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Ecoturismo in Molise: 5 luoghi da scoprire


Ecoturismo in Molise: 5 luoghi da scoprire
Il Molise è uno scrigno di natura e cultura che merita di essere conosciuto e vissuto. Sono diverse le forme di turismo a cui approcciarsi in questa Regione italiana. Dalla vacanza attiva a quella relax, dalla gita a contatto con le perle naturalistiche locali a quella storica. Il territorio molisano si presta alla perfezione anche per vivere una bella esperienza di ecoturismo.

In questo articolo focalizzeremo l’attenzione proprio su questa tipologia di viaggio alternativo, che si pone al di fuori delle classiche opzioni del turismo di massa. Vediamo allora cosa è in grado di offrire il Molise a chiunque decida di visitarla come turista consapevole e rispettoso del territorio ospitante.

Ecoturismo in Molise

Sono ormai molteplici gli appuntamenti in cui vi abbiamo guidato passo dopo passo alla scoperta di alcune mete di ecoturismo in Italia. Da Nord a Sud, muovendoci lungo lo Stivale, abbiamo finora conosciuto insieme a voi delle proposte di ecoturismo in Val d’Aosta, di ecoturismo in Liguria, di ecoturismo in Lombardia, di ecoturismo in Piemonte, di ecoturismo in Veneto, di ecoturismo in Trentino-Alto Adige, di ecoturismo in Toscana, di ecoturismo in Emilia-Romagna, di ecoturismo nel Lazio, di ecoturismo in Umbria, di ecoturismo nelle Marche, di ecoturismo in Abruzzo, di ecoturismo in Basilicata, di ecoturismo in Puglia, di ecoturismo in Sicilia e di ecoturismo in Sardegna.

Oggi il nostro viaggio prosegue in Molise, andando alla scoperta di alcune mete in cui è possibile dedicarsi a questa forma di turismo nel suo territorio. Ecco allora cinque luoghi in cui vivere delle esperienze di ecoturismo in Molise.

1. Ecoturismo nel Parco Regionale dell’olivo di Venafro

Per i turisti che sono alla ricerca della tradizioni molisane più antiche e originali, il Parco Regionale dell’olivo di Venafro è una meta da non perdere, unica nel suo genere nel bacino del Mediterraneo.

Si tratta infatti della prima area protetta dedicata all’olivo. La zona verde è nata con il preciso intento di promuovere e di conservare l’olivicoltura tradizionale che a proprio a Venafro conobbe nei secoli indimenticabili splendori. Al punto tale che gli antichi Romani consideravano l’olio prodotto in questa zona come il più pregiato del mondo antico.

Il Parco è nato inoltre come vera e propria occasione di riscatto per un territorio che per diversi decenni è stato penalizzato dall’incuria e dall’abbandono, nonostante le sue innate qualità paesaggistiche, naturalistiche e storiche.

2. Ecoturismo nella Riserva Naturale Oasi WWF Guardiaregia – Campochiaro

L’Oasi WWF Guardiaregia-Campochiaro è riconosciuta come Riserva Regionale. L’area tutela spettacolari paesaggi carsici, tra cui il suggestivo canyon del torrente Quirino, la cascata di San Nicola, le grotte di Pozzo della Neve e Cul di Bove che sono fra i più profondi abissi d’Europa.

L’area protetta, che si estende su un territorio di 3.135 ettari, è ospitata all’interno di una Zona Speciale di Conservazione, nei Comuni di Guardiaregia e Campochiaro (CB). Si tratta di una delle Oasi più grandi e selvagge in gestione al WWF.

Nell’area protetta è presente il lupo accanto alla tipica fauna appenninica. Tra i numerosi esemplari che trovano il proprio habitat nel territorio dell’Oasi ci sono ad esempio il gatto selvatico, il tasso, lo scoiattolo rosso, il cinghiale e il capriolo. Qui vive anche un raro endemismo italiano, la salamandrina dagli occhiali, simbolo della Riserva.

3. Ecoturismo tra i monti delle Mainarde

La catena montuosa delle Mainarde si estende lungo il confine tra Molise e Lazio, con prevalenza nel territorio molisano. Si tratta di un vero spettacolo per chi ama la natura, in virtù del suo aspetto aspro e selvaggio.

In questa area che si trovano le vette più elevate del Molise, con il Monte Mare, di 2.124 metri, e la Metuccia, di 2.105 metri, che superano entrambe in altezza la vetta del Monte Miletto, di 2.050 metri, la cima più alta del massiccio del Matese. Altro monte importante è il Monte Marrone, a 1.805 metri sul livello del mare.

Animato solo dalle attività tradizionali come l’agricoltura o la pastorizia, questo lembo di territorio molisano costituisce uno scenario incantevole in ogni stagione dell’anno.

La fauna di queste montagne è molto ricca. Protagonista è l’orso bruno marsicano a cui si affianca la presenza del lupo appenninico. I monti delle Mainarde sono però un habitat perfetto anche per altre specie di interesse come il camoscio d’Abruzzo, il cervo e il capriolo.

4. Ecoturismo nella Riserva Naturale Bosco Casale

La Riserva Naturale Bosco Casale è un’area verde in gestione alla LIPU. Formata da un bosco di 146 ettari, situato a circa 800 metri sul livello del mare, la Riserva è ospitata in un’area a forte vocazione agricola e selvicolturale.

Tipici elementi di questo bosco sono i farnetti con sottobosco costituito da biancospini e agrifogli. L’area è un piccolo Paradiso per gli amanti del birdwatching che possono ammirarvi oltre 110 specie di uccelli. Tra queste: la poiana, il falco pecchiaiolo, simbolo della Riserva, lo sparviere, il nibbio reale, il lodolaio, la ghiandaia, il picchio verde e il picchio rosso minore. Verso il tramonto, nel territorio della Riserva, fanno la loro comparsa i rapaci notturni, tra cui l’allocco, il gufo comune e il barbagianni.

Dopo il calare del sole, la Riserva diviene infine teatro dei movimenti notturni di mammiferi di straordinaria bellezza come il lupo appenninico e il gatto selvatico.

In zona è anche possibile visitare il centro storico di Casacalenda, meritevole per il suo palazzo ducale del 1200 e per la chiesa di Santa Maria Maggiore del 1400.

5. Ecoturismo nel Parco dei Tratturi del Molise

Il Parco dei Tratturi è stato istituito di recente al fine di salvaguardare un patrimonio unico al mondo che testimonia le origini pastorali delle genti molisane. Vere e proprie arterie stradali, i tratturi possono essere considerate una sorta di “autostrade del passato”, luoghi di incontro in cui si socializzava, si organizzavano feste e si pregava nelle chiesette disseminate lungo il percorso.

Dal punto di vista geografico, i tratturi si sviluppano per circa 4.086 ettari e consistono in lunghe piste erbose che si diramano in un paesaggio molto diversificato, in cui si spazia dalle montagne alle colline, senza escludere fiumi e laghi. Una vera perla di ecoturismo in Molise da conoscere da vicino.

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Pubblicato da
Evelyn Baleani