Allattamento nel mondo animale: record e buoni esempi

Allattamento nel mondo animale

Tra persone si discute tuttora, e da decenni, sulla durata opportuna dell’allattamento dei propri figli, e chissà mai se esiste una risposta giusta e se tutti arriveranno ad accettarla e a farla propria, ma non è di questo che vogliamo parlare oggi. Allarghiamo lo sguardo e parliamo dell’allattamento nel mondo animale, partendo da un caso particolare, da record, per poi proseguire con quelli che sono i due animali che più spesso troviamo al nostro fianco.



Allattamento nel mondo animale: record

Otto o nove anni. Sì, questa è la durata record dell’allattamento nel mondo animale e la dobbiamo alle mamme orango che allattano i loro cuccioli fino a che non raggiungono questa età. Fa un po’ impressione immaginare che ciò avvenga, perché nel nostro ritmo di vita, un piccolo di uomo a otto anni sta già frequentando la scuola da qualche anno, magari pratica uno sport e, purtroppo, ha in tasca uno smartphone tutto suo. Di allattamento, non se ne parla.

Gli oranghi crescono e vengono svezzati a modo loro, giustamente, e la mamma da loro il latte per molto tempo.
E’ piuttosto recente questa scoperta, per lo meno in modo ufficiale. E’ stata fatta da dei ricercatori del Dipartimento di Medicina Ambientale e Salute Pubblica della Icahn School of Medicine di Mt. Sinai. Quando hanno riscontrato tutto ciò, hanno gridato “record” perché effettivamente non ci sono altri primati che possono vantare simili tempistiche. Già si sapeva che almeno fino ai 5 anni di età, i piccoli di orango dipendevano dalle loro madri, ora però la durata si è estesa di tre anni. Il latte, negli ultimi anni, viene più che altri utilizzato per integrare la dieta dei giovani primati, quando non riescono a trovare in giro frutti o altri cibi che li sazino.

Per arrivare a questa conclusione, gli studiosi sono andati a misurare i livelli di bario nei denti di quattro oranghi del Borneo e di Sumatra, morti anni prima, perché questo metallo è più presente nei denti durante l’allattamento.

Questo metodo potrebbe in futuro essere utilizzato anche sugli esseri umani, per andare a comprendere le storie dietetiche della nostra specie e quindi il rapporto tra la dieta infantile, gli esiti della salute nell’infanzia e la crescita della popolazione.

Allattamento nel mondo animale: gatti

I gatti, animali che sembra sappiano sempre il fatto loro, come gestiscono questa delicata fase della vita dei loro piccoli. Prima di tutto, la durata totale è di 60 giorni, due mesetti, nulla di più, ma non è finita perché ci sono diverse fasi con caratteristiche diverse di volta in volta, studiate per rendere i gattini autonomi nell’alimentazione in tempo.

Nei primissimi giorni di vita, si parla di allattamento ma il liquido che i micini assorbono dalla loro mamma non è propriamente latte ma colostro. Si tratta di un liquido denso e ricchissimo di proteine, grassi, Sali minerali e anticorpi. Contiene tutto quello che serve per accompagnare i neonati nella crescita in queste prima loro ore di vita, proteggendoli dalle malattie a cui sono esposti perché non hanno ancora avuto il tempo e il modo di sviluppare il loro sistema immunitario completamente. Questa fase, con il colostro, dura molto poco, massimo cinque giorni, poi la mamma fornisce ai piccoli il latte vero e proprio e così si procede fino al termine dell’allattamento.

Abbiamo detto 60 giorni ma in verità in alcuni casi può durare anche 40 giorni, poco più di un mese. Il termine vero e proprio dipende dalla madre che ad un certo punto non ha più latte per i suoi piccoli. In modo del tutto naturale ogni mamma gatta è in grado di produrre una certa quantità di latte a seconda anche del numero dei piccoli, ma è sempre latte di qualità che li farà crescere in forze. Teniamo conto anche del ritmo delle poppate. Di solito sono una ogni mezzora, e durano circa 15-20 minuti.

Ci sono poi dei dettagli che sicuramente sfuggono ai non esperti. Al variare della posizione delle mammelle, ad esempio, cambiano le proprietà nutritive del latte che i piccoli possono avere, le posteriori di solito sono le migliori. La micia per prima deve essere in forze e in salute per poter avere del latte adeguato, questo significa che deve mangiare 5 volte al giorno cibi ricchi di proteine integrati con Sali minerali e vitamine come calcio-fosforo, magnesio, e vitamina C. Se per disgrazie la gatta non c’è oppure non è in grado di allattare i propri piccoli, si deve usare del latte artificiale fino a tre settimane di vita, poi si affretta lo svezzamento.

Allattamento nel mondo animale

Allattamento del mondo animale: cani

Il periodo di allattamento dei cani non è molto più lungo di quello dei gatti ed è sempre importante che la madre sia in salute e correttamente alimentata. Assieme al veterinario, possiamo stabilire una dieta specifica che le permetta di stare in forze. Di solito prevede quattro o cinque pasti giornalieri con la presenza di un mangime speciale per cani in crescita perché le fornisce una adeguata quantità di proteine, calorie e calcio.

Un’altra cosa a cui badare durante l’allattamento di una cucciolata è che tutti i “fratellini” riescano a nutrirsi a sufficienza. C’è sempre un prepotente e un goloso, e un timido. Cerchiamo di sorvegliare la situazione senza troppo intrometterci. Il modo più semplice è quello di pesare i cuccioli per i primi 10 giorni, e poi ogni 4 giorni, per essere certi che tutti stiano crescendo in modo regolare e sano.

Pubblicato da Marta Abbà il 28 Settembre 2019