM Südtirol. Alto Adige Thomas Aichner a cui abbiamo chiesto di raccontare come è arrivato ad aggiudicarselo. E non ha mancato di regalarci qualche suggerimento perché anche chi è qualche gradino sotto il suo, sul primo del podio, possa ottenere buoni risultati nella sostenibilità ambientale applicata ad architettura ed edilizia.

 

Aichner ha ricevuto il premio il 21 luglio 2016 nel Salone d’Onore Palazzo della Triennale di Milano perché la sua è stata la prima provincia ad introdurre in Italia il concetti green nella realizzazioni architettoniche e nelle tecnologie per l’edilizia. Meglio saperne di più, per imitarli subito.

1) Cosa significa questo premio per il vostro territorio?

Il premio “Smart Cities Against Pollution“ ci dà una grande soddisfazione. Per me, per noi, rappresenta un riconoscimento del nostro atteggiamento e del lavoro concreto che è stato fatto sia per mano pubblica e sia da tante singole aziende attive sul territorio.

2) Avete già ricevuto altri riconoscimenti per il lavoro fatto su questa tematica?

Sì, ma finora erano state premiate delle singole iniziative, specialmente a livello comunale o aziendale. Il premio “Smart Cities Against Pollution“ è il primo che riconosce ciò che abbiamo fatto e stiamo facendo nell’insieme, in tutta la provincia.

3) Nella pratica cosa ha significato per voi “introdurre il concetto di sostenibilità ambientale legata alle realizzazioni architettoniche e alle tecnologie dell’edilizia”?

Questo nuovo orientamento adottato dalla nostra provincia ha avuto degli effetti molto concreti sulle norme dell’edilizia. A prima vista possono apparire in parte anche critici.

4) Un esempio ?

Un esempio semplice ma efficace: i costi per costruire un edificio sostenibile sono più alti che per un edifico tradizionale. Ma poi si risparmia, e anche molto in fretta, quello che si ha speso in più all’inizio, grazie ai costi bassissimi per il riscaldamento e/o aria condizionata. E’ importante e non banale, trasmettere al meglio questo concetto a tutta la popolazione: bisogna comunicare il cosiddetto “big picture”, cioè il valore aggiunto di una natura incontaminata. Il fatto è che la qualità produce anche costi, e quindi questi costi devono essere giustificati in maniera plausibile, altrimenti le famiglie e anche le aziende non intraprendono questa via.

5) La vostra scelta “green” che impatto economico ha avuto sul territorio?

La rivoluzione green è anche un amplificatore per l’economia e questo è un fatto molto interessante. Ci vuole tanta innovazione tecnologica per ridurre l’impatto ecologico nella produzione di beni o nella costruzione di edifici. Inoltre sta crescendo il mercato dei prodotti sostenibili: sempre più persone sono disposte a pagare un prezzo più alto per questa qualità aggiunta.

6) I residenti e i turisti come hanno reagito alla vostra scelta green?

Gli Alto Atesini sono molto fieri del progetto, ma anche del fatto, che più della metà del nostro fabbisogno di energia elettrica, viene da fonti rinnovabile, in primis l’acqua. L’orientamento dell’Alto Adige/Südtirol verso la sostenibilità è anche fattore positivo per il turismo, semplicemente perché l’ospite, proprio come il residente, apprezza una natura pulita con alta biodiversità.

7) Se dovesse dare un consiglio a chi si trova ad intraprendere ora politiche di sostenibilità ambientale, cosa direbbe?

Gli direi: “Conosci il detto inglese delle 3 R: Reuse, Reduse, Resycle. Metticene un 4. R: Rethink. Imagina la tua città, la tua regione più sostenibile, più pulita e dopo di attiverai automaticamente.

Incuriositi, ammaliati, ispirati dalle parole e dalle azioni dell’Alto Adige, possiamo approfondirle e scoprirne molte altre sempre green e a salvaguardia dell’ambiente visitando il sito ufficiale.

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Pubblicato da
Marta