Con l’arrivo della stagione calda si presenta il problema di dare acqua in giardino e nell’orto, assicurando al prato e a ogni pianta il giusto apporto idrico.
Il problema è che spesso di acqua in giardino o nell’orto non ce n’è, nel senso che non ci sono fonti vicine, e qui le cose si complicano perché l’acqua bisogna portarcela con sistemi di irrigazione o serbatoi. E allora scatta la domanda: di acqua in giardino quanta ne serve?
Per avere un’idea del fabbisogno idrico del vostro giardino e del vostro orto fate riferimento alle indicazioni qui sotto, poi studierete la modalità di approvvigionamento più conveniente. Vi accorgerete subito che per coltivare di acqua ne serve tanta, ma vanno considerate anche le precipitazioni e lo stop alle innaffiature nella stagione fredda.
Acqua in giardino, come farla arrivare?
Dove esiste un rubinetto di attacco non troppo distante si può portare acqua in giardino con il classico tubo di gomma. Tenete però presente che l’irrigazione a pioggia è la più dispendiosa e la meno utile alle piante (alcune non sopportano proprio l’acqua sulle foglie) e che l’acqua ideale è quella a temperatura ambiente.
Il miglior sistema di irrigazione è quello ‘a goccia’ che a arrivare l’acqua direttamente alle radici in quantità moderata e, grazie all’erogazione centellinata, non causa shock termici. Serve un punto di attacco non troppo lontano, un tubo forato (ala gocciolante), un tappo di fine tubo e un programmatore di erogazione che si acquistano facilmente:
100 MT TUBO 16mm/ Ala gocciolante doppio foro
Programmatore di erogazione acqua
Per limitare il consumo di acqua e dove non esiste un attacco vicino si può invece raccogliere l’acqua piovana in serbatoi capienti. Si possono usare fusti di recupero oppure ci si può procurare qualcosa di più funzionale che nel caso può essere collegato a un pluviale per raccogliere l’acqua dal tetto: