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Come aprire un’urna cineraria

Lo scorso novembre alla veneranda età di 86 anni è mancato mio papà. Tra le sue ultime volontà ha espresso il desiderio di essere cremato e di disperdere le sue ceneri nella sua terra natale, l’Abruzzo, al cospetto del Gran Sasso.

Tutto è andato per il meglio ma trovare informazioni precise e affidabili in rete o presso i siti Internet delle agenzie funebri o del Comune di Milano, in cui risiedo, non è stato semplice, in particolare il mio pensiero era relativo a come aprire l’urna cineraria al momento giusto e “senza imprevisti o impedimenti”.

Per questo motivo ho pensato di pubblicare una guida dedicata a chi si trovi nella stessa situazione e abbia dubbi su come gestire al meglio tutto il processo di dispersione delle ceneri, compresa la delicata fase di apertura dell’urna cineraria.

Cosa prevede la legge in merito alla dispersione delle ceneri di un defunto

La dispersione delle ceneri di un defunto in Italia è disciplinata dalle legge numero 130 del 30 marzo 2001, è consentita ma a patto di seguire precise regole.

La prima condizione è che sia stata richiesta dal defunto in aggiunta alla cremazione, tramite testamento o verbalmente al coniuge o a un famigliare erede avente diritto. Nel secondo caso gli eredi dovranno firmare un’autocertificazione con cui attestano la volontà del defunto, fin dal momento in cui si avviano le pratiche con l’agenzia funebre.

La legge prevedere che “… la dispersione delle ceneri è consentita, nel rispetto della volontà del defunto, unicamente in aree a ciò appositamente destinate all’interno dei cimiteri o in natura o in aree private. La dispersione in aree private deve avvenire all’aperto e con il consenso dei proprietari, e non può comunque dare luogo ad attività aventi fini di lucro. La dispersione delle ceneri è in ogni caso vietata nei centri abitati“.

La legge prevede inoltre che “la dispersione in mare, nei laghi e nei fiumi è consentita nei tratti liberi da natanti e da manufatti“.

Nel caso di dispersione in natura, sarà necessario avere un’espressa autorizzazione da parte dell’ufficiale di stato civile del Comune che potrà comunicare quali sono le aree del territorio specificatamente definite per lo scopo.

Ad essere lungimiranti, sarebbe quindi ideale informarsi sulla possibilità di disperdere le ceneri in un determinato Comune o luogo prima della propria morte.

E’ stato questo il caso di mio padre che, in modo analogo a quanto desiderato dal fratello deceduto anni prima, ha espresso la volontà di avere le sue ceneri disperse ai piedi del Gran Sasso, nella regione in cui è nato: l’Abruzzo. Il Comune che ha dato la disponibilità alla dispersione predisponendo un luogo allo scopo è stato il comune di Isola del Gran Sasso d’Italia, dove l’ufficiale giudiziario, il dott. Massimo Ascani, è stato così cortese da accompagnarmi personalmente al luogo deputato: un’autentica oasi di pace in mezzo a una natura di straordinaria bellezza di cui vi invio una foto che ho scattato poco prima di effettuare la dispersione delle ceneri.

Il luogo in cui ho disperso le ceneri di mio padre, ai piedi del Gran Sasso

Come aprire l’urna cineraria

Il Comune di Milano, dopo la cremazione, consegna le ceneri del defunto all’interno di un’urna cineraria di materiale metallico, inserita all’interno di un sacchetto in tela che vedete nell’immagine di apertura dell’articolo.

L’urna presenta il sigillo del Comune che NON deve essere rimosso per nessuna ragione prima del momento in cui avviene la dispersione, alla presenza dell’Ufficiale Giudiziario.

A questo riguardo la legge prevede che “la dispersione delle ceneri non autorizzata dall’ufficiale dello stato civile, o effettuata con modalità diverse rispetto a quanto indicato dal defunto, è punita con la reclusione da due mesi a un anno e con una multa”. Sappiatevi quindi regolare a cosa potete andare incontro nel caso di rottura del sigillo.

Solo quando sarete nel luogo deputato alla dispersione e solo in presenza dell’Ufficiale Giudiziario potrete rompere il sigillo e aprire l’urna facendo scorrere il piano superiore all’indietro, spingendolo in modo deciso con entrambe le mani.

Nelle due immagini qui di seguito potete vedere l’urna cineraria con il sigillo rotto e il piano dell’urna che scorre all’indietro.

Sul fronte dell’urna potete vedere la targhetta di metallo con i dati del defunto.

Ovviamente ho scattato entrambe le fotografie dopo il completamento della cerimonia di dispersione alla presenza dell’ufficiale giudiziario.

L’urna cineraria con il sigillo del Comune di Milano, rotto alla presenza dell’ufficiale giudiziario

 

L’urna cineraria aperta facendo con il coperchio che scorre all’indietro

All’interno dell’urna cineraria troverete un sacchetto di plastica, anch’esso sigillato ermeticamente con una fascetta, contenenti le ceneri del vostro caro.

Per aprire il sacchetto, nel momento immediatamente antecedente alla dispersione, è possibile utilizzare comuni forbici.

Come disperdere le ceneri di un defunto

Qui di seguito vi riepilogo i passi da seguire per disperdere in natura le ceneri di un defunto, rispettando le sue volontà e nel rispetto della legge vigente:

  1. (Possibilmente quando si è ancora in vita si dovrebbe verificare che il Comune sul cui territorio dovrà avvenire la dispersione disponga di un luogo deputato e conceda l’autorizzazione)
  2. Al momento del decesso dovrete informare l’agenzia funebre che avrete incaricato del fatto che il defunto abbia richiesto di essere cremato e di avere le proprie ceneri disperse in natura. L’agenzia funebre vi consegnerà la necessaria documentazione da compilare e da firmare.
  3. Dopo che sarà avvenuta la cremazione, esclusivamente la persona erede avente diritto, dovrà ritirare le ceneri e la documentazione che gli permetterà di trasportare l’urna con le ceneri del defunto nel luogo previsto.
  4. Per definire data e orario della dispersione sarà necessario contattare il Comune sul cui territorio dovrà essere effettuata la dispersione alla presenza dell’ufficiale giudiziario.
  5. Solo al momento della dispersione e solo alla presenza dell’ufficiale giudiziario potrete rompere i sigilli, aprire l’urna e il sacchetto con le ceneri, procedendo alla dispersione.
  6. Terminata l’operazione, l’ufficiale giudiziario vi consegnerà un verbale in cui si attesta che la dispersione è avvenuta come prescritto dalla legge.
  7. Potrete consegnare copia del verbale all’incaricato del Comune in cui è avvenuto il decesso.

Urne cinerarie per conservare le ceneri del defunto

Le ceneri del defunto possono essere conservate da un congiunto solo a condizione che si verifichino tre importanti condizioni:

  1. il defunto deve aver specificato questa sua volontà nel proprio testamento
  2. l’urna contenente le ceneri deve restare obbligatoriamente sigillata
  3. l’urna cineraria deve riportare i dati anagrafici del defunto.

La legge prevede anche che l’urna cineraria non possa essere spostata in un luogo diverso da quello comunicato all’ufficiale di stato civile del comune in cui è avvenuto il decesso. La comunicazione del luogo deve avvenire contestualmente alla presentazione dell’istanza scritta all’ufficiale dello stato civile allegando copia conforme del testamento pubblicato o altro atto da cui emerge la chiara volontà del defunto o da una dichiarazione firmata dal coniuge o dal parente più prossimo.

Molto importante: se vorrete conservare le ceneri del defunto in un’urna diversa da quella consegnata dal comune in cui è avvenuto il decesso (sopra vedete le fotografie dell’urna metallica standard consegnata dal Comune di Milano), dovrete acquistare l’urna e consegnarla all’agenzia funebre.

Non potrete in alcun modo effettuare l’operazione di “trasferimento delle ceneri” dopo che ci sarà consegnata l’urna sigillata.

Per quanto riguarda il materiale e la forma dell’urna il legislatore non pone vincoli, se non che il materiale sia idoneo alla corretta conservazione delle ceneri.

Potrete quindi acquistare un’urna cineraria di vostro gusto nei centri di articoli funebri o addirittura acquistarla su Amazon, come quella in metallo decorato, di colore azzurro che vedete nell’immagine qui sopra e di cui trovate maggiori informazioni e il prezzo in questa pagina.

Il prezzo di un’urna cineraria può variare notevolmente a seconda del materiale e delle decorazioni utilizzate, da poche decine di euro ad alcune migliaia di euro.

Da parte mia ho comunque già espresso ai miei cari la volontà di essere cremato e di avere le ceneri disperse in natura, in un luogo che mi è caro e in cui è possibile eseguire la dispersione.

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Pubblicato da
Matteo Di Felice