Ecoturismo in Slovenia, nel Parco Naturale delle Saline di Sicciole

Saline di Sicciole

Parlare di ecoturismo in una delle regioni più belle della Slovenia, ovvero nel Parco Naturale delle Saline di Sicciole, è decisamente riduttivo.

La Slovenia, vicinissima all’Italia nordorientale, è una delle mete più ambite non solo per gli amanti della natura, che qui trovano paesaggi incontaminati e sentieri ideali per escursionismo e attività di trekking, ma anche perché proprio qui trovano sede alcuni dei parchi naturali più belli e più interessanti d’Europa, sia dal punto di vista naturale che dal punto di vista storico e culturale.

In particolare, nel Parco Naturale delle Saline di Sicciole trovano sede le più antiche e storiche saline della costa adriatica nord-orientale che ancora oggi sono in attività e che, negli anni, hanno rappresentato la vita culturale, economica e sociale delle comunità locali. Raggiungere le Saline di Sicciole dall’Italia è molto semplice e basterà fornirsi di vignetta per poter circolare liberamente in tutto il territorio sloveno. La Slovenia oggi utilizza solamente un sistema di vignette elettronico ed è possibile acquistare la vignetta Slovenia nel 2023 solo online in modo immediato.

Oro bianco e natura incontaminata: le Saline di Sicciole

Il Parco Naturale delle Saline di Sicciole offre la possibilità di ammirare queste fantastiche saline che ancora oggi continuano a produrre sale con i metodi tradizionali tramandati da generazione in generazione. Il Parco Naturale delle Saline di Sicciole si trova nell’estremità sudoccidentale del territorio sloveno, proprio al confine con la Croazia e ha un’estensione di circa 750 ettari. Anche se il territorio circostante le saline non è molto fertile, tuttavia sono tante le piante che crescono spontaneamente in questi luoghi e che, per loro natura, necessitano di un terreno salino per poter crescere sane e rigogliose. Tra queste, l’assenzio marino, detto “santonego” e utilizzato per fare un buon liquore digestivo dal sapore davvero particolare.

Il Parco Naturale delle Saline di Sicciole è un luogo dalla natura incontaminata ideale anche per coloro che amano il birdwatching: sono state selezionate e catalogate, intorno alle Saline di Sicciole, ben 272 specie di volatili ed uccelli di diversa specie che utilizzano le saline come area di sosta durante la migrazione o come sito per svernare. Ma è sicuramente la parte meridionale del Parco, detta Fontanigge, che attira ogni anno migliaia e migliaia di visitatori e che rappresenta un vero e proprio museo all’aperto. È possibile infatti ammirare canali, argini, bacini utilizzati per l’evaporazione dell’acqua del mare e le vecchie case in pietra dei cosiddetti salinari. Vediamo di scoprire di più.

Il Museo delle Saline e le case “salinari”

Se è vero che la produzione del sale delle Saline di Sicciole ha assunto una modalità più moderna, è anche vero che visitare il Parco Naturale che ospita le Saline di Sicciole vuol dire anche poter ammirare il Museo delle Saline, una sorta di zona produttiva che ora è in disuso ma che, per molti aspetti, ha conservato arnesi, luoghi di stoccaggio e di conservazione del sale, proprio allo stesso modo di un tempo.

È molto interessante, ad esempio, ammirare le case dei “salinari” ovvero coloro che si occupavano della produzione del sale. Tutte le case presentavano un piano terra che serviva da magazzino per il sale o come officina per la riparazione o la fabbricazione degli utensili che servivano per la produzione del sale e un primo piano che rappresentava l’abitazione vera e propria della famiglia del salinaro.

Le doppie entrate delle abitazioni dei salinai si rivolgevano una verso il campo che portava il sale dai bacini di cristallizzazione al deposito e l’altra verso il canale, dove il sale veniva poi trasportato nei vari magazzini dello Stato attraverso le barche. Il piano di sopra delle case dei salinari aveva tre vani tra cucina, soggiorno e camere da letto, separati da muri sottili e con tetti che lasciavano a vista le travi del soffitto.

Interessante era la presenza delle finestre aperte in due direzioni, in modo che i salinari, trovandosi all’interno dell’edificio, potessero osservare il cielo e constatare i cambiamenti climatici che potevano influenzare il raccolto e la produzione.

saline sicciole

Le saline di Sicciole

Parco Naturale delle Saline di Sicciole: cosa vedere e cosa fare

Oltre al Museo delle Saline, il Parco Naturale delle Saline di Sicciole offre zone interamente dedicate ad informazioni e approfondimenti sul sale, tra tabelloni e proiezione di filmati e zone dedicate allo shopping dove è possibile acquistare, come classico souvenir di viaggio, il famoso sale di Pirano.

Rispetto agli altri sali del mondo, infatti, il bianchissimo sale di Pirano contiene meno cloruro di sodio e circa il 5% in più di altri minerali, cosa che lo rende, tra l’altro, meno “salato”. Infine, le Saline di Sicciole offrono ai turisti anche una zona dedicata al benessere, il Thalasso Spa Lepa Vida, dove è possibile fare trattamenti di talassoterapia tra cui massaggi, impacchi con fanghi salini, scrub con sale marino e percorsi di piscinette Kneipp per riattivare il microcircolo.

Insomma tanto da vedere, tanto da fare per un’oasi di natura incontaminata tra storia, cultura e relax.

Pubblicato da Matteo Di Felice, Imprenditore e Managing Director di IdeeGreen.it, Istruttore di corsa RunTrainer e Mental Coach CSEN certificato, Istruttore Divulgativo Federazione Scacchi Italiana e appassionato di Sostenibilità, il 9 Marzo 2023