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Facoltà di Agraria, sbocchi professionali

Facoltà di agraria, sbocchi professionali e quali sono le università di agraria disponibili in Italia. Che lavoro fanno i laureati in agraria e quali sono le possibilità occupazionali.

Scegliere la facoltà di agraria

Se state valutando di scegliere la facoltà di agraria sappiate che per chiarirvi le idee potete seguire i seminari di “orientamento” organizzati dai vari dipartimenti di agraria delle università d’Italia. Ogni università, infatti, dispone di un centro d’orientamento nato per dissipare i dubbi dei potenziali studenti.

Che lavoro fanno i laureati in agraria?

laureati di agraria trovano lavoro in ambiti molto differenti e per questo c’è molta confusione. Per poter fornire qualche esempio di occupazione, possiamo dire che un laureato in agraria può lavorare presso:

  • Imprese agrarie e agroindustriali.
  • Industria di produzione dei mezzi tecnici per l’agricoltura.
  • Nelle pubbliche amministrazioni, per la gestione degli spazi verdi.
  • Nelle pubbliche amministrazioni, per la gestione del territorio e il contenimento dei fenomeni erosivi o per affrontare altre problematiche.
  • Assistenza e consulenza tecnica nel settore agroambientale sia pubblico che privato.
  • Industrie di trasformazione .
  • Industrie conserviere.
  • Ristorazione collettiva.
  • Grande distribuzione alimentare.
  • Consorzi di bonifica.
  • Parchi nazionali.
  • Aree protette.
  • Enti pubblici, province, regioni, ministeri…
  • Ricerca pubblica e privata.
  • Insegnamento.

Come premesso, le possibilità di lavoro sono le più disparate.

Università di agraria in Italia

Ecco l’elenco delle università di agraria disseminate su tutto il territorio nazionale. Attenzione! Questo elenco non può essere considerato definitivo perché periodicamente le Facoltà d’Italia possono eseguire dei cambiamenti in base alle richieste di iscrizioni e alla differente gestione degli atenei. Prima di affrontare l’impresa dello “studente fuori sede”, è meglio informarsi presso l’università degli studi della propria città. Intanto, ecco l’attuale elenco delle università di agraria in Italia:

  • Dipartimento di Scienze e Tecnologie per l’Agricoltura, le Foreste, la Natura e l’Energia dell’Università degli Studi della Tuscia
  • Dipartimento per l’Innovazione nei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali dell’Università degli Studi della Tuscia
  • Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – sede di Piacenza e Cremona
  • Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi del Molise
  • Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Bari
  • Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi della Basilicata
  • Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Bologna
  • Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Catania
  • Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Firenze
  • Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Foggia
  • Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano
  • Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
  • Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”
  • Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Padova
  • Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Palermo
  • Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Parma
  • Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Perugia
  • Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Reggio Calabria
  • Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Sassari
  • Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Teramo
  • Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Torino
  • Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Udine
  • Facoltà di Agraria dell’Università di Pisa
  • Facoltà di Agraria dell’Università Politecnica delle Marche
  • Facoltà di Scienze e Tecnologie della Libera Università di Bolzano

Facoltà di Agraria, sbocchi professionali

Parliamo della Facoltà di agraria e vediamo di fare un po’ di chiarezza su quelli che sono gli sbocchi professionali. In linea di massima, vale quanto spiegato nell’articolo dedicato alla scuola di agraria.

“Vi è una grande diversificazione lavorativa per questo gli sbocchi occupazionali e le possibilità di lavoro sono le più disparate e coinvolgono il settore agroalimentare, la tutela del territorio e dell’ambiente, la gestione del verde, le energie alternative, l’agriturismo e tutte le attività annesse al settore agricolo (gestione delle risorse idriche, certificazioni biologiche, controllo sull’agricoltura integrata…). E’ proprio la grande diversificazione degli sbocchi occupazionali ad assicurare lavoro agli operatori del settore agrario.”

I laureati della Facoltà di Agraria potranno lavorare in nel settore agricolo come in quello agroalimentare, i liberi professionisti potranno iscriversi all’albo e avviare un’attività in proprio ma potranno operare anche a stretto contatto con la Regione, la Provincia, i Parchi Naturali, organizzazioni come FAO… I liberi professionisti laureati in agraria potranno iscriversi a diversi albi in base al percorso di studi.

Quello che riguarda gli Agrotecnici e gli Agrotecnici Laureati è un albo unico a differenza di quello che riguarda gli Agronomi e Forestali, che è diviso in 2 sezioni: una prima sezione per i laureati magistrali (quindi che hanno completato un percorso di studi 3 + 2, laurea triennale + specialistica) e una seconda sezione per i soli laureati triennali (in possesso di competenze ridotte rispetto a chi ha completato un percorso di studi più lungo e, non occorre l’iscrizione all’Albo, perché di libero esercizio).

Sbocchi lavorativi

Vediamo un elenco generale degli sbocchi lavorativi:

  • Consulente di imprese agricole e zootecniche
  • Progettazione, direzione di piani aziendali e di sviluppo agricolo
  • Esperto di cooperazione agricola
  • Pianificatore dell’ambiente rurale
  • Consulente per la qualità
  • Progettazione, direzione e collaudo di opere di miglioramento fondiario
  • Vivaista
  • Perizie per la valutazione dei danni alle colture, stima di scorte e dei miglioramenti fondiari, bilanci e liquidazioni
  • Esperto in tecniche di produzioni vegetali
  • Stima delle colture erbacee e arboree e loro prodotti e la valutazioni degli interventi fitosanitari
  • Esperto in tecniche di allevamento
  • Addetto alla trasformazione e vendita di prodotti
  • Operatore in macelli, mangimifici, cantine…
  • Attività di assistenza presso organizzazioni internazionali come FAO, UE…
  • Ricercatore presso enti pubblici e privati
  • Addetto ai controlli di qualità
  • Direzione, amministrazione e gestione di aziende agrarie e zootecniche
  • Direzione e manutenzione di parchi pubblici e privati o delle zone urbanee
  • Esperto in tecniche di lavorazione del tabacco

Per non parlare degli sbocchi offerti tramite i concorsi presso i Ministeri delle risorse agricole e forestali, Finanze, Commercio e altri bandi lanciati dagli uffici agrari delle Regioni, Province, Comuni e organizzazioni.

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Pubblicato da
Anna De Simone