La Lobularia è una tipologia di pianta perenne a portamento tappezzante cespuglioso fiorito, facente parte della famiglia delle Brassicaceae (Crucifere) di provenienza Nord Africa ed Europa diffusa e coltivata in tutte le regioni del nostro Paese caratterizzate da clima temperato. In questo articolo scopriremo i sui segreti e come coltivarla.
La radice della Lobularia, robusta e fascicolata, genera parecchi fusti basali, erbacei, ramificati e glabri che nel tempo, tendono ad assumere un aspetto legnoso. Le foglie si presentano con forme diverse: quelle basali sono piccole e spatolate mentre quelle cauline sono ovali-lanceolate, leggermente più grandi, di colore verde grigiastro e sono ricoperte da una fitta peluria. È una pianta piuttosto coriacea, non molto alta che viene coltivata per dare colore e profumo alle aiuole a partire dalla primavera fino all’autunno inoltrato in condizioni di clima favorevole.
Elenchiamo di seguito alcune tra le principali varietà di Lobularia:
La Lobularia è una tipologia di vegetale che predilige esposizioni soleggiate e poco ventose. Essa non soffre il caldo, ma non sopporta le temperature inferiori ai 5° C.
La Lobularia si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno anche se il substrato di coltivazione ottimale sarà di tipo calcareo, sciolto e ben drenato. Per coltivare senza problemi la Lobularia in vaso, si consiglia di utilizzare un miscuglio di torba e terra in parti uguali e una piccola quantità di sabbia per favorire il drenaggio dell’acqua delle annaffiature. L’humus dovrà pertanto risultare umido e ricco di materiale organico decomposto al fine di trattenere tutta l’umidità in eccesso. Per le piante da decoro e per quelle in vaso si adotterà un terriccio di tipo universale. Gli esemplari adatti alle aiuole dovrebbero essere messi a dimora solo nella stagione primaverile.
A febbraio/marzo si spargono i semi in contenitori dal diametro di 8 cm con terriccio adatto e poi si coprono con una pellicola trasparente protettiva. Non appena le piantine raggiungeranno un’altezza di 10 cm andranno separate e divise in piccoli cespi da 4-6 esemplari.
Questo sistema viene utilizzato per le varietà miste in modo da ottenere fiori dalle diverse colorazioni. Presteremo le dovute cure alle piantine, fino a farle irrobustire prima di metterle all’aperto. Possiamo anche spargere i semi ad aprile/maggio, direttamente nel terreno di bordura annuale, a una profondità di 1 cm. Per quanto riguarda l’irrigazione, è buona norma annaffiare la pianta a terreno completamente asciutto.
La Lobularia necessita di frequenti concimazioni per l’intero ciclo vegetativo che inizia a marzo e si protrae fino alla fine di ottobre. Questo tipo di concime complesso specifico per piante da fiore andrebbe diluito e dosato con l’acqua delle annaffiature.
I fiori della Lobularia vengono spesso confusi con quelli dell’Iberis. Essi si distinguono solo per il colore bianco (alcune volte li ritroviamo rosa o lilla) e per il gradevole profumo di miele che emanano. Va ricordato che la Lobularia è una pianta mellifera, richiama cioè la preziosa popolazione delle api.
I fiori di colore bianco o rosa si mostrano all’apice di rami riuniti in ombrelle; sono ermafroditi e non richiedono di essere impollinati dalle api o dagli altri insetti pronubi. Essi sono disposti in densi racemi, generalmente poco fogliosi.