Tecnologie per il risparmio di acqua

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Risparmio di acqua significa dare un futuro all’umanità perché l’acqua, l’oro blu che sostituirà l’oro nero nella scala delle risorse strategiche, sarà presto un problema.  Perché? Perché trascurando gli aspetti climatici che stanno cambiando un po’ tutto, la popolazione mondiale raggiungerà i 9 miliardi entro il 2050 e 48 nazioni secondo gli studiosi si troveranno ad affrontare la scarsità di acqua entro il 2025.

A quel punto il risparmio di acqua diventerà necessario, ma forse saà roppo tardi. Bene allora correre ai ripari da subito, prendendo innanzitutto coscienza del problema e poi attuando gli interventi migliorativi. L’unico modo per gestire al meglio acquedotti e reti idriche, le cui perdite rappresentano una componente significativa del problema idrico globale, è monitorarne e ottimizzarne il funzionamento. Le tecnologie per farlo esistono.

Un aspetto troppo trascurato è che il risparmio di acqua è anche un’efficace prevenzione sanitaria. Le malattie legate all’acqua non salubre o alla mancanza d’acqua provocano 3 milioni e 575mila morti ogni anno. Negli Stati Uniti, per esempio, il trattamento non ottimale dell’acqua causa fino a 16 milioni di malattie all’anno e oltre il 22% dell’acqua trattata e distribuita va dispersa.

E in Italia? Nel nostro Paese il dato relativo al mancato risparmio di acqua e cioè alla dispersione delle reti idriche supera  il 32%, pari a circa 120 litri a testa persi ogni giorno. Le maggiori inefficienze di rete sono in Puglia e in Sardegna, con dispersioni oltre 40% (fonte ISTAT). Il dato deve far riflettere perché per la sopravvivenza sul pianeta i paesi industrializzati devono fronteggiare con impegno le inefficienze legate alla gestione dell’acqua.

Tecnologie per il monitoraggio e la gestione delle reti idriche e per il risparmio di acqua sono per esempio quelle di GE IP, azienda che sviluppa soluzioni per la cosiddetta ‘visibilità’ in sistemi idrici e gasdotti. Le informazioni raccolte attraverso il sistema di monitoraggio consentono di migliorare la produttività e la coerenza dei processi, dei costi di manutenzione e consentono di prendere decisioni più ‘intelligenti’ relativamente alla gestione delle acque.

Pubblicato da Michele Ciceri il 6 Novembre 2013