Conoscere, ridurre, compensare la CO₂ nel settore stampa

Il balanced printing programme

Il Carbon Balanced Printing Programme di Ricoh

Conoscere, ridurre, compensare le emissioni inquinanti di CO₂. Tre regole d’oro che (per fortuna) incontrano simpatia crescente nelle persone e nelle aziende. Da oggi un’altra novità: un calcolatore, basato su un programma informatico progettato appositamente per il settore della stampa, permette di calcolare le emissioni di CO₂ connesse a ciascun lavoro prodotto. Ad annunciarlo è la giapponese Ricoh.

Il settore della stampa è uno dei più sensibili al tema emissioni. Per questo motivo un numero sempre maggiore di fornitori di servizi di stampa sta cercando di dare al proprio business un’impronta green innovando i flussi di lavoro in un’ottica di sostenibilità. Molti stampatori si sono attivati per estendere le proprie credenziali ambientali ottenendo certificazioni quali ISO 14001, FSC e PEFC e differenziando così la propria proposta sul mercato.

“Analizzando le esigenze espresse dal mercato – ha spiegato Giorgio Bavuso, Direttore Production Printing di Ricoh Italia – Ricoh ha sviluppato il Carbon Balanced Printing Programme. Basato su una metodologia appositamente pensata per il settore della stampa di produzione, questo programma permette di calcolare le emissioni di CO2 connesse a ciascun lavoro prodotto, di ridurle il più possibile e di neutralizzare le emissioni residue e inevitabili attraverso progetti di compensazione certificati”.

Il Carbon Balanced Printing Programme di Ricoh, si sviluppa in tre fasi: analisi, ottimizzazione, neutralizzazione.

Analisi. Il programma ha inizio con un’analisi dettagliata delle emissioni annuali connesse alle attività di stampa. Vengono presi in considerazione le tipologie di carta utilizzata e i consumi energetici, ma anche la distanza tra il cliente e i centri di assistenza tecnica.

Ottimizzazione. In questa seconda fase vengono individuate tecnologie, modalità di stampa e best practice sostenibili per minimizzare i consumi energetici e gli eventuali sprechi. Viene ad esempio analizzato il tipo di carta abitualmente utilizzato per cercare alternative a minor impatto e vengono ridefiniti i cicli di lavoro e la gestione dei rifiuti.  

Neutralizzazione. Anche dopo aver adottato tutte le misure possibili per ottimizzare il processo di produzione e ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente, rimane comunque una percentuale residua di emissioni di CO2 che non è possibile eliminare. Queste emissioni residue vengono compensate mediante progetti a energia pulita, sviluppati dalle Nazioni Unite. Ricoh ha ottenuto crediti investendo in un importante progetto di centrali eoliche in India che consentiranno un risparmio di 138,000 tonnellate di CO2 nei prossimi 10 anni. Il Carbon Balanced Printing Programme attribuisce ai clienti una certa quantità di CO2. Ricoh rilascia agli stampatori che aderiscono al programma un certificato (CER, Certified Emission Reductions) che ha la validità di un anno e deve essere poi rinnovato effettuando nuovamente il calcolo delle emissioni.

Pubblicato da Michele Ciceri il 17 Ottobre 2012